Capitolo 37

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T/n Nott
Boston ; 2002

«Buongiorno...» mormora Draco entrando in cucina. «Ehi... caffè?» chiedo, lui annuisce così ne preparo una tazza anche per lui. Lo sento molto teso, agitato e lo vedo quasi camminare in punta di piedi. «Uhm... C-come stai?» chiede piano. «O forse non dovrei chiederlo? Io-. Non... non so che cosa devo dire o fare» balbetta avvicinandosi. «S-sto meglio» ammicco un piccolo sorriso che però non rassicura Draco. Gli do la sua tazza e poi andiamo a sederci sugli sgabelli della penisola.

«Che... che posso fare t/n?» sospira. «Nulla... non puoi fare nulla e neanche io» «Mi sento
così impotente» confessa guardando attentamente la sua tazza. «Passerà...» sussurro. «Ho solo bisogno di tempo» «E hai tutto il tempo che ti serve ovviamente» si affretta a dire, giro il viso verso di lui e lo guardo. «Sono un disastro Draco... sono sempre piena di problemi che coinvolgono te e la nostra relazione» piagnucolo mentre i miei occhi si riempiono per l'ennesima volta di lacrime. «Non lo sei, non sei un disastro amore» cerca di rassicurarmi.

Draco appoggia la mano sulla mia schiena ed io appoggio i gomiti sulla penisola per poi tenere il viso sulle mani. «Non è colpa tua quello che è successo okay? Non è stata compa tua e nemmeno un tuo desiderio, è successo e non è giusto che sia successo. Piano piano tu... tu ce la farai, hai superato di tutto amore e riuscirai a superare anche questa» dice.

«Sono così stanca di superare cose Draco... sono davvero stanca, non c'è la faccio più! Vorrei solo sparire o essere completamente immune ai problemi o meglio ancora non sentir più niente!» singhiozzo. «Okay... okay shhh t/n-» «Ma perché proprio a me?! Che ho fatto di male io meritatemi una cosa così dopo quello che ho già passato?!» «Vieni qui forza...». Appoggio la testa sul suo petto e Draco avvolge il braccio attorno al mio collo mentre l'altra mano la posa sulla mia guancia.

«Sei sicura i di voler andare a lavorare?» chiede. «Mhm si... si mi va» lo rassicuro. «Okay, allora uhm forza finiamo di fare colazione e poi andiamo a vestirci» dice prima di darmi un bacio sulla testa. Finita la colazione andiamo in camera a vestirci; Draco mette dei pantaloni neri ed una camicia mentre io mi vesto abbastanza comoda con dei jeans ed una camicetta nera insieme a delle scarpe con un po' di tacco. Usciamo insieme e ci materializziamo direttamente al ministero della magia americano dove poi entriamo, andiamo nell'ufficio di Draco ed iniziamo a lavorare.

* * *

Hogwarts ; 1996

«Mhhh ohssi così Draco» ridacchia a bassa voce vicino al mio orecchio. «Draco smettila» lo sgrido cercando di allontanarmi. «Sei tu che fai così» ghigna. «Cosa- non è- non è vero» mormoro. «Si che è vero ti sento io quando mi fate stare fuori dalla stanza» risponde Blaise seduto davanti a noi. «Sta zitto Blaise» lo sgrido. «Signorina Nott ha finito?» mi sgrida Piton. «Mh?» «Ha finito di disturbare?» «S-si... io- mi scusi» sbuffo così torna a fare lezione.

Draco ride sotto i baffi beccandosi un colpo sui coglioni che lo fa praticamente piegare in due dal male. «Cristo santo t/n» mugugna. «Sei una cazzo di troia» mi sgrida sottovoce.
«Te l'ho mai detto che voglio avere dei fottuti figli più avanti mh? Se tu fai così non li avrò mai» dice facendomi ridere un po'. «Mhhh...» mormoro mettendo la mano sulla sua coscia. «Ora che fai eh?» mi sgrida. «Uhm mi faccio perdonare» ridacchio.

«Dio smettila» sospira quando sposto la mano sul cavallo dei suoi pantaloni. «Mhh no» ridacchio ed inizio a muovere la mano. «Okay- hai rotto il cazzo» sussurra prima di infilare anche lui la mano tra le mie cosce. «Bene signorina Nott e signor Malfoy, fuori dall'aula» ci sgrida Piton, entrambi togliamo le mani dai nostri corpi ed abbassiamo la testa. «Forza fuori» ripete. Recuperiamo le nostre borse e ritiriamo i libri per poi alzarci ed uscire dall'aula.

Due auror || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora