Due auror || Draco Malfoy

Capitolo 55

T/n Nott
Boston ; 2002

«Ehi... uhm è pronta la cena» mormora avvicinandosi a me; sono seduta sul prato a guardare il paesaggio ed il cielo. «Non mi va...» rispondo. «Che abbiamo detto sul mangiare?» mi sgrida. «Cos-?» «Hai perso un sacco di peso in questo paio di settimane perché non mangi e devi tornare a farlo» spiega guardandomi dall'alto perché io rimango seduta. «Oh...» mormoro. «Beh non mi va comunque di cenare» faccio spallucce.

Dalla tasca della tuta prendo una sigaretta che accendo ed inizio inizio a fumare. Draco sospira e viene a sedersi al mio fianco.
«Per quello che hai detto prima...» mormora mettendo la mano sulla mia schiena. «Se... se è quello di cui hai bisogno io-io proverò a farlo okay? Proverò... proverò a trattarti come al solito» aggiunge.
Do un tiro alla sigaretta e lascio cadere la cenere a terra prima di guardarlo.
«Lo farai davvero?» chiedo. «Ci proverò, si» annuisce. «Va bene...» mormoro avvicinandomi un po'.

Draco mi prende il viso e poi mi bacia dolcemente tirandomi sempre più vicina. Io per prima infilo la lingua per poi salirgli a cavalcioni facendolo sussultare.
«Mhhh che fai eh?» ridacchia. «Niente...» ammicco un sorriso prima di baciarlo di nuovo.

Dalle sue labbra mi sposto a lasciargli baci sulla guancia, sulla mascella e poi più giù sul sul collo. «T/n...» sospira lasciandosi sfuggire qualche piccolo gemito di piacere. Mordicchio la sua pelle e poi gli passo la lingua sul lobo mentre lui muove la mano sulla mia schiena.

«La cena...» mormora così torno a guardarlo. «Va pure a mangiare tu, io vado in camera» rispondo. «T/n...» mi sgrida. «Mh? Dimmi?» chiedo mettendogli la mano sul cazzo. «Vai a mangiare» dice scandendo ogni parola prima di afferrarmi il polso per togliermi la mano. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo un po'. «No» ringhio alzandomi da lui per poi entrare in casa, Draco mi rincorre.

«T/n la cena è pronta» dice Theo. «Non ho fame!» strillo. «Vieni a mangiare!» alza la voce Draco dietro di me. «No!» urlo e poi mi chiudo a chiave in camera. «Esci e vieni a mangiare T/n muoviti» dice cercando di entrare. «Non mi va, non ho fame» ripeto per l'ennesima volta prima di mettermi a letto. «Senti se non ha voglia di mangiare lasciala stare... ha passato una giornata tosta okay? ha dovuto parlare di quello che le è successo, avrà bisogno di riposare» dice Theo che finalmente convince Draco ad andare.

Mi stendo guardando e fissando il soffitto cercando di pensare e di provare qualcosa. Penso a questa mattina, che cosa ho fatto questa mattina? Mi sforzo di provare qualche emozione... provo ad essere felice o arrabbiata o magari triste ma non riesco a tirare fuori niente.

Un sacco di volte in tutta la mia vita ho sperato e avrei pagato per non provare più nessuna emozione ed ora che in una giornata forse due volte provo qualcosa, qualcosa di estremamente brutto, vorrei soltanto tornare ad avere un po' di emozioni.

Draco e Theo mi stanno addosso, negli ultimi giorni hanno tappezzato la casa con post-it con scritto tutto ciò che ho bisogno di sapere e che potrei dimenticarmi, mi chiedono almeno 20 volte al giorno se sto bene e mi tengono come una statua di gesso in equilibrio su di una sfera di cristallo che potrebbe rompersi da un momento all'altro. Io vorrei solo che provassero a fare finta di niente, che mi trattassero come al solito perché magari davvero io ho solo bisogno della normalità per tornare come prima.

E se non potrò mai tornare come prima non devono provare ad aggiustarmi perché non sono rotta sono solo una me diversa per colpa di uno psicopatico; loro dovrebbero solo accettare la situazione e se davvero mi amano staranno al mio fianco altrimenti...

Vorrei andare avanti con la mia vita come l'avevamo organizzata e sognata io e Draco ma non credo che lui voglia le stesse cose anche se io... se io sono così ora.