Capitolo 28

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Eccomi qui, ovviamente in ritardo!

Vi chiedo scusa se questo capitolo è un po' frammentato ma, in realtà, succedono tante cose che torneranno utili in futuro.
Perdonate come sempre i miei errori grammaticali e se il capitolo vi piace, mettete una stellina!

Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti e i vostri pareri sulla storia. Vi aspetto!
Buona lettura,
soonnambulaa
❤️

Kaylee

«Come hai detto?!»

Cora sta sbraitando da tutto l'intervallo. La gente ci osserva, perplessa, ma a lei questo non sembra turbare. Invece a me, mette a disagio.

Sopratutto perché le sto raccontando il mio fantastico appuntamento di ieri sera. E vorrei raccontarlo solo a lei, non all'intera scuola.

«Ieri ha fatto una scenata di gelosia?!?»

«Non la definirei proprio così...però, ecco...»

«Ieri ha fatto una scenata di gelosia!!!» urla, di nuovo.

Abbasso gli occhi, irritata e imbarazzata, e riprendo a leggiucchiare i miei appunti di fisica. Oggi ho l'interrogazione di fisica -e spero proprio che non tocchi a me uscire- e non so assolutamente nulla.

So di non sapere.

Rialzo lo sguardo sulla mia migliore amica che sta mangiucchiando delle noccioline.
«Pomeriggio hai da fare? Io e Fleur andiamo a fare shopping perché ha un appuntamento-»

Strabuzza gli occhi.
«Con chi scusa?!»
«Non ne ho idea, in realtà» alzo le spalle. «Tu vuoi venire?»

«Oh» esclama, portando la mano sulla bocca spalancata. «Non posso...»

Chiudo il quaderno, esasperata. Non sono riuscita a memorizzare nulla fino ad ora e, sinceramente, non credo che dieci minuti possano fare la differenza.

«E perché?»
«Devo uscire con Oliver»

Alle sue parole, per poco non volo giù dalla poltroncina.
«Cosa?!» urlo a mia volta con voce stridula. «E da quando?!»

Vedo tutte le persone in fila alla macchinetta, proprio di fianco a noi, girarsi verso di me.
«Ops» ridacchio.

«Da ieri sera, in realtà. Me l'ha scritto?» strabuzza gli occhi e fa una smorfia per qualche istante, poi ritorna subito normale. «Si, me l'ha scritto verso mezzanotte...più o meno»

Inclino il capo, confusa.
«Hai il suo numero?»

«Si ma...» sbuffa, stringendo i pugni. Poi batte i piedi a terra.
«Oddio, mi viene da piangere» piagnucola «Non dirmelo! Te l'ha detto!»

«Che cosa?»
«Mio Dio! Io ci provo a tenerti le cose nascoste ma non ce la faccio!» inizia a parlare a raffica, senza un particolare senso. «Sono troppo buona o forse è colpa tua, anzi si, sarà sicuramente colpa tua-»

Aiuto. Mi sto perdendo.
«Potresti fermarti? Non ho capito nulla...»

Lei prende un respiro profondo.
«Non me l'ha scritto...la verità è che ci siamo visti ieri sera.» butta fuori tutto d'un fiato.

Per poco la mia mascella non tocca terra.
«Sul serio? E perché uscite insieme?»

Lei inclina il capo di lato, incuriosita.
«Pensavo mi chiedessi perché non volevo dirtelo...»

Alzo le spalle, poi sfoglio il mio quaderno, cercando un singolo argomento su cui io sia preparata. E no, non l'ho trovato.
«No, anche perché, come hai detto, alla fine non riesci a nascondermi nulla.»

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