Capitolo 14

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Cora

«Quindi dov'eri?» chiedo a Zack che si trova proprio di fronte a me.

«Cora...» cerca di persuadermi a cambiare argomento ma non voglio cedere. È un mio diritto sapere perché si trovava in quel locale di merda!

Forse a Kaylee non interessa così tanto, dato che sta passando la serata con l'amore della sua vita, ma io voglio arrivare fino in fondo alla questione.

«Zack mi hai dato buca!» alzo la voce.
«Non credo proprio, dato che sono qui.» mette le braccia conserte, facendomi alzare gli occhi al cielo.

«Con un paio d'ore di ritardo, però.» puntualizzo con un sonoro schiocco di lingua portando le braccia sui fianchi.

«Cora, potresti gentilmente smetterla di rompere il cazzo?»
Gonfio le guance decisa a non cedere.
«E tu potresti gentilmente rispondermi!»
«Cora, dico sul serio. Basta, fatti i cazzi tuoi.»

Apro la bocca per ribattere ma qualcuno ci interrompe.

«Tette grosse!»
Mi volto verso chi ha parlato. È un-

-un cazzo di Dio.

Che però mi sembra di aver già visto. Aggrotto le sopracciglia, cercando di fare mente locale del luogo. Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, mi viene in mente.

Oliver Anderson, l'amico di Hunter Harrison.

È alto, molto alto, e molto largo, cioè, muscoloso. È imponente, facendo presumere che anche qualcos'altro lo sia.

Socchiudo gli occhi, pressando le palpebre. Cazzo, un po' di contegno!

«Tette grosse?» gli sorrido istintivamente «È bodyshaming, lo sai?»
«Bodyshaming è quello che stai facendo tu spogliandomi con lo sguardo, in realtà.»

I suoi occhi si illuminano di malizia. Sono terribilmente sfrontati, lucenti, allegri e cristallini. Sono così puerili rispetto a quelli di Zack, che sono paradossalmente molto più timidi e sfuggenti. I suoi rimangono fissi nei miei, così schietti.

«Sono Cora Reyes, tu?» gli porgo la mano mentre lui mi osserva divertito.
«Lo sai chi sono, tesoro, non far finta di nulla. Credo che Lee non sappia tenere la bocca chiusa, soprattutto se si parla di Hunter e di me.»

Fa finta di porgermi la mano che cerco di afferrare ma appena mi avvicino la toglie bruscamente, portandola nei capelli con fare scherzoso.
«Fregata!»

I suoi capelli sono biondo scuro, riccioli, non tanto lunghi e un po' arruffati. Ma tutto sommato, su di lui non stanno male. Ha un viso delicato ma comunque in linea e perfettamente adatto al corpo statuario: un naso piccolo un po' all'insù, sopracciglia non troppo folte, una bocca con delle labbra rosee, leggermente a forma di cuore.

«Oliver, si può sapere che cazzo vuoi?»
«Ehi ciao Zacharias, non ti avevo visto.» gli sorride sornione «Anche tu qui?»

Quanto può essere irritante?!

«Non sei divertente, Anderson. Perché sei qui, con lei?» indaga ancora il mio accompagnatore, facendo alzare le braccia all'altro.

«Amico, non ti scaldare, non te la rubo mica... conosco Lee e volevo solo presentarmi alla sua cara amica Cora.»

Lo sguardo di Zack a sentire il nome della mia amica diventa di pietra. So che le vuole bene come se fosse sua sorella minore ma, cazzo, è grande e sa badare a sé stessa.

Non capisco quale sia il problema se lei ogni tanto frequenta Hunter e Oliver, dato che mi sembrano bravi ragazzi. E se Zack in qualche modo riesce a tollerarlo, Dam proprio non ce la fa.

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