🍹Capitolo 47

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Francesco manda Giorgio a prendere il manifesto consegnatoci giorni fa dal nostro tipografo di fiducia. Quando il ragazzo torna con l'enorme rotolo in braccio, deve farsi aiutare da Rossella per riuscire a mostrarlo nella sua interezza.

«Oddio, è stupendo» afferma subito Riccardo non riuscendo a trattenersi.

La composizione grafica è composta da una Venere rivisitata alla Clarissa Cozzi con prospettiva grandangolare nell'atto di bere un calice di Spritz più grande del normale al cui interno, oltre alla bevanda, vi sono chiari riferimenti alla generazione Z e alla moda odierna. Il tutto rappresentato all'interno di uno squarcio su tela.

Mente ne leggo il titolo "Uno Spritz con Venere" ho un fremito e dopo aver guardato Rossella negli occhi, le chiedo spiegazioni.

«Abbiamo voluto rappresentare la sfilata come il risultato di una collisione fra rinascimento e modernità. Uno squarcio che porta in un'altra dimensione dove la dea Venere, personificazione della femminilità classica, beve uno Spritz con le generazioni d'oggi e quindi dialoga con i nuovi ed evolutivi canoni di bellezza» risponde.

«Per ricordare a tutti che il mondo della moda, e non solo, sta cambiando. Proprio come la Fash. La nostra rinascita sta nell'interiorità e quindi poniamo al centro la qualità dei contenuti e la loro attualità. Il magazine sarà il segno tangibile di questa evoluzione. Non a caso modelle e modelli sfileranno ciascuno con una copia della rivista in mano» prosegue Giorgio.

Mi tocco il polso. «Ho il battito a tremila».

Esattamente quello che Ricky e io avevamo in mente.

L'evento sarà una vera e propria testimonianza della nostra presenza sul mercato milanese nonché una raccolta fondi per la Fash stessa oltre a fare da palcoscenico alla nuova edizione della rivista e conseguente refreshing della nostra brand identity.

«Le sorprese non sono ancora terminate». Francesco prende dalla tasca dei pantaloni una busta e la consegna a Ricky.

Gli occhi celesti di Francesco stanno emanando una soddisfazione accecante.

Il titolare della Fash sfila dalla busta un documento.

«Una sponsorship?».

«Con Aperol Spritz, della durata di due anni» precisa l'amico.

Riccardo lo guarda sbigottito. «É uno scherzo?».

«Sono serissimo. In basso trovi la firma del presidente, del CEO e del CFO di Campari Group. Prenditi il tempo che ti serve per leggere ogni condizione mentre noi tre Supereroi Dell'Allestimento andiamo a sistemare gli ultimi dettagli scenografici. Una tua firma e validi il contratto». Poi mi guarda. «Venere, ci fai il favore di attendere l'arrivo dei musicisti?».

«Con piacere».

Francesco mi ringrazia e si allontana insieme ai miei due colleghi.

«Lo strangolo» dichiara Ricky scherzosamente una volta rimasti in due. «Doveva starne fuori fin da subito. Perché si è voluto far coinvolgere? É ingiusto che per aiutare la Fash abbia dovuto sottrarre tempo e soldi alla sua attività».

«Capisco il tuo punto di vista, mi sentirei in debito anch'io».

Siamo circondati da allestitori sconosciuti che gironzolano freneticamente da una parte all'altra dell'edificio come formiche operaie.

«Come potrei non esserlo? Per giunta sa che detesto chiedere aiuto».

«L'autonomia ha sempre significato moltissimo per te ed è uno degli aspetti che apprezzo del tuo carattere, però ricordati che possiamo anche contare sul sostegno delle persone che abbiamo vicino. Specialmente in situazioni delicate. Pensi che Fra sia pentito di aver speso i suoi soldi per questa scenografia o aver passato intere giornate con Rossella e Giorgio? No, perchè l'importante era aiutare il suo migliore amico».

UNO SPRITZ CON VENEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora