DUNCAN
Il viaggio verso la città delle farfalle fu rapido e agevole, grazie soprattutto al tempo splendido e a una costante brezza da Sud-Est.
I miei compagni erano elettrizzati da quella che vedevano come la nostra prima vittoria; io invece non riuscivo a togliermi dalla testa l'immagine di Hudson con l'arma puntata contro di me.Se il proiettile non avesse colpito il Bombo, mi avrebbe davvero ucciso? Ero sfrecciato in cielo schivando le pallottole, eppure mi era mancato il coraggio per chiederglielo di persona. Avevo troppa paura di sentirmi sputare in faccia una risposta affermativa.
Avevo abbandonato l'aereo mentre quello ancora continuava a prendere quota, e mi ero tuffato in picchiata per evitare di essere fatto a pezzi dalla palla di fuoco, trascinandomi dietro a peso morto il corpo esanime del mio amico. Poi la bomba era esplosa: l'onda d'urto mi aveva quasi fatto perdere l'equilibrio, ma per fortuna ero riuscito a riprendermi in fretta e avevo proseguito la discesa.
Distratta dallo scoppio, la squadriglia di Fuchi non mi aveva notato.
Perso il loro unico vantaggio, e ancora sotto il fuoco della contraerea del Formicaio, gli attaccanti avevano infine deciso di abbandonare la missione e si erano ritirati.
Io ero atterrato su un ranuncolo, avevo deposto il fagotto ancora incosciente nel centro del fiore e avevo atteso che gli altri venissero a recuperarmi. Come me, anche Hudson aveva un segnalatore, ed ero certo che, appena avessero captato il segnale, dall'Alveare avrebbero rimandato qualcuno indietro per prelevarlo.
Mentre aspettavo i miei compagni, mi ero seduto lì accanto a lui. Possibile che gli anni trascorsi insieme non contassero nulla, che potesse dimenticarsene così, come se non fossero mai nemmeno esistiti?
Anche mentre conducevo il mio mezzo sopra il mare d'erba, continuavo ad interrogarmi sulla questione. Forse ero davvero io a essere diverso, proprio come Ashlie tra le Formiche.Preso come ero dalle mie elucubrazioni, non mi accorsi nemmeno che stavamo raggiungendo la nostra meta, e Spirotropoli mi apparve davanti quasi all'improvviso.
Avevo visto la città delle Farfalle in fotografia, all'Accademia, ma le immagini non le rendevano assolutamente giustizia; inoltre dovevano anche essere piuttosto datate, risalenti a quando l'insediamento era molto più piccolo.
Era uno spettacolo davvero singolare: gli edifici, capanne di fibra vegetale con il tetto di paglia, poggiavano su una serie apparentemente infinita di piattaforme di legno; queste ultime erano incastonate nei rami o ne pendevano, appese a delle funi, ed erano tutte collegate tra loro da ponti di corde che dondolavano pigramente nel vento. Ogni blocco ospitava piccoli gruppi di abitazioni, tutte simili tra loro.
L'albero che faceva da supporto a quelle costruzioni era talmente grande che il suo tronco si scorgeva in lontananza come una massa scura, simile a una montagna.Purtroppo, la maestosità di quel luogo antico era già stata turbata dalla guerra: qua e là ancora si sollevavano colonne di fumo; ad alcune piattaforme erano stati recisi dei cavi, e ora pendevano da un lato, molti pontili erano bruciati. Eppure, l'aviazione delle Api non era riuscita a portare una devastazione simile a quella che avevamo visto ad Aràcnia, nonostante a quanto ne sapessi le Farfalle fossero praticamente indifese.
La vegetazione era così folta che i Fuchi non potevano avvicinarsi troppo, così solo pochi proiettili erano riusciti a superarla. I rami erano tanto spessi che nemmeno i missili riuscivano a fare nulla più che annerire la corteccia. Solo le parti più esterne ed esposte erano state danneggiate; il cuore dell'insediamento era rimasto pressoché illeso.
Già da lontano scorgemmo gli odiati volantini di Winthrop che svolazzavano in giro, simili a fastidiosi germi portatori di un morbo contagioso.
Ci librammo in mezzo alla città a bassa velocità, attenti ad evitare le corde. Lungo il percorso intravidi alcuni gruppi di frombolieri che ci tenevano d'occhio; qualcuno teneva l'arma già pronta, facendola roteare lentamente. Atterrammo su una banchina allestita allo scopo, e fummo subito circondati da alcuni guerrieri armati di lancia.
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Il dominio delle Api [COMPLETO]
AventuraIl popolo delle Api e quello delle Formiche sono di nuovo ai ferri corti, e la più piccola scintilla rischia di far divampare l'ennesimo conflitto. Ma l'amore non conosce confini, e sboccia tra l'aspirante pilota dell'Alveare Duncan e l'anticonformi...