73. La Guerra: Necessario.

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Albus socchiuse gli occhi.

"Mi sono infiltrata tra i Mangiamorte, e ho lavorato con mio fratello per tutto questo tempo."

"Sono brevemente salita di rango, e ho ottenuto l'assoluta fiducia di ognuno di loro."

"Voldemort si fida di te?" Albus iniziò ad essere sempre più coinvolto in quel discorso.

Ellie assaporò per un attimo la brezza di vento che le muoveva i capelli, mentre sul suo viso nasceva la consapevolezza di chi capisce di essere spacciato.

"Ho io il comando in sua assenza." "Sono io il Generale. L'Ombra."

Albus si rese conto di ciò che Ellie gli stava comunicando.
Si era sporcata le mani di sangue, a costo di vincere quella Guerra.

"Possiedo il quarto e il quinto Horcrux, e so dove trovare il sesto."
"E, inoltre, ho scovato la talpa che si aggira nell'Ordine, e che passa informazioni a Voldemort da mesi."

Ellie passò la fotografia a Silente, il quale la esaminò brevemente, prima di soffermarsi su Peter.

Ellie si vergognava terribilmente di ciò che aveva fatto, di averlo dovuto raccontare, e di quello che Silente avrebbe pensato di lei.

"Hai fatto un lavoro impeccabile, Elladora." commentò lui.

Lei restò in silenzio, attonita dalle parole del mago.

"Tuttavia, avrò bisogno di un po' di tempo per capire come gestire le accuse di omicidio e tradimento al Ministero che potrebbero alzarsi su di te."
"Perciò escludo la possibilità di averti con noi come membro dell'Ordine."
"Quello che devi fare sicuramente è avvertire la tua famiglia di tutto ciò, e al più presto."

"Remus Lupin è al corrente di tutto da un po'."
"Vorrei parlare con mio fratello Sirius, e con il resto della mia famiglia, però."

"I Potter e i Black hanno vissuto insieme fino ad un paio di mesi fa, quando abbiamo dovuto mettere James e Lily al sicuro."
"Andate da loro. Tu e Regulus. Sabato mattina."
"Portate con voi gli Horcrux." "Vi raggiungerò quando avrete finito di riconciliarvi e poi faremo una piccola riunione con Potter e Lupin compresi."

Ellie annuì, con il cuore che si riempiva di emozione.

"C'è qualcos'altro che devi dirmi?" domandò il vecchio.

"Ma come? Non dovresti essere già al corrente di tutto?" domandò lei, sorridendo.
"Stai usando il Legilimens da quando sono arrivata."

Albus ricambiò il sorriso, alzando le spalle.
"Non avresti fatto lo stesso?"

Ellie abbassò leggermente lo sguardo.
"Narcissa collabora con l'Ordine da mesi, inviando informazioni in anonimato." "È stata lei a consegnarmi il Diario."

Il vecchio annuì.

"Albus?"

"Sì?"

"Hai inviato una talpa anche tra i Mangiamorte, non è vero?"

Il mago sorrise.

"Severus?"

Albus annuì.
"È ancora innamorato di lei, nonostante siano passati anni e le cose siano cambiate."

"È crudele." rifletté lei.

"È necessario." concluse Albus, allontanandosi.

Ellie si rimise il cappuccio in testa, osservando il vecchio allontanarsi sempre di più, fino a Smaterializzarsi.

Quando Ellie tornò alla tenda da Regulus e Amy, raccontò tutto ciò che le era stato comunicato da Silente.

Regulus restò in silenzio più a lungo del dovuto.
"Quindi andremo da loro." sentenziò.

Ellie si avvicinò a lui.
"Rivedremo nostro fratello, Reggie. Te ne rendi conto?"

Il fratello minore alzò lo sguardo verso di lei.
"È proprio questo che mi preoccupa."
"Forse non sarà un problema per te, ma gli ultimi ricordi che Sirius conserva di me non sono poi così felici."

Ellie gli posò una mano sulla guancia.
"Sirius ti ama, Reg." "Sono sicura che capirà perché hai fatto quello che hai fatto."
"Perché l'abbiamo fatto."

Il ragazzo annuì, ma non proferì parola per le ore seguenti.



Un paio di ore dopo, Ellie si ritrovò a percorrere la familiare stradina di Londra, che terminava con il numero 24.

Bussò tre volte alla porta, e come previsto, Remus aprì immediatamente, e i suoi occhi cercarono immediatamente il suo viso.

Ellie varcò l'uscio e si lanciò tra le sue braccia,


Qui riportato un estratto da:
R U Mine?, capitolo 91: Retour aux origines.

|| Sabato 5 agosto 1981 ||

Sirius era appena uscito da sotto la doccia, e Liv era seduta con lui davanti allo specchio, mentre gli pettinava i folti capelli corvini.

Il ragazzo le sorrise gentilmente, prendendole la mano e baciandola.

Il campanello al piano di sotto suonò, e Liv si alzò.

"Dove vai?"

"A vedere chi è."

Sirius si alzò a sua volta, stringendosi un asciugamano intorno alla vita.

Liv scese le scale, impugnando la bacchetta.

"Chi è?" cercò di mantenere la voce ferma.

Sentì Sirius scendere l'ultimo scalino, restando però dietro.

"Liv? Sei tu?"

Liv restò immobile.
Non sentiva quella voce da tempo, ormai, e pensava di averne dimenticato il suono.

Aprì la porta, e le sue mani lasciarono cadere la bacchetta a terra.

Lui era ricoperto da un mantello nero, e ai suoi lati, c'erano due donne;

Quella alla sua destra, aveva il suo stesso identico colore di capelli e degli occhi, e dei simili lineamenti. Quella alla sua sinistra era bionda, e le sue guance erano piacevolmente rosee.

Il ragazzo le sorrise.

"Regulus?"

"Ciao, Liv." la donna alla destra di Regulus sorrise gentilmente, nonostante Liv non avesse idea di chi lei fosse.

"Sirius è in casa?"

Sirius spalancò la porta, mostrandosi alle tre figure sull'uscio.

Si scambiò uno sguardo con il fratello, e poi guardò la donna che aveva chiesto di lui.

La realizzazione sulla faccia di Sirius sembrò colpirlo come uno schiaffo in faccia.

"Elladora?"

La donna sorrise, e si fece avanti per abbracciare Sirius.

"Cosa è successo, Ellie? Io... io ricordo così poco." disse il ragazzo, stringendola tra le braccia.

Ellie gli prese il viso tra le mani.
"Sei cresciuto così tanto." rise.

"Lei è Amybeth." Regulus indicò la donna bionda alla sua sinistra.

"Amy." precisò lei, e Liv colse l'accento di tendenza francese nella sua voce.

"Entrate." li invitò Sirius, senza staccare gli occhi da Elladora.

Liv si trovò in confusione.

Regulus le accarezzò il braccio, entrando.

Prima di entrare in sala da pranzo, Liv tirò Sirius per un braccio.

"Chi è quella donna? Elladora?"

Sirius guardò la ragazza che Liv aveva indicato, sorridendo.

"È mia sorella."

wires || remus lupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora