Capitolo 31

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Ecco qui l'ultimo capitolo di questa serata:   quello di Oliver e Cora. Che ne pensate di loro? Vi piacciono insieme o preferite la coppia Cora-Zack?
Fatemi come sempre sapere nei commenti e mettete una stellina se vi piace capitolo.
Buona lettura,
soonnambulaa🌗

Cora,
la stessa sera

«Quante cose hai rotto?»

È ovviamente Oliver, che appare alle mie spalle facendomi sobbalzare.

«Un cazzo» borbotto.

Mi ha raggiunto nel suo salotto, dove pochi minuti prima ero giunta per cercare il menù contenente le pizze d'asporto.

E no, non l'ho ancora trovato.

«Il mio di sicuro» ironizza, ma da parte mia riceve solo un'occhiataccia.

Ridacchia, considerando la mia reazione come una vittoria, e poi prende posto sul suo divano. Si mette all'angolo di questo, e appoggia il braccio sinistro sopra il bracciolo bianco.

Lo osservo, anche se non vorrei farlo.

Non vorrei guardare i suoi riccioli biondi ricadergli disordinatamente sulla fronte. La sua mano sinistra che gioca distrattamente con questi, arricciandoseli sulle dita.

Non vorrei guardare le sue gambe leggermente divaricate, ricoperte da un pantalone della tuta grigia. Non vorrei vedere che cosa si scorge all'interno di queste.

Non vorrei guardare le spalle larghe, i bicipiti tesi e scattanti, i pettorali definiti, stretti solo la maglietta blu navy.

Non vorrei guardare i suoi occhi blu, che mi fissano curiosi, le sue labbra carnose, rosse e socchiuse, il suo naso perfetto e proporzionato.

Non vorrei guardare lui, che sembra bello quanto un Dio, ma non riesco a non farlo. 

«Ho fatto cadere quel coso e si è sbeccato.» cedo, abbassando la testa colpevole mentre pronuncio queste parole ad una velocità supersonica.

Pensavo si sarebbe incazzato, che mi avrebbe urlato contro, invece ciò che giunge alle mie orecchie è solamente una risata. Alzo la nuca, molto timidamente, fino ad incontrare il volto del ragazzo.

«Ti prego dolcezza, rompi qualcosa più spesso!»

Oliver ormai si piega in due dalle risate mentre si tiene la pancia con le braccia.

«Se la ricompensa è vederti così imbarazzata, puoi sfracassarmi anche la casa!»

«Giuro che se non la smetti di ridere ti infilo il candelabro nel culo!» lo minaccio, ma nulla, il biondo ride solo più forte.

Afferro il volantino delle pizze, che ho finalmente trovato, e glielo lancio in faccia.

«Ho scelto, prendo la pizza con il salame piccante. Ora puoi andartene.» pronuncio stizzita e poi me ne ritorno al piano di sopra, stanca di lui e dei suoi occhi magnetici.

Che ordini ste pizze e vada al diavolo!

Percorro il corridoio fino ad arrivare alla stanza dove ci sono gli altri, ma mi blocco non appena vedo Lee interagire tranquillamente con loro, i quali sembrano essere molto più tranquilli e a loro agio con lei in stanza...

Succede spesso, in realtà. I ragazzi-

«Smettila di far girare quel criceto che hai in testa» sussurra Oliver sul mio collo.

Sobbalzo e, spaventata, emetto un urlo che sarebbe uscito se Oliver non mi avesse messo una mano sulla bocca, tappandomela.

Mette l'indice davanti alle sue labbra, facendomi segno di fare silenzio.

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