🍹Capitolo 45

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Come tutte le mattine, siedo alla scrivania con la schermata di Outlook aperta davanti agli occhi e una penna blu con il logo aziendale serigrafato sul fusto in mano.

"Dormi nel lato del letto che ti spetta".

Sono trascorsi ventuno giorni da quando Riccardo ha espresso il desiderio di convivere - che verbo spaventoso. All'inizio credevo fosse una frase buttata a caso dovuta al sonno mescolato al whisky, invece ha fatto subito intendere la serietà della sua richiesta. Mentre Istinto mi urlava nelle orecchie di accettare, Ragione mi ripeteva di pensarci su. E così mi è servita una settimana nella quale ci sono stati lunghi confessionali con Lotti prima di decidermi. Perché abitare sotto lo stesso tetto con la persona che si ama può far paura anche a una come me. Dubbi e perplessità mi sono scesi sulla testa come chicchi di grandine e ho pensato di stare insieme a un Brucia-tappe di livello Sayan. D'altronde ci conosciamo da solo mezzo anno. Lavorare in maniera ravvicinata però ha permesso a entrambi di giocare a carte scoperte fin da subito, mostrando ogni sfaccettatura del nostro carattere. E boom! Sei mesi sono sembrati sei anni. Quella domenica sera ho omesso il mio verdetto e Ricky ha lasciato che facessi la mia scelta senza assilli. Per questo e altri mille motivi che riguardano lui, il suo carattere e la strada che abbiamo percorso per arrivare fino a qui, alla fine ho accettato: domani sono tredici giorni che viviamo insieme. Che dire... Sta andando alla grande. Di giorno come di notte il nostro innamoramento si sta cementando sempre più. Andiamo a coricarci solo dopo aver fatto l'amore ed è una delle meravigliose abitudini che abbiamo acquisito. Oltretutto Ricky ha tolto il gesso al braccio da ormai otto giorni per cui a letto sta dando il meglio di sé. Anche se vivere a casa sua è spettacolare, mi piace tornare da Carlotta ogni tanto, proprio come è accaduto ieri durante la cena organizzata dalla mia migliore amica per ufficializzare la sua relazione con Mattia. L'ho conosciuto e a prima analisi sembra un bravo ragazzo. Ho dormito nello stesso letto di Lotti mentre Raffaele si è coricato nella camera degli ospiti. Per non dover continuamente fare Firenze-Milano/Milano-Firenze, Riccardo si era offerto di pagargli vitto e alloggio in un hotel fino al giorno della sfilata, ma Carlotta si è data disponibile a ospitarlo gratuitamente. Non so davvero come abbia fatto Retis a dormire beatamente con tutto il chiacchiericcio che abbiamo fatto Carlotta e io stanotte.

Mezz'ora fa sono stata da Starbuck dove ho acquistato la colazione a Riccardo, il quale ieri sera, tramite messaggio, ha espressamente richiesto una bevanda a base di cioccolato e un Blueberry Muffin. Da quando abitiamo insieme ho notato che quando è agitato tende a cambiare abitudini culinarie. Un'inquietudine comprensibile dato che mancano pochi giorni ad agosto e in azienda aleggia un certo fermento.

Sta diluviando che Dio la manda da ieri notte e oggi l'ombrello prestatomi da Carlotta ha chiaramente deciso di tirare le cuoia poco prima che entrassi alla Fash. Da stupida ho dato priorità a salvare il sacchetto con la colazione, senza pensare di proteggere me stessa.

Sto pigiando a intermittenza il meccanismo a pulsante della penna quando Amanda fa il suo ingresso in compagnia di Rossella, Nicola e Giulia. Ci scambiamo un caldo buongiorno, utile oggi con una temperatura che sfiora i 15°C.

«Honey, la tua scrivania peggiora ogni giorno che passa» afferma Mandy una volta posato ombrello e borsa e avermi raggiunta in postazione.

Osservando con occhio critico il tavolo, constato che ha fottutamente ragione. Non che io sia mai stata ordinata a lavoro, tuttavia a guardar meglio sono immersa da fogli di block notes e una pericolante pila di documenti è in bilico sul bordo.

«Lo dici perché non sei tu che da un mese gestisci il progetto più importante dell'anno, se non addirittura il più importante di tutta la storia della Fash».

Amanda ride. «Aspiravi a diventare un Alpha? Ora sgobba senza lamentarti».

«Mi è sinceramente difficile capire come tu faccia a non desiderare di migliorare la tua posizione».

UNO SPRITZ CON VENEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora