78. La Guerra: La Spada.

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|| Mercoledì 3 settembre 1981 ||

Quella mattina, Regulus Black fu il primo ad aprire gli occhi nel torpore mattutino dell'abitazione precaria che condivideva con la sua ragazza.

La piccola sveglia sistemata sul comodino accanto al letto segnava le cinque in punto.

Si alzò, e con passo felpato raggiunse la cucina.

Si versò del caffè e lo bevve in silenzio. Il suo sguardo vagò lungo il corridoio che portava alla camera da letto e si posò su Amy, che ancora dormiva beatamente.

Era in quei momenti di assoluto silenzio, in sola compagnia dei suoi pensieri, che desiderava tanto di averla lasciata in Francia, sotto un tetto sicuro e la protezione di un uomo fidato.

E invece l'aveva trascinata con sé nel baratro, nella pozza di acqua gelida nella quale stavano tutti annaspando.

Piccola testarda.

Ma era anche per questo che l'aveva amata.
Era stata la forza di Amy a tirarlo fuori dalle ombre che l'avevano seguito dopo il periodo da Mangiamorte.

Entrò in doccia, soprappensiero, e procedette a vestirsi e pettinarsi meccanicamente.

Infine si infilò il mantello e gli stivali, e si allacciò l'orologio da polso, che segnava ormai le cinque e trenta.

Uscì sulla strada deserta che dava su Mielandia, e dopo soltanto alcuni secondi, sua sorella si Materializzò proprio davanti a lui.

Aveva il viso ancora un po' assonnato, ma gli rivolse il suo solito sorriso, caldo e accogliente in quella fredda mattina di settembre.

"Puntuale come un'orologio svizzero." commentò lei, allisciando il suo mantello violetto.

Regulus sorrise, infilandosi una mano in tasca.
"Fammi indovinare, dormivi pesantemente nel lettone e Remus - anima pia - ti ha svegliato giusto in tempo perché non facessi tardi."

"Dai, vaffanculo. Cammina." Ellie lo prese sottobraccio, trascinandolo lungo la strada verso la Testa Di Porco, mentre Regulus rideva.

Bussarono contro il massiccio portone di legno della taverna, e a seguito di alcuni passi pesanti, Aberforth Silente aprì loro, e fece strada all'interno della Testa di Porco.

"Buongiorno Ab." salutò Ellie, togliendosi il mantello e piegandolo per poi poggiarlo sullo schienale di una sedia, come fosse a casa sua.

"Ben svegliati, ragazzi." rispose lui, mentre Regulus lo osservava ancora immobile sull'uscio della porta.

Un forte profumo di dolce e caffè riempiva la stanza. Ellie si sedette a tavola e Aberforth le servì una tazza fumante e un pasticcio al cioccolato, per poi rivolgersi a Regulus.

"Cosa stai aspettando, ragazzo?" gesticolò verso la sedia libera accanto a sua sorella.

"Siediti." "Come prendi il caffè?" "Preferisci ciambelle, pasticcio al cioccolato, muffin... ho anche delle..."

Regulus sorrise.
"Caffè amaro e una ciambella andrà bene, grazie."

"Accidenti." Aberforth inarcò un sopracciglio verso Elladora, e lei gli indirizzò un sorrisetto.
"Ma da dove l'avete tirato fuori, questo qui?"
"Tutto composto e pacato... non ha niente a che vedere con te o tuo fratello Sirius." "Per non parlare di Andromeda!"

wires || remus lupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora