DUNCAN
Quando mi fu chiaro che non si trattava di un malfunzionamento momentaneo, e che l'ascensore non sarebbe ripartito, cominciai febbrilmente a tastare ogni Granello quadrato della cabina, alla ricerca di un via d'uscita. Maledetti ingegneri! Dovevano per forza usare l'elettricità, non potevano accontentarsi di una scala e una porta!
Immerso nell'oscurità più totale, me la presi anche con chi, progettando il Pungiglione, non aveva pensato a dotarlo anche di una torcia.
In realtà, l'unico da biasimare ero io, che mi ero gettato a testa bassa in quel piano ideato sul momento, senza valutare con calma ogni implicazione e, quel che era peggio, trascinandomi dietro anche i miei amici.
Non ero poi migliorato quanto credevo dal giorno dell'air show, quando avevo stanato il nemico senza riflettere sul fatto di essere disarmato.Sul soffitto, qualcosa cedette sotto le mie dita: uno dei pannelli si muoveva! Alzandomi in punta di piedi, lo feci scorrere con i polpastrelli fino a scoprire un pertugio grande a sufficienza da consentirmi di passare. Con un salto, mi aggrappai al bordo e mi issai a forza di braccia.
Una debole luce filtrava dalle porte scorrevoli; per i miei occhi, ormai abituati alle tenebre, era più che sufficiente. Mi arrampicai lungo il cavo a cui era appesa la cabina quindi, raggiunta l'altezza giusta, rimasi sospeso tra la corda e il bordo del pavimento, appoggiandomi con un piede a quest'ultimo.Richiamato il Pungiglione, infilai di taglio la lama nella fessura fra le ante e feci forza con entrambe le mani, ruotandolo per aprire uno spiraglio, sperando che non si spezzasse. Dopo qualche sforzo, i battenti cedettero di colpo, liberando uno spazio sufficiente a consentirmi di infilarci le dita. Li spalancai e feci irruzione sul ponte di comando.
Il tutto si era svolto nel più totale silenzio, e nessuno si era accorto di me: potei così concedermi il lusso di analizzare per un attimo l'ambiente con lo sguardo, prima di passare all'azione.
C'erano cinque consolle, occupate da altrettante persone: in posizione più avanzata il pilota e il copilota, alle loro spalle l'addetto al radar e quello a radio e telecomunicazioni, e un po' defilato un quinto di cui, così su due piedi, non ero in grado di indovinare la mansione. Dal lato della sala opposto ai piloti, stava quella che sembrava una grossa scrivania di metallo, zeppa di schermi e indicatori luminosi: il posto di comando.
Immaginai che vi fosse assiso Winthrop, anche se da dove mi trovavo, a causa dell'angolazione, riuscivo a vedere soltanto una piccola porzione del mobile, su cui era posato un vassoio d'argento con una teiera fumante e una tazza finemente cesellate, che probabilmente appartenevano alla regina. Provai un moto di fastidio nel constatare come lui considerasse i beni della Corona già di sua proprietà.Recuperai la cerbottana di Inigo, che avevo infilato nei pantaloni, dietro la schiena, e tolsi la sicura. Sei colpi per sei bersagli: se me la giocavo bene, sarebbe finito tutto molto in fretta. Escluso il generale supremo, tutti erano ben visibili dalla mia posizione e, soprattutto, si trovavano entro la gittata.
Tolsi la sicura, mirai al pilota e premetti il grilletto; quasi non si era ancora udito lo schiocco della freccetta che partiva, che già il secondo dardo stava partendo. Gli ultimi due soldati avevano appena cominciato a voltarsi per scoprire l'origine di quel rumore sospetto, quando li freddai entrambi.
Balzai in avanti per trovare un angolo adeguato, puntai la cerbottana e sparai.
Winthrop sgranò gli occhi per lo stupore, ma non successe nulla: nella foga del momento, avevo già consumato tutti i proiettili. Con un moto di stizza, scaraventai a terra l'arma ormai inutile, impugnai il Pungiglione e feci fuoco, vuotando il caricatore. La mia incertezza era durata soltanto un istante, che però era stato sufficiente a quella vecchia volpe per riaversi dalla sorpresa.
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Il dominio delle Api [COMPLETO]
AdventureIl popolo delle Api e quello delle Formiche sono di nuovo ai ferri corti, e la più piccola scintilla rischia di far divampare l'ennesimo conflitto. Ma l'amore non conosce confini, e sboccia tra l'aspirante pilota dell'Alveare Duncan e l'anticonformi...