🍹 Capitolo 44 🔞🔞

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Oh my, oh my god
You the baddest
We go on and on and on
I just about had it
I don't wanna come across as too dramatic
But I'ma die if I don't have it

[Stephen Puth - Sexual Vibe]



Riccardo appoggia il borsone sul pavimento, sfila dalla tasca posteriore dei suoi Levi's la chiave di casa e la infila nel buco della serratura. Apre dunque la porta d'ingresso e mi dice di passare. Decido di fargli il favore di prendere il suo bagaglio oltre al mio ed entro per prima. Lui mi ringrazia e chiude la porta.

«Vuoi qualcosa da bere?».

«Dell'acqua» rispondo.

Poso entrambi i borsoni a lato del divano e non faccio in tempo a voltarmi che Ricky mi agguanta senza preavviso per poi caricarmi giocosamente sulla spalla.

«Sei diventato matto?» esclamo, reggendomi sulla sua maglietta.

Mi porta in cucina dove mi fa sedere sul piano di lavoro.

«Questa sera niente acqua».

Prende dalla vetrina degli alcolici accanto al frigorifero del Whisky Bulleit Rye.

«Sei serio? A quest'ora?».

«A quest'ora, sì» ripete, facendo saltare fuori due bicchieri dal fondo appuntito capaci di restare in posizione inclinata senza rovesciarsi. «Dobbiamo festeggiare».

«E cosa festeggiamo?».

«La vita» risponde. «Un bene che a volte non apprezziamo abbastanza».

Riccardo lo serve con due cubetti di ghiaccio, una zolletta di zucchero e ci butta dentro una ciliegia.

Me lo porge. «Ai momenti belli che abbiamo vissuto e a quelli che verranno».

Facciamo toccare i nostri bicchieri e al primo sorso avverto subito la pienezza di sapore del whisky: vaniglia, miele, cannella, ciliegia, tabacco e legno.

«Lo senti questo aroma? É dovuto all'invecchiamento in botti di quercia bianca americana».

«Molto buono. Non è tra i miei preferiti, ma lascia un buon sapore».

Di colpo Riccardo fa una smorfia talmente strana da farmi smettere di bene. Gli chiedo subito cos'ha.

«Questo gesso inizia davvero a starmi sui coglioni. Non vedo l'ora di togliermelo».

«Almeno non è rotto rotto».

«Si, bè, ci mancava solo che quel cazzone mi rompesse il braccio. A proposito... Non mi hai mai detto se ti sono arrivate mail da giornalisti che chiedevano un'intervista».

Annuisco. «Le ho ignorate tutte».

Ricky si lascia sfuggire una risatina. «Allora siamo in due».

«Credi che alla sfilata ce ne saranno molti?».

«La loro presenza sarà fondamentale. Più ce ne saranno meglio sarà per noi. In più, conoscendo la fama di Francesco, alcuni verranno appositamente per lui. Se ci chiederanno di Alessio? Le probabilità sono altissime».

Sbuffo. «Perché non possiamo fingere che non sia mai successo?».

«Puoi, ma quando ti arriveranno a un palmo dal naso con un microfono o un registratore vocale dovrai essere pronta. Non dico che devi studiare un discorso prima, ma quasi».

«Tutto per uno stupido quadro di me-uccello» brontolo, scendendo dal piano.

«Uno stupido pittore, volevi dire». Mette il bicchiere vuoto dentro il lavandino.

UNO SPRITZ CON VENEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora