Capitolo 91

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Kaylee

Non appena ho varcato la porta di casa, sono scoppiata in un pianto isterico e liberatorio. Mi sono accasciata contro la porta in legno, tremante e singhiozzante.

Non riuscivo a capacitarmi di come Beatrix potesse essere così senza cuore. Insomma, perfino Harper aveva dimostrato di averlo.

La frase della mia ex migliore amica risuona nella mia testa, e la cattiveria delle sue parole non penso che svanirà mai dalla mia mente.

Delle persone sono morte, in modo atroce per di più, e lei non ha mostrato la benché minima compassione.

Evelyn sarebbe morta comunque, questo è vero, ma magari sarebbe successo mesi o anni dopo. O magari non sarebbe successo affatto, se lei avesse continuato le cure.

Jude, invece, sarebbe ancora vivo. O comunque, non sarebbe morto con il peso opprimente sul petto per aver contribuito alla morte precoce della ragazza che aveva amato per tanti anni. Non sarebbe morto divorato e logorato dal senso di colpa.

Ma erano passati tre anni da allora, perciò non si poteva fare più nulla.

Erano morti e io dovevo solo ringraziare qualcuno lassù per non aver fatto la loro stessa fine.

Beatrix aveva perseguitato anche me, esattamente come aveva fatto con loro e con chissà chi altro.

Per cercare di lavar via questi pensieri mi sono fatta una doccia gelata e poi, una volta finita, mi sono cosparsa una crema corpo profumata alla primavera su ogni singolo lembo di pelle.

Fortunatamente l'outfit l'avevo già preparato, altrimenti mi sarebbe venuta una crisi isterica non indifferente.

Avevo scelto di indossare una gonna nera, non troppo corta e fasciante nel modo giusto, rifinita con due bottoni oro, alla quale avevo abbinato un body in pizzo nero semi trasparente.

Un dettaglio osé, che però sarebbe stato mascherato dal blazer abbinato alla gonna, anch'esso nero e rifinito con gli stessi bottoni.

Indosso il tutto e mi specchio. Il blazer rende le mie spalle più grandi e squadrate, un effetto che non mi dispiace affatto. Lo allaccio, costatando che in questo modo l'outfit é perfino meglio.

Il blazer, lungo tanto quanto la gonna, nasconde tutto ciò che c'è sotto -tranne qualche parte vedo non vedo del body in pizzo nella zona della scollatura-, fasciando però alla perfezione la mia silhouette.

Arriccio il naso, decidendo che si, questo è proprio un outfit da coda alta. Per questo motivo, realizzo con l'uso di quantità industriali di gel una coda super alta e super tirata.

Poi mi trucco, realizzando il mio solito smokey eyes leggero.

Infilo degli stivali neri, che ho rubato dall'armadio di mia mamma e che si sposano perfettamente con l'outfit.

Afferro la borsa e via, in perfetto orario, sfreccio verso la pasticceria che offre la miglior cheesecake della città.

-•-

Scendo dall'auto che ho parcheggiato nel garage di casa Harrison e afferro immediatamente la confezione della torta.

«Sono in anticipo di quattro minuti, da oggi mi devi chiamare "fottuto orologio svizzero". E soprattutto, sono-»

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⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

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