Due auror || Draco Malfoy

Capitolo 68

T/n Nott
Hogwarts ; 1998

Prendo la mano a Draco lo tiro con me mentre entrambi ridiamo e sorridiamo. È il giorno del suo compleanno e ieri sera abbiamo festeggiato con i suoi amici per tutta la notte, questa mattina abbiamo fatto un sacco di sesso ed ora lo sto portando ad Hogsmade in un ristorantino carino per una cenetta tra di noi.

Ovviamente Draco è vestito super elegante con il suo completo nero ma per il caldo al posto del dolcevita ha messo una camicia nera leggera, indossa un sacco di anelli come al suo solito ed il suo profumo inconfondibile. Io ho invece un vestito verde non troppo corpo con uno scollo a cuore ed una gonna ampia, un paio di sandali neri e qualche gioiello. Come sempre Draco ha i capelli pettinati bene ed in ordine mentre io li ho raccolti in una coda bella alta.

«Avanti mi dici dove mi stai portando?» piagnucola. «Non te lo dico» scuoto la testa tirandolo dietro di me. «Ti dico solo che è un bel ristorante e noi due mangeremo benissimo». Draco da dietro di me mi prende i fianchi e me li stringe facendomi sussultare per lo spavento. «Draco!» strillo prima di girarmi verso di lui e dargli un pugno sugli addominali.

«Ohhh che c'è vuoi fare rissa signorina Nott?!» ghigna. «Credi che non possa tenerti testa?» chiedo a braccia incrociate. «Non lo credo, ne sono certo» fa spallucce. «Mi ritengo offesa come donna, sappilo» «Bene forza, un pugno qui, forte, più forte che puoi» ordina toccandosi il braccio. «Avanti dimostrami quanto sei forte» mi prende e in giro così stringo la mia mano in un pugno e poi la faccio scontrare con il suo avambraccio e beh... non faccio male a lui ma mi faccio male io.

«Amore sei una sega!» ride mentre io cerco di alleviare il dolore alla mano. «Eddai smettila... sei solo forte per via degli allenamenti di quidditch» sbuffo. «Che male...» «Dai dammi qui forza» mormora così gli do la mano e Draco me la chiude di nuovo in un pugno. «Ecco, quando tiri i pugni tieni il pollice fuori altrimenti ti fai male» spiega.

«Ohh pensavo facessi qualcosa per alleviarmi il dolore» alzo gli occhi al cielo così lentamente avvicina la mia mano alle sue labbra e ci posa un bacio. «Meglio?» ridacchia. «Direi di si» annuisco e poi intrecciano di nuovo le dita delle nostre mani e torniamo a camminare. «Hai studiato per incantesimi? Domani abbiamo l'ultimo voto» chiedo. «Si che ho studiato» mi rassicura.

«Bene... senti ci tengo, se vieni bocciato anche solo in un esame non potrei fare l'auror ed io sarò sola» sbuffo. «E chi ha detto che non passerò degli esami? Magari sei tu che non ne passerai qualcuno» «Impossibile. Studio come una matta e so tutto, non posso non essere promossa con il massimo» lo sgrido.

Quando entriamo nel ristorante lascio il mio nome ed il cameriere ci accompagna al nostro tavolo, sediamo e appena siamo pronti ordiniamo.

«A proposito di esami, come va?» chiede. «A-ahm... va tutto bene, ho solo un po' di paura di non riuscirci ma so che ci riuscirò, mi sono impegnata tanto per farlo» rispondo. «E tu?» «Sinceramente non vedo l'ora che finisca la scuola... non c'è la faccio più, ho bisogno di davvero di iniziare la mia vita fuori da quelle mura» «Pensavo ti piacesse la scuola...» mormoro. «È così, certo che mi piace ma ho allo stesso momento bisogno di cambiare aria e costruirmi la mia vita» fa spallucce.

«Prenderai una casa tua oppure resti da tua madre?» chiedo e alla mia domanda lo vedo quasi agitarsi non sapendo cosa rispondere. «Ahm... non lo so v-vedremo che fare» balbetta. «Okay...» annuisco. «Tu invece?» «Beh io... ahm per il momento resterò a casa con Theo ma credo che appena potrò me ne comprerò una tutta mia» spiego.

«Ascolta... a te piacerebbe fare un viaggio finita la scuola?» «Finita la scuola inizio con i corsi per diventare auror» rispondo. «Subito?» «Beh si, si perché aspettare? Aspetta- Draco tu vuoi aspettare?» aggrotto le sopracciglia. «Beh... sto pensando di rimandare tutto a settembre, di iniziare con i corsi a settembre mentre in estate di fare un viaggio» confessa giocando con i suoi anelli. «Un- un viaggio?»