Capitolo 39

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T/n Nott
Vermont ; 2002

«Sai, potremmo stare a casa mia così da non doverne comprare una nuova» dico sgranocchiando un pacchetto di patatine. «Nah... mi sentirei come se dovessi camminare in punta di piedi perché è casa tua e non nostra» sbuffa. «Perciò dobbiamo davvero comprarne una nuova?» «Beh si ovvio! Entrambi stiamo bene economicamente, possiamo permettercelo» fa spallucce.

«Mhhh devo vendere la mia casetta» sospiro. «Anche io devi vendere la mia qui» mormora un po' imbronciato. «La tua potremmo tenerla per venire qui quando vogliamo» propongo. «Si?!» chiede al settimo cielo. «Mhm certo» annuisco mettendo la mia mano sulla sua sul cambio. Draco intreccia le nostre dita e poi fa una curva a destra. «Allora, posso guidare io ora?» ridacchio. «Nemmeno morto ti lascio guidare la mia macchina dopo nemmeno una lezione» mi sgrida.

«Beh inizia a darmi delle lezioni!» «E tu smettila di portare il lavoro a casa» fa spallucce così metto il broncio. «In più sei donna t/n, non sai guidare bene» mi prende in giro beccandosi uno schiaffo dietro la nuca. «Ti amo» ride un po'. «Maschilista» alzo gli occhi al cielo.

«Sembro strano se dico di avere un po' di ansia?» «Ansia per cosa?» chiedo. «Parlare con la moglie di Karkarof» ammette. «Oh... e come mai?» «Non lo so... magari ci uccide perché stiamo cercando suo marito» ridacchia  facendo ridere un po' anche me. «Tu sei strano Draco, tanto» ghigno.

«Ti dispiace se mi metto a dormire un po'?» chiedo striracchiandomi. «Nah, fa pure tranquilla» mi rassicura prima di pizzicarmi la guancia. «Okay...» sussurro sorridendo un po' e poi appoggio la testa più comoda, chiudo gli occhi e poi respiro profondamente. Piano piano mi addormento in auto cullata dalle dita di Draco che scorrono sul dorso della mia mano.

* * *

Hogwarts ; 1997

«Buongiorno...» ridacchio prima di dargli un bacio sulla fronte. Draco senza rispondere si accoccola meglio sul mio seno ed alza ancora di più la coperta per coprirsi tutto. «Che c'è fai il coccolone?» ridacchio. «Dio fa così freddo» piagnucola. «Mh? Freddo? Tu non hai mai freddo» aggrotto le sopracciglia. «Fa freddo e...sudo» mugugna. «Santo cielo... vieni qui forza» sospiro appoggiando le labbra sulla sua fronte.

«Draco, amore, sei bollente. Hai sicuramente la febbre» sussurro. «Mhhh no la febbre no...» si lamenta strofinando il viso sul mio seno per mettersi più comodo. «Ohhh si la febbre si e anche piuttosto alta» sospiro stringendolo. «Io-. Cavolo sto morendo vero?» piagnucola. «Cosa- ma no amore no è solo un po' di febbre vedrai che passa» ridacchio.

«No... no me lo sento amore sto per morire» «Tu non stai per morire Draco, ora vado a vedere in infermeria se hanno qualche pozione da poterti dare» ridacchio ma quando provo ad alzarmi Draco mi stringe di nuovo a sé. «Non puoi abbandonarmi, morirò» mi sgrida. «Tu non morirai Draco... scendo qualche minuto, prendo la pozione e torno da te» sorrido. «E che faccio qui da solo eh?» chiede. «Mi aspetti»

Il respiro di Draco è pesante e anche un po' sforzato per la temperatura corporea, tiene gli occhi bassi e l'unica cosa che fa è fare dei mega drammi inutili. «Non voglio stare da solo» mugugna. «Okay facciamo che ci metto meno di 10 minuti? Promesso» sussurro. «Mhhh e va bene che palle» sbuffa. Lentamente mi alzo lasciandolo sdraiare sul letto con la coperta tira fin sotto al naso.

Infilo velocemente un paio di pantaloni e poi anche le scarpe per scendere. In veramente 10 minuti vado in infermeria dove mi danno tre fiale che porto un camera. Quando torno nella mia stanza guardo Draco ancora steso nella stessa posizione. «Ehi, mi hanno dato queste tre fiale, una devi prenderla ora» spiego tornando da lui, mi siedo sul bordo del letto e gli abbasso un pochino la coperta.

Due auror || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora