Capitolo 31

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T/n Nott
Boston ; 2002

«Sta sera che ti va di mangiare?» chiede dopo aver ordinato due whisky. «Mhhh sai che non ne ho la minima idea?» sospiro. «Ci penseremo...» sbuffa appoggiandosi con i gomiti sul tavolo. «Tutto okay?» chiedo. «Ti vedo un po'... stanco» «Io uhm... non sono stanco» scuote la testa. «E allora che c'è?» chiedo.

«È che uhm... hai completamente stravolto la mia vita sai?» «Mh? In che senso?» mormoro. «Non faccio più quello che facevo prima» dice e sentendomi dire una cosa così capisco quanto io sia stata egoista a non pensare a lui e alle sue esigenze. «O-oh... io-. Cazzo scusa Draco- s-sono piombata a casa tua e-e ho messo le mie cose ovunque e ti ho stravolto la vita-» «No ehi no è tutto okay t/n» si affretta a dire per poi prendermi la mano. «Sono felice che tu mi abbia stravolto la vita, devo solo abituarmi a tutto quello che circonda anche te» sorride facendo sorridere anche me. «Quindi è okay che io abbia messo le mie cose ovunque e-e che stia a casa tua?» «Adoro avere le tue cose ovunque» ridacchia.

Quando arrivano i nostri due whisky bevo un sorso e guardo Draco. «Ho voglia di ubriacarmi fino a stare male» ammetto. «Perché?» aggrotta le sopracciglia. «Non lo so... ne ho soltanto voglia» sospiro prima di bere un altro po'. «Magari sei tornata a lavoro torppo presto... non hai bisogno di qualche altro giorno per stare a casa?» «Non è il lavoro no... Forse è perché ho cambiato tutto» «Mi hai detto che fare le tue solite cose ti aiuta con il tuo problema con le emozioni, magari è perché hai cambiato la tua routine e-e beh hai cambiato completamente la tua vita»

«Già si, credo sia questo» sbuffo passando la mano tra i miei capelli. «Che cosa posso fare?» chiede piano. «Non- non ne ho la minima idea, non so che cosa potrebbe aiutarmi... forse dovrei bere e basta» mugugno e poi finisco il whisky tutto ad un fiato. «Che dici se invece di ubriacarti torniamo a casa, ceniamo e poi stiamo sul divano insieme?» «Si, si credo sia meglio» sospiro.

Draco finisce il suo whisky così ci alziamo ed insisto per pagare io questa volta, quando stiamo per uscire però Draco si ferma. «Che c'è?» chiedo. «A-ahm... tu va okay? Mi aspetti un secondo fuori?» mormora. «Uhm si... va bene» annuisco, Draco torna indietro fino ad avvicinarsi ad un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze... esco dal locale ed aspetto Draco mentre fumo una sigaretta. «T/n? Ehi...» ridacchia Daniel avviandosi. «Oh ehi Daniel ciao» sorrido. «Che ci fai qui?» «Mhhh ho bevuto qualcosa con Draco, tu?» «Mi vedo con un paio di amici... tra l'altro Draco li conosce, è con loro?» «Si è fermato a parlare con qualcuno, può darsi» annuisco.

«Ciao Daniel» dice Draco uscendo dal locale, avvolge il braccio attorno al mio collo e mi tira vicina. «Malfoy» ammicca un sorriso lui. «Sono dentro gli altri?» «Mh si» annuisce Draco. Spengo la sigaretta e poi la butto. «E... c'è Katrin?», a questa domanda Draco si pietrifica e lo vedo agitarsi. «È-è dentro, si» annuisce. «Bene, allora ciao... ci vediamo al ministero» ghigna Daniel per poi entrare. «È tutto okay?» chiedo. «S-si... si certo, andiamo va bene?» mormora. In mezzo secondo Dracosi materializza ed io con lui a casa.

Mentre Draco va a cambiarsi inizio a preparare la cena; preparo pesce e patatine, un bel piatto in stile americano. Mi cambio anche io, mi strucco ed alzo i capelli per poi tornare in cucina. «Ma che bella cenetta» ridacchia Draco guardando il pesce cuocere. «Mi impegno» faccio spallucce. Apre una bottiglia di vino e ne versa in due bicchieri da cui beviamo. «Chi... chi è Katrin?» chiedo. «Nessuno. Non è nessuno» scuote la testa. «Nessuno?». Draco sbuffa ed appoggia i gomiti sulla penisola. «È una ragazza» «Okay... e?» «E niente. È una ragazza e basta, discorso chiuso»

* * *

Hogwarts ; 1996

«Dai t/n, fammi entrare...» sbuffa da fuori la porta. «Mhhh che c'è?» «Voglio vedere se stai bene» risponde, giro la chiave e Draco entra in bagno. «Tutto okay?» chiede mentre io mi siedo di nuovo a terra. «Mhhh no, direi di no... non capisco se devo vomitare o se sono solo stanca e ho bisogno di dormire otto for per il mal di testa» sbuffo. «Torniamo a letto okay?» mormora. «No... il pavimento è così fresco e comodo» mugugno e mi stendo lentamente a terra. «Ohhh no t/n ti prego no, alzati da terra» mi sgrida.

