Due auror || Draco Malfoy

Capitolo 60

T/n Nott
Villa Nott; 1997

«Buongiorno» dico entrando in cucina, Theo sta facendo colazione seduto su uno degli sgabelli. «Ciao pulce» sorride, mi avvicino a lui e mi mordicchio il labbro. «Dimmi forza» sussurra. «Mi abbracci?» lo prego così si alza e mi stringe forte a sé. «Mi dici cosa succede?» ripete. «Uhm ieri ho litigato con Draco» confesso. «Che ti ha fatto?» chiede. «È che... ho scoperto che una ragazza gli ha scritto» spiego. «Non è colpa sua...» mi fa notare. «Lui le ha risposto» aggiungo. «Beh ahm... non c'è nulla di male pulce»

«Ehi stai dalla mia o dalla sua parte?!» strillo alzando la testa dal suo petto. «Dalla tua, dalla tua lo sai» si affretta a dire così lo abbraccio di nuovo. «Che si sono detti?» chiede. «Lei gli ha scritto che è un bel ragazzo e Draco l'ha ringraziata e poi hanno iniziato a parlare di scuola e di cosa fanno durante queste vacanze di Natale» spiego. «Pulce sono sicuro che non ci sia nulla dietro, Draco è innamorato perso di te» mi rassicura.

«Ieri eravamo insieme, ho visto che gli è arrivato un messaggio da questa ragazza così l'ho aperto e-e ho visto tutti gli altri... Draco si è arrabbiato perché mi sono messa a guardare il suo telefono e io mi sono arrabbiata perché non mi ha detto che gli ha scritto questa ragazza. Abbiamo litigato e ci siamo urlati addosso e-e poi se ne andato» spiego. «Avete litigato tante altre volte, risolvere come al solito pulce ne sono sicuro» sussurra prima di darmi un bacio sulla testa.

«Dovrei chiamarlo?» chiedo andando a farmi una tazza di caffè. «Beh ahm... si, chiamalo e parlate» annuisce mangiandosi un bisogno. «Senti... oggi pomeriggio vengono ahm vengono due mie amiche... non è che staresti del tipo... fuori casa per qualche ora?» chiede. «Perché?» chiedo. «Perché... uhm perché...» «Perc-.... Oh mio Dio Theo! Voi... una cosa a tre?!» strillo girandomi verso di lui. «Beh io- Ohh eddai non giudicarmi» alza gli occhi al cielo. «È da provare» fa spallucce. «Che schifo...» mormoro e torno a preparami la colazione.

«Lo dici solo perché tu hai fatto sesso soltanto con Draco» mi prende in giro. «È una cosa così tanto brutta?» sbuffo. «Solo un po'» fa spallucce. «Non è vero» mormoro andando a sedermi con lui. «Beh dai è triste averlo fatto solo con un ragazzo, magari lo fai con qualcun altro e scopri che Malfoy scopa male» «Se scopasse male non mi piacerebbe e invece mi piace un sacco, vengo tutte le volte che lo facciamo» rispondo prima di cacciarmi un biscotto in bocca.

«Ewww ora sto pensando a voi due che fate sesso» accartoccia il viso. «Beh io sto pensando a te che fai sesso con due ragazze» rispondo e poi veniamo iniettori da qualcuno che bussa alla porta. Giro velocemente il viso verso di lui e facciamo sasso-carta-forbice per decidere chi va ad aprire. Alla fine vicino io così Theo si alza e va ad aprire la porta d'ingresso mentre io continuo a fare colazione.

«Ohh che palle sei tu... mi hai fatto alzare per niente, lo sai che puoi entrare quando ti pare» si lamenta tornando in cucina. «Chi è?» sussurro. «T/n...» mormora la voce di Draco. Mi giro subito verso di lui e sorrido un po'. «Ehi ahm... parliamo?» chiede. «Ti stavo per chiamare» rispondo prendendo la tazza ed andando da lui. «Andiamo di sopra» mormoro allora saliamo nella mia stanza. «Io uhm... mi sono appena svegliata quindi è un casino» balbetto guardando lo stato della mia stanza.

Mi siedo sul letto con la coperta sulle gambe e bevo un sorso di caffè. «Non ho dormito tutta la notte perché abbiamo litigato» confessa. «Lo sospettavo... so come sei fatto, non dormi mai quando litighiamo» rispondo facendolo sedere con me. «Senti uhm... so che le ho risposto ma non significa nulla, per me tutte le altre ragazze non sono niente in confronto a te t/n» mormora mettendo la mano sulla mia coscia. «Lo so... però... perché hai parlato con lei della scuola e delle vacanze? È come se avessi bisogno di qualcun'altra perché io non sono abbastanza» «Non è così, non è così amore. Abbiamo solo parlato, tutto qui, anche con te parlo della scuola... con te parlo di tutto» mi rassicura. «Va bene...» annuisco.