ASHLIE
La notizia che i rinforzi promessi stavano arrivando si diffuse nel campo molto prima che Duncan lo raggiungesse, e un gran numero di persone si radunò per conoscere i dettagli.
Lo guardai camminare sicuro di sé in mezzo a quella folla.
Tutti gli riconoscevano ormai una certa autorità, scansandosi quando passava, senza fermarlo nonostante bramassero di sapere di preciso cosa stesse succedendo.Mi sembrò bello come non mai, e mi sentii molto orgogliosa di lui, e anche del fatto che fosse il mio ragazzo.
Una staffetta aveva provveduto ad avvertire quelli che ormai erano diventati membri stabili del nostro "consiglio di guerra", così, quando lui e le due Idrometre che lo accompagnavano raggiunsero la tenda più grande, tutti erano già in attesa.
Io l'avevo aspettato sulla soglia. Mi sorrise appena prima di entrare, facendomi l'occhiolino.
«Amici, costui è Helki, della tribù delle Idrometre. Credo sia il caso che tutti ascoltiate quello che ha da dire.» Esordì, presentando il nuovo arrivato con il braccio.
Quindi si fece leggermente da parte.«Venerabili comandanti» iniziò questi, palesemente a disagio. «Il mio popolo è salpato due giorni fa, per fondare un nuovo insediamento nelle terre oltre la Foresta di Spine. Noi, invece, ci siamo messi in marcia per unirci a Duncan il Temerario...»
«Quanti?» lo interruppe Douglas.
Non ci fu bisogno di specificare meglio la domanda. «Me compreso, 42 dei nostri migliori guerrieri stanno per arrivare.»
Gli astanti si guardarono l'un l'altro di sottecchi: era un numero basso in maniera sconfortante.Duncan fece un gesto per invitarlo a proseguire.
«Lungo la strada ci siamo imbattuti in una colonna proveniente da Aràcnia. Abbiamo consigliato anche a loro di dirigersi qui.»
«E questi in quanti sarebbero?» chiese ancora Douglas, stavolta senza troppa speranza.
L'uomo spostò il peso da una gamba all'altra, a disagio. «Difficile a dirsi. Alcune migliaia.»
Tossina si illuminò, tirandosi dritto. «Migliaia di soldati stanno venendo qui?» chiese conferma, quasi non potesse crederci.
«Grande generale, perdonami se non so spiegarmi bene. Non si tratta di soldati. O almeno, non solo...»Duncan prese la parola, interrompendolo. «Le Api hanno bombardato di nuovo Aràcnia, interpretando il silenzio dei suoi governanti come indice del fatto che non li stavano prendendo sul serio. Stavolta non è stato un avvertimento: hanno sganciato bombe sui grattacieli, abbattendone alcuni e danneggiandone altri.»
I suoi meravigliosi occhi verdi si fissarono in quelli di ogni presente, uno per uno, quindi soggiunse: «Un fiume di profughi sta per riversarsi qui. Civili indifesi, compresi donne, anziani e bambini.»
«Non soltanto, però.» Si affrettò ad aggiungere Takoda, notando le espressioni degli altri. «Ci sono anche soldati tra loro, e mezzi militari.»«Ci avevate promesso un esercito, e vi presentate invece con una massa di derelitti!» si lamentò l'ufficiale che spesso seguiva Tossina, del quale non riuscivo a memorizzare il nome.
«Stai calmo.» gli intimò il suo superiore e, anche se non aveva alzato la voce, il suo tono era così minaccioso che l'uomo si agitò, a disagio, sul proprio cuscino.«Nemmeno tu sei nato soldato!» gli ricordò Duncan. «Per diventarlo, sei stato addestrato, e hai dovuto allenarti: forse, in mezzo a quella "massa di derelitti", ci sarà qualcuno in cui il desiderio di rivalsa prevarrà, al punto da convincerlo ad arruolarsi.»
Lo guardai. Da lui si propagava un'aura di positività, come se nessuno dei problemi che stavamo affrontando fosse davvero grave. Anche se in quell'atteggiamento io riuscivo ancora a cogliere una sfumatura della sua consueta spavalderia, per un attimo ebbi l'impressione di star osservando uno sconosciuto. In quel breve periodo si erano succeduti così tanti avvenimenti da cambiarlo profondamente; i suoi pregiudizi e le sue convinzioni erano stati scossi dalle fondamenta, come mai era accaduto prima per le mie parole. Anche io ero consapevole di essere una persona diversa, e non potevo fare a meno di domandarmi quanto ancora saremmo cambiati, e se la nostra relazione sarebbe sopravvissuta alla guerra.
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Il dominio delle Api [COMPLETO]
AventuraIl popolo delle Api e quello delle Formiche sono di nuovo ai ferri corti, e la più piccola scintilla rischia di far divampare l'ennesimo conflitto. Ma l'amore non conosce confini, e sboccia tra l'aspirante pilota dell'Alveare Duncan e l'anticonformi...