🍹 Capitolo 42

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Fare la guerra per fare la pace
È un gioco stupido, fa male, ma in fondo, sai, un po' mi piace
Siamo due persone opposte se ci pensi
Ma siamo così uguali quando urliamo che siamo diversi

Aria - Mr. Rain


Dopo aver passato il pranzo ad abbuffarci di panini gourmet, facciamo il nostro ingresso alla Gucci Garden Galleria.

Iniziamo il tour dalla zona dedicata alla doppia G del brand, proseguiamo poi nelle sale Paraphernalia e Cosmorama per salire successivamente al secondo piano dove esploriamo le due sale De Rerum Natura. Le zone della galleria sono intrise di magnetismo. A ogni passo non possiamo fare a meno di sorprenderci e annotare idee. La nostra esperienza continua nella sala Ephemera in cui è possibile ripercorrere la storia della Maison attraverso oggetti, video e ricordi. Tra tende di velluto rosso si trova un auditorium con proiezioni di film sperimentali e diverse interazioni pensate per scattare suggestive fotografie. Per non farci mancare proprio nulla, scendiamo infine alla Boutique dove Thomas e Melissa effettuano acquisti folli dettati dall'impulso. La bellezza dei prodotti esposti stava per influenzare anche me, ho però resistito alla tentazione.

Usciti dal palazzo, lo stilista e i miei due colleghi si incamminano per fare ritorno al loft mentre con Riccardo mi muovo in direzione Piazza San Firenze per andare all'appuntamento con Retis.

«Dove hai detto che ci aspetta il tuo amico?» interroga a questo punto il mio titolare.

Sentilo, quindi ce l'hai ancora la lingua.

A pranzo come alla Galleria ha fatto voto di silenzio per tutto il tempo.

«Oltre questa via, in un bar chiam-»

«C'è ancora qualcosa fra te e Lorenzo?» chiede, amputandomi la voce.

La severità con cui ha posto la domanda arresta i miei passi.

Riccardo si ferma dopo di me.

Incrocio le braccia. «Anche se ti rispondessi di no, non mi crederesti».

Butta fuori l'aria. «Vedervi inginocchiati sul pavimento mi ha fatto perdere la testa. Ma non avrei mai creduto di arrivare al punto di sfuriare in una scenata alla Dawson's Creek».

Sorrido appena, poi torno seria. Mantenere il contatto visivo risulta difficile dopo aver passato ore a ignorarci.

«Ti ho lanciato quelle accuse senza pensare al male che avrei potuto recarti e tu hai fatto lo stesso. Se a te è venuto un attacco di gelosia, io mi sono sentita giudicata dall'uomo che ho scelto di amare a discapito di tutti gli altri. Se ho baciato Alessio è perché volevo farlo. Tuttavia, io e te non eravamo ancora insieme quindi non puoi rimproverarmi per una simile sciocchezza».

Stiamo giustificando le nostre azioni quando invece dovremmo semplicemente scusarci.

Riccardo sbatte le palpebre, abbassa leggermente il capo e si scompiglia i capelli. «La strada che abbiamo percorso per arrivare alla coppia che siamo è stata sufficientemente scoscesa. Vanificare un tale percorso per un rozzo imbianchino sarebbe ingiusto». Torna a guardarmi. «Non credi anche tu?».

«Se la tua bacata testolina pensa che ho provato per Lore ciò che provo per te adesso, si sta sbagliando di grosso».

«Mi fido».

«Me lo garantisci?» chiedo, diffidente.

«Sì, mi fido perché ci siamo scelti».

Quello con Lore è stato un affetto nato dall'infantile bisogno di colmare le nostre mancanze e insicurezze. Quello con Ricky, invece, è amore maturo dacché entrambi potremmo benissimo vivere separati ma abbiamo deciso di unirci per sagomare un futuro che intreccia ambo i fili delle nostre vite.

UNO SPRITZ CON VENEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora