HUDSON
Quando, al rientro dalla missione su Aracnia, venne convocato dal generale supremo, Hudson si sentì un nodo allo stomaco. Era possibile che qualcuno avesse notato le sue manovre o che avesse indovinato il vero motivo per cui aveva interrotto l'attacco?
Il comandante era scontento di lui?
Pieno di dubbi, bussò alla porta dell'ufficio di Winthrop.
Anche se desiderava tantissimo sedersi sul trono, quest'ultimo era stato costretto dalle circostanze a salvare le apparenze e, almeno per il momento, ad accontentarsi di quattro anonime pareti giallastre. L'immensa poltrona di pelle nera, in compenso, rivaleggiava con il seggio reale per dimensioni.
Il comandante in capo stava scorrendo pigramente una serie di documenti. Quando Hudson si mise sull'attenti battendo i tacchi, non distolse nemmeno lo sguardo.
«Riposo.» ordinò, invitandolo a sedersi con un gesto della mano.
Lo lasciò sulle spine ancora per qualche minuto quindi, con un gesto imperioso, gli porse una manciata di fogli.
«Desidero che li leggiate.»
Hudson si sollevò leggermente per recuperare le pagine. Rimase un po' sorpreso nel constatare che si trattava del rapporto del capo squadriglia sull'attacco al Formicaio. Lui l'aveva già letto, naturalmente; tuttavia lo scorse rapidamente nella sua interezza, un po' per rispetto verso il suo superiore, un po' per accertarsi che qualche particolare fondamentale non gli fosse sfuggito.
Quando ebbe terminato, alzò lo sguardo e attese pazientemente un cenno.
«Secondo voi, qual è il punto fondamentale di queste poche righe?» gli domandò il generale, mettendo finalmente da parte le scartoffie per dedicargli tutta la propria attenzione.
«La capacità di risposta della contraerea nemica è stata rapidissima.» Tentò Hudson.
L'altro annuì, scrutò intensamente il proprio interlocutore, quindi suggerì: «la cosa su cui focalizzarsi è l'incidente che ha preceduto il nostro ritiro. Avete letto il rapporto?»
«Sissignore.»
«E avete capito che cosa significa per noi?»
Hudson esitò, incerto. Si sentiva sotto esame, non riusciva a immaginare cosa l'altro si aspettasse da lui. «Non capisco dove volete andare a parare, signore.» dovette ammettere.
«Sto dicendo che la loro maledetta barriera non è impenetrabile, per il Polline!» Scattò Winthrop, battendo il pugno sul tavolo e facendo sobbalzare il suo ascoltatore.
Quindi si alzò, facendogli segno di seguirlo.
«Camminiamo, tenente. Ovunque faccia il vostro nome, sento sempre parole di encomio. Ho sentito che anche il raid su Aràcnia è stato un pieno successo, nonostante la pronta reazione del nemico.»
Hudson, che accompagnava il superiore restando sempre un passo dietro a lui, decise di rimanere in silenzio.
L'altro non si fece pregare per riprendere il discorso. «Stiamo aprendo una guerra su più fronti contemporaneamente. Nessuno ha mai osato tanto! Proprio per questo, non possiamo concederci neppure il più minuscolo errore.»
Attraversato un breve corridoio, i due superarono una porta a vetri, che si aprì davanti a loro con silenziosa efficienza, quindi si affacciarono ad una minuscola terrazza.
La vista da lassù era magnifica: l'occhio poteva abbracciare gran parte dell'Immensità, con le corolle dei fiori inondate dalla luce del sole e le foglie che ondeggiavano pigramente nella brezza. Un panorama che faceva sentire in armonia con l'universo, anziché risvegliare gli istinti più bellicosi.
«La rapidità è decisiva. Purtroppo, però, ci sono stati dei rallentamenti nella costruzione dell'arma finale. Non possiamo rischiare di subire un contrattacco da parte delle Formiche proprio mentre facciamo la voce grossa con le altre tribù. Esse non ci prenderebbero sul serio, e la loro sottomissione richiederebbe molto più tempo e impegno da parte nostra.»
«Cos'avete in mente, signore?»
Il generale sfoderò un sorriso da lupo. «Dobbiamo costringere il Formicaio a concentrarsi sulla difesa, finché l'arma finale non sarà completata. Ed è qui che entrate in scena voi, tenente!»
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Il dominio delle Api [COMPLETO]
AdventureIl popolo delle Api e quello delle Formiche sono di nuovo ai ferri corti, e la più piccola scintilla rischia di far divampare l'ennesimo conflitto. Ma l'amore non conosce confini, e sboccia tra l'aspirante pilota dell'Alveare Duncan e l'anticonformi...