Capitolo 56

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Kaylee

Non ho ancora inserito le chiavi nella serratura e aperto la porta, e già sento le voci dei miei parenti dentro casa.

«È Lee! È Lee!» sento le vocine dei due piccoli della famiglia, i gemelli Savanna e Charlie.

Apro la porta e faccio appena in tempo a mettere i piedi dentro casa che questi mi saltano addosso.
«Lee-Lee, finalmente sei arrivata!» la piccola Savanna mi tira per il vestito, facendomi abbassare sulle ginocchia. «Lee-Lee, vuoi venire a giocare con me?»

«No!» Charlie la spinge via bruscamente, tanto che la piccola finisce con il culo per terra e scoppia a piangere.

«Lee-Lee, vieni a vedere il trenino che mi ha portato Babbo Natale!» inizia a saltellarmi intorno.

«Lee-Lee vieni a vedere il mio culo!»
Mio cugino Rylan scimmiotta la voce dei due piccoli, arrivando all'improvviso dal salone.

«Ry!» prendo la rincorsa e gli salto addosso, circondandogli il collo con le mani e il busto con le gambe. «Quanto mi sei mancato, cazzo!»

Sento le sue braccia avvolgermi, e stringermi.
«Anche tu, cuginetta!»

Ry mi rimette con i piedi per terra, poi solleva la piccola Savanna che si trovava ancora sul pavimento a piangere.

«Charlie, Savanna, andate a chiedere dei biscotti al cioccolato alla zia!» Rylan fa un'occhiolino ai due che si lanciano in cucina.

Poi riporta lo sguardo su di me e ammicca.
«Allora cuginetta, sei in ritardo. Tua nonna ha già dato di matto perché la crema al mascarpone non è di fianco al panettone.»
«Ry, lo sai che è una crema comprata al supermercato già pronta e che ci metto circa tre minuti per prepararla?!» inarco un sopracciglio.

«Io si, dato che saresti in grado di mandare a fuoco tutto preparandoti anche un misero caffè, ma gli altri no.»
«Ehi! Sottovaluti le mie doti da cuoca?!» lo spintono e lui mi abbraccia.

Iniziamo a dondolarci verso la cucina.
«Sottovalutarti?! Mai!» ridacchia. «So che quelle doti non esistono affatto.»
Gli do una spintarella. «Sei un fottuto stronzo,Ry!»

Lui si blocca appena, poi inclina il capo.
«Lee, puoi dire a questo fottuto stronzo, chi è il fortunato? Zia Margaret non fa altro che parlare di questo, sono tutti impazziti di là.»

Sbuffo esasperata.
«Sono solo andata dalla mia migliore amica per scambiarci i regali, il ragazzo non esiste e tu, ehi, hai messo su i muscoli?»

«Mi stai dicendo di essere un figo?»
«Ti sto dicendo che sei meno rachitico!» lo prendo in giro, spintonandolo appena. «E la tua donna? Come sta?»

«Tutto bene. Al momento è in vacanza in Spagna.»

Sinceramente, adoro la sua ragazza: è molto dolce ed elegante, oltre che bellissima, e ciò la rende semplicemente perfetta per stare con quel cucciolo di Ry. Aveva un nome molto particolare, a quanto ricordo.

Arrivo in salotto dove trovo quasi tutti. Prima tra tutti, nonna Ava, seduta sulla poltrona.
«Lee, la crema» è la prima frase che mi dice.

Amo mia nonna, è letteralmente un concentrato di acidità.

«In realtà è quasi pronta» mi mordo il labbro inferiore, mentendole «Dopo la finisco di preparare. Non preoccuparti, per il dolce ci sarà.»

«Brava ragazza» dice, per poi rivolgersi a mio padre e a suo fratello minore, Connor. «Lei si che è un tesoro, al contrario di voi, teppisti.»

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