«Ma perché ho fumato erba eh? Mi ha messa a terra» «È quello che ti dico da sempre! Non devi usare quella merda». Mi prende le mani e con la forza mi tira in piedi. «Dai torniamo a letto è domenica mattina ed è presto» mi prega così alla fine cedo e ci mettiamo a letto insieme. «Tu non devi mai più fare una cosa così hai capito? Non fumare mai più quella merda perché da come abbiano ben notato ti fa stare di merda t/n. Sei cazzo pallidissima e sembra che non mangi da 9 giorni» mi sgrida mentre io striscio vicino a lui con la testa sul suo petto. «Non devi andare a dietro a quella stupida di Pansy e le sue amiche, niente erba per te mai più hai capito?»

«Okay...» sbuffo. «Posso fumare le sigarette normali?» chiedo. «Oh Cristo santo t/n no! No non puoi fumare nemmeno le sigarette normali» «Ma tu le fumi e fumi anche erba a volte» mugugno. «Abbiano già affrontato l'argomento, smettila di tornaci sopra. Io fumo perché è diventato un vizio, tu non devi nemmeno iniziare». Mentre mi sgrida mi coccola con carezze sui capelli e qualche bacio sulla fronte o sulla spalla.

«Ieri ho fumato una sigaretta e tu non sei nessuno per vietarmi di farlo» ghigno. «Non sono nessuno? Piccola stronza io sono il tuo ragazzo!» «Mhhh sei mio» ridacchio mentre inizio a baciarlo sulle labbra. «E tu mia» sorride. Passiamo un po' di tempo semplicemente a lasciarci piccoli baci che mi fanno stare bene e che sono sicura facciano stare bene anche lui fino a quando non interrompe il momento.

«A-ascolta... ieri sera abbiamo fatto sesso» mormora. «Lo so» faccio spallucce. «Oh uhm... ed è okay?» chiede. «Si che è okay, perché non dovrebbe?» «Eri... eri fatta» risponde. «È tutto okay, volevo farlo» lo rassicuro. Mi giro a pancia sotto con il viso nell'incavo del suo collo e poi metto la coscia sulla sua vita facendolo sospirare. «Che c'è?» ridacchio. «Mi stai facendo arrapare» ammette ridendo un po'. «Non sto facendo nulla» sussurro. «Mhhh lo so ma mi sei vicina e sei bollette e cazzo sei stupenda» ammette ed io ridacchio un po' prima di alzare il viso e guardarlo.

«Che hai da guardare eh?» ghigna. «Nulla» faccio spallucce. «Avanti dimmi, quando mi guardi così c'è qualcosa» «Ieri sera ho detto alle ragazze che hai un cazzo piuttosto grande» ammetto ridendo e Draco sprofonda nell'imbarazzo più totale. «Mio Dio t/n...» sbuffa passandosi le mani sul viso. «Ma che ti dice il cervello eh?» ghigna. «Mhh boh ero completamente fatta quando l'ho detto» faccio spallucce. «E loro che ti hanno detto?» «Che vogliono provare a fare sesso con te ed io ho risposto che sono delle puttane» 

«Che c'è sei gelosa?» ridacchia. «Beh si soprattutto se ti vogliono cazzo scopare» sbuffo per poi stendermi su di lui. «Tu uhm... vorresti fare sesso con altre ragazze?» chiedo.«Cosa- no... perché dovrei? Ho te» risponde. «Mh okay...» ammicco un sorriso e dopo un bacio riappoggio la testa sul suo petto. «Tu vuoi provare a farlo con altri ragazzi?» chiede di rimando mentre mette la mano tra i miei capelli. «No amore, voglio te» lo rassicuro.

* * *

Boston ; 2002

«Hai fatto amicizia con Daniel» dice senza guardarmi, beve dal suo bicchiere un sorso di vino. «Abbiamo fatto amicizia, si» annuisco. «Mh...» «È un bene no? Va bene che io faccia amicizia giusto?» chiedo. «Mhm certo». Mi alzo e metto il mio piatto, posate e bicchiere nel lavandino e ci rifletto; Draco non sembra molto convito. «Draco è per caso un problema che io faccia amicizia con i tuoi colleghi?» chiedo. «No. È un problema che tu faccia amicizia con Daniel» risponde a denti stretti. «E perché?» «Perché non mi va e basta» sbuffa. «Certo...» alzo gli occhi al cielo ed inzio a lavare i piatti.

«Certo?» «Non ti va che io faccia amicizia con lui perché potrebbe raccontarmi che cazzo hai fatto in questi quattro anni? O che mi parli delle ragazze con cui sei stato? O per caso hai paura che mi parli ad esempio di questa fottuta Katrin eh?» «Cristo smettila di parlare di Katrin! Ti ho detto che non è nessuno!» alza la voce. «Non è nessuno ma ti agiti se parlo di lei!» rispondo con lo stesso tono. «Senti vaffanculo t/n, me ne vado»

Così dicendo Draco lascia il suo bicchiere nel lavandino e va in camera. «Vaffanculo Draco!». Lasciandomi a bocca aperta Draco esce dalla stanza vestito elegante e poi va all'ingresso per uscire. «Dove cazzo stai andato?!» chiedo raggiungendolo. «Esco» ringhia. «Draco stiamo cazzo discutendo!» «Esatto, è proprio per questo che me ne vado cazzo» sputa e poi esce di casa.

Due auror || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora