Due auror || Draco Malfoy

Capitolo 23

T/n Nott
Boston ; 2002

Il viaggio dall'aereo porto a fuori in una piccola via è stato silenzioso. Nella mia testa continuano a rimbombare le parole di Blaise, le sue suppliche di tenere il bambino. Sto facendo una sciocchezza vero? Sono in America con il mio ex ragazzo incinta di Blaise, continuo a bere e fumare il che non va bene per una gravidanza. In questo momento tutto il mio corpo sta cambiando; mi sento strana come se non fosse mio, i miei ormoni sono sballati e le mie emozioni a mille per non parlare di come sto fisicamente dato che ormai sono settimane che vomito e sto male ogni giorno.

E Dio! Come ho fatto a non rendermene conto? Come ho potuto essere così stupida? Ma sopratutto come può essere successo? Io e Blaise usiamo le protezioni, indossa sempre il preservativo... si sarà sicuramente rotto, vaffanculo! Dovrò abortire e dovrò farlo qui in America entro un mese, dovrò farlo da sola, dovrò subire un cazzo di intervento e quindi stare ancora più male.

«Ho lasciato Blaise» mormoro quando ci fermiamo in una piccola viuzza. «E-e perché?» chiede sbigottito. «io-. Non voglio dirtelo» faccio spallucce. «Non vuoi dirmelo-. Io-. Okay... andiamo a casa?» chiede. «Mhm si» annuisco allora Draco mi prende la mano lentamente ed una volta sicuri che non passi nessuno ci materializziamo davanti a casa sua che cazzo è una fottuta villa!

«O-oh mio Dio Draco è-è incredibile» balbetto. «Beh si, si direi che lo è» ghigna aprendo la porta. Una volta dentro mi fa fare il giro della casa: ingresso, cucina e sala da pranzo insieme, un salotto incredibile con due librerie piene di libri, un bagno stupendo e poi tre stanze da letto; la sua con il suo bagno, una più piccola ed una per gli ospiti in cui starò io con un altro bagno ancora. La casa è tutta su un piano con finestre enormi che lasciano entrare tantissima luce naturale ed ogni cosa è sul bianco con dei dettagli oro.

«Pensavo fosse tutta nera come la tua villa a Londra» ridacchio quando sento che si è appoggiato alla porta dietro di me. «Mhhh ho voluto cambiare un po'... ho vissuto 18 anni nel nero e verde, qui volevo qualcosa di più lucente» risponde, mi giro a guardarlo e Draco indossa solo dei pantaloni della tuta. «Non puoi andare in giro per casa così però...» lo sgrido. «E perché?» ghigna avvicinandosi. «Perché hai ospiti e dagli ospiti ci si fa vedere decorosi» ridacchio mentre sistemo le mie cose qua e là.

«Che ti va di mangiare sta sera? O preferisci andare al ristorante?» chiede. «No, no mangiamo qui» mormoro. «Andiamo a fare la spesa?» chiedo. «Oh no, no ahm ieri ho chiamato un amica e me l'ha fatta lei, ho tutto» risponde ammiccando un sorriso. «Bene...» mi siedo sul letto e sospiro. «Tutto bene?» chiede. «Si, si è solo che sono davvero stanca e la mia storia con Blaise è appena finita e... vorrei solo stare un po' meglio» faccio spallucce.

Draco siede sul mio letto con la schiena appoggiata alla testiera e poi si tocca gli addominali. «Vieni qui forza» sorride così tolgo le scarpe ed appoggio la testa lì. Draco mi accarezza i capelli con una mano mentre con l'altra gioca con le mia dita. «Che è successo con Blaise?» sospira. «A-abbiamo idee diverse su una cosa importante» rispondo. «E non funziona tra noi quindi...»

* * *

«Mhh non credevo di vederti ai fornelli» ridacchio sedendomi sullo sgabello della penisola. «Guarda che sono un bravo uomo di casa» risponde sorridendo mentre prepara le nostre due bistecche. «Io cotta tanto la carne Draco» «Come mai? L'hai sempre mangiata al sangue» «O-oh... ahm io- ho solo cambiato i gusti» balbetto. Mentre lo guardo cucinare appoggio la mano sul mio ventre e respiro profondamente.

Forse potrei davvero tanere questo bambino, magari sono una brava mamma... magari quando nascerà ma ne innamorerò e-e lo vorrò tutto per me. Farei felice Blaise se lo tenessi e in più al ministero un sacco di persone diventerebbero zio e zie... e oh mio Dio, Theo! Theo ne sarebbe felice, è da sempre che mi chiede un nipotino.