38 - tic tac, asshole

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JJ POV

"Sicuro di non volere una mano?" mi chiese Kiara sull'uscio della porta mentre mi trascinavo in cucina alla disperata ricerca di acqua. Avevo bevuto dannatamente troppo.
"No, Kiara, mollami Cristo santo" risposi bruscamente.

Riconosco di essere stato estremamente antipatico, ma ero ubriaco, a disagio e lei mi stava tartassando. Ci rimase male, ma non disse nulla a parte che mi avrebbe aspettato fuori mentre salutava un'amica.

Sbuffai quando mi resi conto che si era offesa, poi richiusi la porta di casa in modo tale che nessun ubriaco potesse intrufolarsi per scopare o cose simili.

Mi fiondai sulla prima bottiglia d'acqua che trovai, barcollando un po', poi andai in bagno per sciacquarmi un po' la faccia.
Mi ero quasi dimenticato che Juliet e John B fossero in camera a scopare, fino a quando non li sentii.

Ero poggiato al muro con un braccio. Probabilmente avrei dovuto allontanarmi, ma ero talmente arrabbiato che avevo voglia di prendere a calci la porta e sfondarla. Sentivo Juliet godere e John B fare lo stesso e mi mandava in bestia pensare che lui la stesse toccando.
E che a lei stesse piacendo.

Quando li avevo visti andare via mano nella mano, sapevo che probabilmente sarebbe successo, ma pensavo più a una ripicca nei miei confronti, invece entrambi sembravano star godendo da morire.

Strinsi i pugni, poi ne tirai uno al muro mentre tornavo fuori. Non potevo restare lì ad ascoltare.
Mi riattaccai alla prima bottiglia avanzata che trovai mandando giù un bel sorso.

"Ti vuoi ammazzare, per caso?" chiese una voce conosciuta. Mi girai e vidi quel coglione di Evan poggiato al muro mentre fumava una sigaretta.
"Perché non pensi a farti i cazzi tuoi, Langdon?" chiesi retoricamente.

"Io penso a Juliet. Nemmeno stasera l'hai trattata troppo bene. Sbaglio o avevo detto che te la saresti vista con me?" mi chiese.
"Vuoi fare a botte?" chiesi ridacchiando.
"Non faccio a botte con gli ubriachi, prendilo come un ultimo avvertimento" mi rispose prendendo un tiro dalla sua sigaretta.

"Sai che se la sta sbattendo John B in questo momento?"
"Sì. Ce l'ho spinta io" rispose sorridendo. In quel momento, avevo una dannata voglia di tirargli la bottiglia dietro.
"Non va contro i tuoi interessi? Oppure adesso che te la sei scopata non te ne frega già più un cazzo?" lui scoppiò a ridere.

"Non me la sono scopata, Maybank"
"... cosa?" chiesi confuso. Ero convinto di sì.
"Ci siamo andati molto vicini, ma non l'abbiamo fatto" cominciò a spiegare venendo verso di me.
"Però lei voleva, lo voleva così tanto" aggiunse in tono provocatorio. Mi morsi forte l'interno guancia.

"Mi è saltata addosso. Ed era lì che mi si strusciava contro ... si bagna così facilmente con me" disse molto vicino alla mia faccia, a quel punto, gli tirai una spinta abbastanza forte, ma lo feci solo ridere.
"Ma ... indovina? Non sono un pezzo di merda egoista come te, quindi l'ho fermata" concluse.

"Però lei ti piace" mormorai in preda all'alcol.
"Dannatamente. E io piaccio a lei. Non immagini quante volte mi tocco pensando a cosa le farei" rispose per provocarmi.
"E pensa ... se solo volessi, lo potrei anche fare. Mi guarda con quegli occhioni che urlano scopami, ah ... non ne hai nemmeno idea di cosa le farei"
Non ci vidi più. Lo afferrai per la felpa e lo spinsi forte contro il muro. Ero tentato dal tirargli un pugno, ma lui, dopo aver riso, mi afferrò a sua volta e mi spinse forte facendomi finire per terra.
Ero troppo ubriaco.

"La stai perdendo Maybank, ed io non porterò pazienza per sempre. Tic Tac, testa di cazzo" mi disse prima di lasciarmi lì ed andarsene.

JULIET POV

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