Capitolo 24

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Kaylee

Cora mi ha ha trascinata per tutta la sala. Una volta afferrato il mio braccio e aver avvistato i due, ha deciso che il suo obbiettivo era seguirli, fino ad arrivare a scoprire che cosa nascondessero e che cosa dovessero fare alle due di notte -a parte stare alla festa dove praticamente tutti dovevano o volevano essere.

«Sono saliti sull'auto di Hunter, che si fa?»

Mi volto verso Cora, con l'umore decisamente a pezzi. Non ho voglia di fare nulla, a parte crogiolarmi nel mio stesso dolore e nella mia stessa stupidità.

Ho lasciato fare Dam e lui, beh, mi ha usata. Mi ha usata come rimpiazzo per colmare il vuoto che Deborah gli aveva causato.

Sono stata stupida. Insomma, non pensavo proprio che potesse usarmi come rimpiazzo. Di solito come rimpiazzo si usa una persona nuova, non una che ha passato con te l'intera vita!

«Li seguiamo semplice.»

Mi guardo intorno, convinta di trovare la Panda rossa di Cora.

Ma invece non c'è. 

«Cora, la tua auto?»
Lei alza le spalle con nonchalance.
«È dal meccanico, in realtà» confessa per poi sorpassarmi e dirigersi verso un'altra macchina.

Quella di...sua madre.

«E scusa, fammi capire, tu hai spaccato la tua e tua madre ti ha prestato la sua?»
Inarco un sopracciglio perplessa mentre lei annuisce, per poi aprire l'auto e salire.

«Esatto. Avanti, sali. Non abbiamo tempo da perdere.»

Faccio come dice. Salgo, chiudo la portiera e allaccio la cintura.
«Non spaccare anche questa, Cora. Fai veramente schifo a guidare, dato che quella povera auto è dal meccanico almeno una volta al mese.»

«Chiudi la bocca, non sono io che non ho più il permesso di guidare, ma tu.»

Ridacchio, consapevole che ha ragione.

Io, dopo quello che ho combinato, non ho più il permesso di guidare, a meno che i miei non siano in città. Quindi praticamente mai.

«Stagli più vicino.» suggerisco, incitandola ad andare più veloce «Non troppo ma comunque avvicinati un po'. L'auto é diversa, non ci riconosceranno.»

È una bella copertura, per ora. Insomma, se non ci fossimo avvicinate troppo, loro non sarebbero riusciti a scorgere la faccia concentrata di Cora mentre guida, con la lingua fuori e le sopracciglia aggrottate.

Sospiro.

«Allora Lee, vuoi dirmi che succede? Perché sospiri circa ogni trenta secondi. E poi, perché diavolo ti ho dovuta raccattare da terra?»

Deglutisco.

Non ne voglio parlare però... però lei è Cora, la mia migliore amica. Se non parlo con lei, con chi posso farlo?

«Dam mi ha fatto credere speciale questa sera, molto più di una semplice amica.»

Vedo che spalanca la bocca per parlare, così la precedo, sapendo già che cosa vuole dire.

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