5 - rainy days

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Una volta tornati a casa il tempo era peggiorato, eravamo zuppi di nuovo. Ci assicurammo di chiudere bene porte e finestre, poi litigammo per chi di noi doveva fare per primo una doccia calda.
"Sono più grande di te, quindi vado prima io"
"Il fatto che tu stia facendo questo discorso dimostra che la tua età mentale arriva forse ai quattro anni" risposi.
Alla fine vinsi io, o almeno, così credevo.

Perché? Perché nella fretta di rubargli il posto mi ero ovviamente dimenticata di prendere un asciugamano. Mi guardai attorno ma niente, non c'era nemmeno quello di John B nei paraggi. Sbuffai, poi mi vidi costretta a mettere la testa fuori dalla tenda della doccia e a chiamare il biondino.
"JJ!" urlai.

Lui aprì la porta poggiandosi allo stipite, guardandomi divertito. Probabilmente aveva già intuito che cosa mi servisse.
"Vuoi chiedermi di unirmi a te o-"
"Mi serve un asciugamano" lo interruppi.

"Non ho capito bene" mi prese in giro.
"Per favore" aggiunsi sforzandomi di non ucciderlo.
"Non lo so se ho voglia di prendertelo. Avresti potuto prendertelo da sola se fossi entrata dopo di me" rispose.
"Oddio, JJ" mi lamentai.

A quel punto lui sospirò, poi si allontanò e tornò poco dopo con un asciugamano striminzito. Ovviamente, aggiungerei. Lo guardai male.
"Che c'è?" chiese divertito prima di uscire e richiudere la porta. Non mi sforzai nemmeno di chiedergliene uno più grande, fiato sprecato.
Quando uscii dalla doccia e mi avvolsi in quell'asciugamano vidi che a stento mi arrivava sotto al sedere. Lo tenni talmente stretto che mi stavo schiacciando le tette. Altro che i busti delle donne londinesi dell'ottocento.

Quando uscii dal bagno, JJ era chiaramente lì fuori ad aspettare. Mi squadrò dalla testa ai piedi osservando ogni singolo centimetro del mio corpo.
"Ma non hai altro da fare?"
"Sì, la doccia" mi rispose superandomi ed entrando in bagno. Tirai finalmente un sospiro di sollievo, quella giornata stava durando troppo.

Una volta vestita, mi lanciai sul divano a cazzaggiare col telefono. Ki e Pope non sarebbero mai venuti con questo tempo. Non vedevo l'ora che tornasse John B. Se ci avesse messo troppo avrebbe sul serio trovato il cadavere di uno dei due.

Sentii l'acqua della doccia chiudersi, segno che JJ aveva finito. Infatti subito dopo lo vidi fare il suo ingresso in sala. Andò verso il frigorifero avvolto soltanto in un asciugamano che, stretto in vita, metteva in evidenza la sua V.

Porca puttana.

Mi sforzai di distogliere lo sguardo, ma più si muoveva, più mi incatenava. Il suo fisico, i suoi capelli bagnati, amavo quando erano bagnati, l'ho già detto, Cristo.

"Guarda che così mi sciupi" disse aprendosi una birra. Come faceva ad accorgersene ogni volta?
Distolsi subito lo sguardo più imbarazzata che mai e tornai a scrollare instagram.
Venne a sedersi sul divano accanto a me, con la sua birra, ancora in asciugamano.

"Non ce li hai dei vestiti?" gli chiesi.
"Perché? Ti metto a disagio?" chiese sorridendomi.
"Mi mette a disagio stare con te per più di dieci minuti" risposi tornando a rivolgere l'attenzione al mio telefono.

Me lo tolse da mano, chiusi gli occhi un paio di secondi per cercare la forza in me di non ucciderlo. A quel punto si alzò.
"Dove vai?" chiesi esasperata vedendolo scomparire in camera di John B. Tornò qualche secondo dopo.
"Ecco a te" disse ridandomi il telefono.
Quando lo guardai, mi accorsi che si era fatto una foto allo specchio con l'asciugamano a torso nudo e l'aveva messa come sfondo.
"Così puoi guardarmi quanto ti pare" disse mandandomi un bacio.

Non ebbi nemmeno la forza di replicare, alzai gli occhi al cielo e misi via il telefono per poi accasciarmi sul divano.
"Mi farai venire una crisi isterica prima o poi"

The MadhatterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora