Capitolo 47

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Cara Irina,
Come avrai già sentito sono evaso da quel maledetto posto ma non ti scrivo per parlare di questo.
Ti scrivo per dirti che non tornerò più da te. Ti ho messa in pericolo troppe volte in questi anni e non posso più permettermi di farlo. Continuerò questa cosa da solo... più o meno da solo.
Irina va avanti con la tua vita, trova un altro uomo e sii felice senza di me.
So di averti promesso tante cose quando ci siamo sposati ma ho preso una via da cui non posso e non voglio fare ritorno.
Il Signore Oscuro è caduto ma non la sua memoria e non tutti i suoi seguaci.
Probabilmente degli auror verranno a parlati e tu gli darai questa lettera... proprio per questo non ho intenzione di dirti quello che faremo e dove.
Ora, non ti rubato altro tempo... Ciao Irina.
Sempre tuo

—Igor

* * *

T/n Nott
Ministero della magia ; 2002

Entriamo in ascensore e Draco preme uno dei mille bottoni che ci sono, le porte si chiudono ed inizia una lunga discesa.
«Gli ascensori a Londra sono più veloci» mormoro. «Ti ho già detto che andremo a vivere a Londra, non cercare di trovare altri difetti qui» ridacchia. «Lo dico tanto per dire» faccio spallucce.

«Allora... da quello che mi ha detto Matt non è un tipo normale okay? Si arrabbia, è violento e non parla molto volentieri perciò-» «Non dirmi che farai tu Draco. Sono brava nel mio lavoro e non ho intenzione di stare zitta a guardati parlare con un cazzo di mangiamorte» lo sgrido. «Si ma lui-» «Draco lavoro con questa gente da 4 anni e non so se lo sai ma a Londra sono la migliore, ho letto un sacco di libri sulla psicologia dei mangiamorte e sono sicura di riuscire a trattare con questo» ringhio.

Draco si gira di spalle e appoggia la fronte all'ascensore lasciandomi piuttosto confusa. Che diavolo sta facendo?
«Draco?» «Me lo fai venire duro quando mi tieni testa e fai la forte» mugugna. «O-oh... beh mettilo giù, non puoi presentarti da un mangiamorte con un'erezione» ridacchio. «Beh tu smettila di essere così sexy quando mi tieni testa» piagnucola. «Scusa» ghigno lasciandogli un bacio sulla testa. «E non baciarmi»

* * *

«Bene, vediamo un po'...» mormoro sedendomi di fianco a Draco, davanti all'uomo.
Assomiglia dannatamente al fratello, ha l'aria beffarda, altezzosa, strafottente.
«Vorrei mettere in chiaro delle cose con lei signor Karkarof. Prima di tutto si levi dal viso quell'espressione perché lei non è migliore ne di me ne di lui e non è nemmeno tanto bravo a nascondersi dato che beh... si trova qui davanti a noi» dico legandomi i capelli in uno chignon scompigliato.

Si trova seduto su una sedia di legno, appoggiato con la schiena allo schienale, gambe leggermente aperte e polsi ammanettati davanti.
Ha l'aria trasandata, non curato ed è abbastanza palese che non gli hanno dato nulla da mangiare in questo paio di giorni.

«Le piace l'alloggio?» chiedo aprendo il fascicolo. «Accogliente, molto carino» ghigna. «Bene, se si trova bene qui si troverà ancor meglio rinchiuso in prigione tra qualche ora» sorrido.
«Cosa volete da me?» chiede. «Dov'è suo fratello?» chiede Draco. «Non ho fratelli» ridacchia. «Ma che simpaticone» rido anche io. «Igor Karkarof, le dice niente? Ancora figlio unico?» chiedo. «Mhhh Igor, già... si lui»

«Benissimo. Ora che ha ricostruito il suo albero genealogico-» «Come mai non siete venuti voi a catturarmi? Mh? Date il lavoro sporco a gli altri e voi fate solo due domande per tirare fuori delle informazioni che mai vi darò?» ci prende in giro. «Mhm già e visto che le due domande qui le facciamo noi direi che lei deve stare zitto ed ascoltare» ringhio.

Due auror || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora