Capitolo 53

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Ecco il nuovo capitolo.
Che succederà a Hunter? Sara così grave come dice Oliver?
Lo scoprirete🤭
Baci,
soonnambulaa🌗

Kaylee

Dire che mi fiondo nella BMW di Oliver è sicuramente un eufemismo. E lo è anche dire che mi lancio al suo interno.

Apro la portiera posteriore -quasi la spacco- e trovo al mio cospetto i piedi di Hunter. Sposto lo sguardo su tutta la sua figura sdraiata. Guardo il suo volto, gli occhi chiusi ma strizzati, segno che ovviamente sta soffrendo.

Faccio il giro dell'auto e apro l'altra portiera. Per poco, la sua testa non cade fuori dalla vettura. Impreco e lo sistemo di nuovo sul sedile.
«Oliver non ci sta!» sbotto, in piena crisi isterica. «É troppo alto! Aiutami! Piegagli le ginocchia!»

Il biondo esegue, cosi da far riuscire a stare il moro in una posizione più comoda.

«Hunter» lo chiamo dolcemente avvicinandomi con il volto al suo. Ha un livido enorme, nero, sull'occhio sinistro. È così esteso che ricopre quasi interamente la guancia.

Gliela accarezzo, molto delicatamente, facendo attenzione a non provocargli alcun dolore e i suoi occhi si aprono molto, ma molto, lentamente. Li sbatte un paio di volte, poi finalmente le sue iridi d'ebano incontrano le mie.

Non c'è molto da dire: sono semplicemente sofferenti. Soffrono così tanto che, quasi immediatamente, li richiude.

Poso lo sguardo sulla sua ferita, che si intravede dalla mano completamente rossa di Hunter. Oliver gli aveva dato un qualcosa, una specie di panno, per cercare di fermare l'emorragia della ferita. Ora però la mano, il panno, e la felpa sono completamente impregnati di sangue.

«O mio Dio!» inizio a boccheggiare, probabilmente in iper ventilazione.«Oh mio Dio, sanguina!»

Guardo Oliver che mi osserva con gli occhi lucici e il fiato corto. Indico la ferita.
«Sanguina, cazzo! Oliver, sanguina!» urlo con voce stridula. Le corde vocali mi fanno male, probabilmente ciò è dovuto al mal di gola che mi sono presa durante il sexy Christmas party.

Annaspo, in cerca di aria. Cazzo, mi gira la testa.

«Lee, scusa, ma mi puoi dire che cosa hai pensato quando ti ho detto che l'hanno accoltellato?!» tira un calcio alla ruota dell'auto.

«Sicuramente non che stava per tirare le cuoia, porca puttana!» gli urlo in risposta.
«Lo so!» sbotta lui. «Lo so! Dobbiamo fare qualcosa!»

«Andare in un fottuto ospedale, magari?!?» urlo a pieni polmoni.

Per diversi secondi il tempo sembra fermarsi, un vento gelido inizia a soffiare. Perfino la luce del lampione vicino a noi inizia a lampeggiare.

Strizzo gli occhi. È ovvio. Non si può andare in ospedale, è stato accoltellato durante un'attività illegale.
«Cazzo!» impreco.

La mano di Hunter si muove, rivelando una grande quantità di sangue.

«Porca puttana!» impreca Oliver «Dobbiamo fermare la ferita!»

Lo guardo come a dirgli "ma va?!", ma lui mi ignora.

Hunter sta perdendo i sensi, la presa della sua mano inizia a farsi meno salda sulla ferita. Devo trovare una soluzione in fretta.

Ragiona ragiona ragiona. Lee, cazzo, ragiona.

Escluderei che stare nel parcheggio di un ristorante sia un'opzione possibile. E a casa mia ci sono i miei.

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