Capitolo 85

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Kaylee

«Buongiorno!»

Quando entro in cucina per poco non mi viene un infarto.

Che cazzo ci fa Hunter qui?

«Ehi!» lo saluto, avvicinandomi a lui. Mi circonda con le sue braccia, poi mi schiocca un bacino a fior di labbra.
«Non fraintendermi, ma che ci fai qui?»

Inalo il suo profumo, appoggiandomi completamente al suo petto. Vorrei svegliarmi sempre così.

Cioè, avrei preferito che fosse nel mio letto, sdraiato al mio fianco, e non in cucina con i miei genitori. Ma va bene lo stesso, mi accontento.

«Non ti montare la testa, Lee, è qui per me.» dice mio padre, facendomi voltare verso di lui. «E staccati per l'amor del cielo, l'hai visto ieri sera per l'ultima volta.»

Così faccio, allontanandomi di un passo.
«E perché sarebbe qui per te?»

«Dobbiamo fare una sfida a basket e lui oggi inizia lezione alle 10:30.» mi spiega mio padre e io indico il mio fidanzato.
«Lui a scuola gioca a football, non a basket, papà.»

«Si ma-»

«Okay, okay, fa niente.» metto le mani avanti, poi mi sistemo meglio la cartella sulle spalle.

«Tutto questo è davvero inquietante, ma io devo proprio andare. Hunter» gli do una leggera pacca, sul petto «Cerca di non farti ammazzare, per favore.»

«E tu» giro gli occhi su mio padre, facendoli diventare il più minaccioso possibile. «Ammazzalo e io ammazzo te.»

«Lee» mia madre, improvvisamente, fa capolino in cucina, impeccabile come sempre. «Modera il linguaggio, per favore.»

Ruoto gli occhi annoiata.
«Era una battuta, mamma!» mi lamento ma lei non mi risponde, ancora occupata a squadrare il mio abbigliamento.

«Conciata così non ci vai a scuola.» emana la sentenza che, puntualmente, ignoro.

«Buona giornata, io vado.»

«Lee, mi hai sentito?!» sbotta mia madre. «Non andrai a scuola-»

«Mamma non siamo nel medioevo!» sbotto. «Nessuno si scandalizza più per un vestito!»

Stamattina ho indossato un vestito. Carino, certo, ma non troppo appariscente. É nero, in tessuto, con la parte superiore attillata e invece, dalla vita in giù, questo si apre in una gonna. Ha le maniche lunghe, a palloncino, ha collo alto, ma con una apertura -che imita uno scollo a 'v'- sul seno, dalla quale si intravede il ciondolo della collana che Hunter mi ha regalato a Natale.

A questo vestito ho abbinato degli stivali alti, anch'essi neri. Poi mi sono truccata leggermente, mettendo anche un filo di eye-liner.

Non sono impazzita -visto che di solito vado a scuola in tuta-, ma-

«Non fai colazione, Lee?»
«No papà, vado in un posto super instagrammabile con Fleur.» gli rispondo.

Esatto. Il motivo é proprio questo.

Stamattina io e Fleur abbiamo deciso di andare in un nuovo locale per colazioni, che ha aperto a circa quattro isolati da scuola.

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