44 - ok, yeah, i'm insane, but you're the same

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Quella mattina mi svegliai a causa del rumore della pioggia, avevo dormito a fatica, non mi piaceva aver già discusso con JJ. Il bruciore all'addome mi ricordò che era ora di disinfettare il tatuaggio e metterci la crema, quindi lo feci e poi cominciai a prepararmi.

Guardandolo, mi tornarono in mente flash della notte prima. Lui che mi baciava fin sotto al tattoo, che mi toccava ...
Mi schiaffeggiai mentalmente e continuai a prepararmi.

Data la situazione e dato che John B mi aveva comunque chiesto un po' di tempo, a scuola ci andavo sempre con Evan. Mi sarebbe piaciuto cominciare ad andarci con JJ, ma avevamo litigato, quindi ...

"Non so se sia più nera tu o la giornata" disse Evan al volante quando salii in macchina. Evidentemente la mia faccia parlava per me.
"Ci credi se ti dico che ho già litigato con JJ?"
"E ti stupisce? Siete due teste di cazzo"
"Sapevo che era una stronzata farsi quel tatuaggio" commentai.
"Quale tatuaggio?!"

Quindi mi tirai su la maglietta e glielo mostrai, poi, durante il tragitto, lo aggiornai su tutto quello che era successo. Con Kiara e tra me e JJ.

"Ora, non dico che non possa essere geloso, ma dovrebbe fidarsi di me" spiegai arrabbiata.
"Credimi, mi fa male il cuore spezzare una lancia a favore di JJ, ma ..."
"Non osare dargli ragione!" esclamai voltandomi verso di lui.
"La cosa dello scoparti a sangue non dovevi dirgliela, Jules"
"Lo so, ma mi è passata per la testa e lui ha capito che qualcosa non andava. Non sono una brava bugiarda io, a differenza sua" spiegai.

No che non avrei voluto dirgliela, ma in quel momento non ero riuscita ad inventarmi niente di decente e lui aveva insistito.

"Perché ti è passato per la testa dopo averci fatto sesso, scusa?" chiese incuriosito dalla situazione.
Non risposi, era troppo imbarazzante dirgli che avevo pensato a quella sera in macchina dopo aver fatto sesso con JJ.

"Ahm, comunque .... per spezzarne una anche a tuo favore, gli hai perdonato l'imperdonabile, quindi diciamo che se tu non fai cazzate del tipo scoparti me o John B, siete pari" aggiunse cambiando argomento. Doveva averlo capito da solo. Sospirai incrociando le braccia al petto.
"Non lo farò ... ameno che lui non me ne dia motivo" dissi arrabbiata.
"Juliet!"
"Ok! Non lo farò e basta!"

Quando arrivai a scuola, mi resi conto di quanto la situazione fosse delicata. JJ era seduto da solo, io ero seduta accanto a John B perché era sempre stato quello il mio posto. Pope e Kiara invece erano seduti vicini, ma si vedeva che lui era abbastanza deluso da quello che aveva scoperto.
Decisi di andare a parlargli prima di pranzo, lo fermai nei corridoi prima di andare in mensa.

"Pope" lo chiamai. Lui si girò, aveva due occhiaie enormi, sembrava non avesse dormito nemmeno un minuto.
"Ehi" mi salutò avvicinandosi.
"Capisco che tu sia triste per quello che è successo ... ma non ti dannare"
"Non mi danno per quello, Jules" rispose poggiandosi contro degli armadietti. Mi avvicinai a lui.

"Kiara da ubriaca è andata a fare la stupida con John B. John B, JJ ... tutti tranne me, in pratica" mormorò abbassando lo sguardo.
"Kiara è andata da John B per provocare me, Pope" precisai.
"Non fa differenza. Ogni volta io sono lì per lei, anche quando sbaglia, e lei cosa fa? Sceglie chiunque altro tranne me" mi dispiaceva davvero sentirlo così afflitto. Non potevo fare niente di diverso dall'abbracciarlo e dal dirgli di prendersi un po' di tempo per pensare bene a quello che provava per Kiara e valutare se dirglielo.

A pranzo invece eravamo tutti seduti allo stesso tavolo, tranne Kiara, che in quel momento aveva fatto incazzare praticamente tutti.
John B ce l'aveva a morte con lei perché sapeva che se mi ero andata ad impasticcare ed ero quasi morta, era colpa di quello che mi aveva detto.

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