Due auror || Draco Malfoy

Capitolo 52

T/n Nott
Villa Nott ; 1997

«Come vanno le cose?» chiede girandosi a pancia sotto, mi da un bacio a livello del pube rimanendo sempre tra le mie gambe. «Bene... faccio di tutto per stare fuori casa, mi annoio quando non ci sei e... Theo è un rompi scatole» ridacchio pizzicandogli la guancia. «Il mese prossimo io e la mamma andiamo al mare, vieni con noi?» «Se mi vuoi si, certo» ridacchio.

Draco sorridendo si tira più su mettendosi sopra di me e poi si abbassa a darmi un bacio. «Si che ti voglio scema» mormora e quando lo sto per baciare appassionatamente la porta della mia stanza si apre.
«Hai due secondi per toglierti da sopra mia sorella Malfoy» ordina Theo appoggiandosi allo stipite della porta. «Tua sorella me la scopo anche davanti a te» risponde facendomi ridere.

«Ma Cristo santo vuoi per caso un pugno?» ghigna prendendo la rincorsa per lanciarsi addosso a Draco così da toglierlo da sopra di me. Come due stupidi cadono dal letto ridendo e scherzando. «Siete tutti interi?» ridacchio. «Tutto bene» urlano in coro.
Si alzano da terra e mentre Draco si accende una sigaretta Theo viene a stendersi di fianco a me.

«Ha chiamato lo zio» «Ah quindi è vivo?» alzo gli occhi al cielo. «T/n...» «No Theo, "t/n..." un cazzo. Lo zio dovrebbe occuparsi di me essendo ancora minorenne ma ehi io non lo vedo qui con noi, tu si?» ringhio. «Il mese prossimo farai 18 anni» mi fa notare. «Già il mese prossimo. Lui doveva occuparsi di me dall'estate scorsa, non l'ha fatto nemmeno una volta» sbuffo alzandomi, vado a sedermi sul davanzale della finestra.

«Vuoi sapere che ha detto oppure no?» «No» rispondo. «Bene...» alza gli occhi al cielo. «Lo hai trovato un lavoro?» chiedo. «Ci sto lavorando» mormora. «Nemmeno mi serve un lavoro, abbiamo un sacco di soldi di papà t/n» risponde accendendosi una sigaretta. «E che hai intenzione di fare mentre io sono a scuola eh? Stare qui a casa a farti seghe tutto il giorno ora che sei uscito?» ghigno. «Non suona poi tanto male» fa spallucce Draco sedendosi di fianco a me. «Draco!» lo sgrido.

«Beh ora va via forza, fuori da camera mia» ordino. «Che palle io mi annoio da solo di sotto» sbuffa. «Beh dopo verremo anche noi di sotto ora va via» ripeto. «Non scopate» dice uscendo. «Perché no?» ridacchia Draco. «Vaffanculo Malfoy!» strilla ormai già al piano di sotto.
Mi alzo e vado a chiudere la porta per poi tornare da Draco; mi metto davanti a lui.
«Che c'è?» ridacchia. «Niente» faccio spallucce poi mi fa salire a cavalcioni su di lui per un bacio.

«Allora...» mormoro, tiro il bacino più avanti per strusciarmi un po'. «T/n...» ghigna spegnendo la sigaretta per poi prendermi i fianchi. «Domani ci vediamo?» chiedo piano lasciandogli piccoli baci a stampo. «Pensavo di portarti a fare un giro...» sussurra, continuo a strusciarmi. «Si...? Dove?» chiedo. «Cristo... ti stai strusciando, dobbiamo per forza parlare?» sospira mordendosi il labbro. «Dove mi porti?» ripeto. «A-a fare un giro a Londra, la parte babbana» «Mhhh ma che bello» ghigno. «Mhm vuoi vedere qualcosa di più bello?» «Che cosa?» chiedo. «Guarda giù forza»

Abbasso lo sguardo e dai suoi pantaloni riesco a vedere la sue erezione.
«Mhhh che cattivone» ridacchio prima di dargli un bacio. «Posso fare anche di peggio sai?» ride e dopo ciò mi prende per le cosce tirandomi in braccio a sé per poi lasciarmi sul letto ed infilarsi tra le mie gambe. «Ohh no sta volta tocca a me» mugugno. «Tocca a te? La signorina Nott vuole scoparmi?» ghigna. «Mhm si» ridacchio. «Bene, va bene» cede così cambiano la posizione.

«Ohhh ma guarda come sei bello visto da qui» mormoro passando le mani sul suo petto. «Vaffanculo».
Gli tolgo la maglia e poi inizio a lasciargli piccoli baci su tutto il petto. Quando raggiungo i suoi pantaloni però mi tiro dritta e sospiro.
«Ohhh no perché ti fermi? Dai continua» piagnucola. «Non mi va più» ridacchio scendendo da lui. «T/n cazzo!» si lamenta. «Io giuro che ti odio! Me lo hai fatto cazzo diventare di marmo e ora non mi scopi?!» strilla. «Un giorno o l'altro io ti uccido e poi lancio il tuo bel corpicino in qualche fiume!»