10 - someone will love you

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Quando uscimmo dalla piscina, vidi lo sguardo di fuoco di John B. Non prometteva per niente bene.
"Non ti uccido solo perché è il tuo compleanno" disse al biondino.
"Rilassati, era solo un tuffo. Ne ho fatti tantissimi con Mason" rispose guardando mio fratello che se la rideva.
"Cosa?" chiesi girandomi a guardarlo.
"Non so di cosa parla" rispose facendo finta di niente.

"Sul serio JJ, è stato stupido" insisté JB.
"Pensi sia stupido? Non farlo, semplice" gli rispose a tono mentre delle ragazze osservavano curiose la discussione.
"No certo, peccato che con te ci fosse anche Juliet" stava cominciando ad innervosirsi, lo vedevo.
"E allora? Le è piaciuto"
"A me non sembrava le stesse piacendo!" la situazione si stava scaldando.
"Ahm, potreste non parlare di me come se non fossi qui?" mi intromisi.

"Fai decidere a lei cosa le piace o meno" rispose JJ cominciando ad innervosirsi a sua volta.
"Oh, so bene cosa le piace"
"Ma di cosa ti immischi?! Non state nemmeno più insieme!" sbottò.
Oh-oh.

John B cambiò completamente espressione avvicinandosi minacciosamente al biondino.
"John B, ehi, vieni con me" disse Kiara prendendolo sottobraccio e allontanandolo per evitare che succedesse un disastro. Giusto in tempo, perché conoscevo ogni minimo sguardo di John B e vi posso assicurare che stava per esplodere.

"Ok, cos'era quella tensione?" mi chiese Sarah avvicinandosi a me. Lei come altri aveva assistito a tutta la scena.
"E lo chiedi a me?"
"E a chi dovrei chiederlo?"
"Ne so quanto te" risposi sinceramente.

"Che esagerato" borbottò JJ tornando in piscina, seguito da un paio di ragazze. Non c'era da stupirsi. Beh, almeno lui si stava divertendo.

"Dai, andiamo a ballare" mi disse Sarah portandomi dove le altre persone stavano ballando. Fortuna che non dovevano esserci drammi quella sera.
Agganciai le braccia al collo della mia amica quando lei mi mise le mani in vita e cominciammo a muoverci insieme sorridendoci.
"JJ ti sta guardando" disse al mio orecchio per farsi sentire.

"Che?" chiesi voltandomi verso di lui. Era poggiato a bordo piscina con un drink e con lo sguardo rivolto verso di noi.
"Sta guardando te" le risposi.
"Io non credo proprio" aggiunse. Alzai gli occhi al cielo. Quante sciocchezze.

"Continua a ballare" mi disse allontanandosi da me.
"Che fai?" chiesi irrigidendomi.
"Vado a prendere da bere. Continua a ballare!" mi ordinò. Un po' perché non ero sobria, un po' per la situazione, feci come mi disse. Continuai a ballare e muovermi da sola e, buttando ogni tanto l'occhio verso JJ, notai che il suo sguardo era ancora nella stessa direzione.

Era vero, stava guardando me.

I nostri sguardi si incontrarono e restarono agganciati per un po'. Mentre io mi muovevo ancora. Era come se stessi ballando per lui, dovevo essere impazzita. Non erano tanto i movimenti che facevo, ma l'intensità con cui ci stavano guardando. Era come se attorno a me non ci fosse nessun altro.

Il contatto coi suoi occhi si interruppe quando sentii qualcuno abbracciarmi da dietro e baciarmi il collo, sussultai per lo spavento inizialmente.
"John B, cazzo"

"Mi sei mancata oggi" disse facendomi girare verso di lui.
"Ero qui a lavorare per il tuo migliore amico con cui sei arrabbiato" gli dissi guardandolo un po' male. Il motivo di questa festa era cercare di rimediare allo schifo dell'anno prima.
"È stato un coglione, ammettilo" rispose seriamente. Aveva ragione, su questo non potevo non essere d'accordo.
"Certo che lo ammetto, ma non è successo niente, dargli tregua, è il suo compleanno" dissi ripensando alla festa dell'anno prima.

"Ok, basta parlare di JJ" aggiunsi vedendo il suo sguardo perplesso.
"Basta parlare, direi" rispose prima di baciarmi con foga. Mi strinse a sé come faceva sempre, poi mi infilò una mano tra i capelli.
"Andiamo in camera tua?" chiese tra un bacio e l'altro.
"John B" risi.
"Dai" disse baciandomi il collo.

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