33 - you hurt her again, you'll deal it with me

5.6K 158 328
                                    


Da quando io ed Evan ci eravamo baciati e avevamo quasi fatto sesso le cose non erano minimamente cambiate. Non c'era alcun tipo di imbarazzo tra di noi o tensione e continuavamo a comportarci praticamente come se non fosse successo.

Nessuno dei due lo vedeva come un errore, ma Evan aveva deciso che non valeva la pena rischiare di perdere un bel rapporto che si stava creando solo per scopare qualche volta. Io non ero per niente d'accordo, ma lo rispettavo.

Praticamente quando non ero allo chateau con gli altri ero con lui, l'avevo anche presentato a mia madre ed era venuto fuori che già lo conosceva.
"Certo, il figlio dei Langdon, una famiglia deliziosa" aveva detto. Evan aveva dovuto ovviamente trattenersi per non scoppiarle a ridere in faccia.

Lei era ovviamente felicissima che passassi del tempo con un Kook invece che "sperperarlo" con dei Pogues che non riteneva alla mia altezza. Mason la prendeva sempre in giro quando faceva certe uscite.
Comunque, Evan in casa mia era più che ben accetto, motivo per cui ci stavamo guardando un film insieme.

"Ma come fai a guardare questa roba?" chiesi un po' disgustata dal film che aveva scelto. Era una sottospecie di horror psicologico.
"Come fai tu a non guardarla, sei debole, non so cosa dirti" rispose come se stesse guardando un cartone animato.
"Sei un po' fuori di testa, ammettilo"

Ma nell'istante in cui glielo dissi, mi venne subito in mente lui.
"Tu sei fuori di testa"
"Vero, ma tu sei lo stesso"

"Meglio pazzo che debole" rispose invece il mio nuovo amico facendomi tornare alla realtà. Vedendo che mi ero un po' incupita, mise in pausa il film.
"Che ti prende?" mi chiese.
"Nulla"
"Non ci provare nemmeno a fare la scenetta del "non ho niente" con me"
"... non è servito a niente farmi vedere con te. JJ è sempre lo stesso stronzo di sempre" diedi voce ai miei pensieri.

"Stavamo bevendo un caffè, Juliet. Non ti stavo sbattendo sul tavolo" arrossii leggermente quando lo disse perché mi immaginai la scena per un attimo.
"E quindi cosa dovrei fare?" chiesi. Lo vidi rifletterci un attimo su, poi mi disse "apri instagram, vedi se riesci a capire dov'è con le sue storie". Quindi feci come mi disse.

"È da Joe ... credo. Con Pope"
"È un posto che normalmente frequenteresti?" ovviamente, le migliori ciambelle erano lì.
"Sì ma-"
"Guidi tu, andiamo" furono le ultime cose che disse prima di saltare giù dal letto. Ero un po' perplessa, ma feci come disse. Ora mi mettevo anche a stalkerare la gente, fantastico.

Gli prestai il casco di mio fratello, se dovevo guidare io come minimo avrei preso la moto.
"Non hai paura di guidare dopo che sei quasi morta?" mi chiese prima di infilarsi il casco mentre montavo in sella.
"No. Sia perché ero strafatta, altrimenti non sarei mai caduta, sia perché sono una tossica a cui apparentemente non interessa vivere o morire" risposi sorridendo ironicamente prima di tirarmi giù la visiera.
"Amo il tuo ottimismo" rispose prima di fare lo stesso.

Misi in moto, aspettai che Evan legasse le sue mani attorno alla mia vita e poi partii. Quando arrivammo fuori dal locale, mi fermai lentamente davanti alla vetrata per vedere se i ragazzi fossero ancora lì ed effettivamente c'erano.
Tirai su la visiera quando lo fece anche Evan, che mi disse "non eccitarti troppo".
"Perché dovrei-" ma mi interruppi perché allungò le mani sulle mie cosce, mi sentii mancare il fiato per un attimo.

"Ora sgasa, attira l'attenzione" ordinò. Feci come mi disse. Guardando avanti, accelerai un paio di volte da ferma prima di parcheggiare. Aveva funzionato. JJ e Pope si erano girati nella nostra direzione. Cercai di far finta di non averli visti mentre scendevamo dalla moto.

"Sei il diavoletto sulla spalla, in pratica" gli dissi dopo aver sistemato il cavalletto.
"A tempo pieno, da quando ti conosco" rispose sorridendo. Ricambiai, poi ci avviammo verso l'ingresso.
"Sei pronta?" chiese cingendomi le spalle con un braccio.
"Pronta, ma credo comunque che tutto ciò sia folle"
"Cos'è la vita senza un po' di brivido?" chiese retoricamente prima di entrare nel locale.

The MadhatterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora