15 - tension

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Da quando avevo salvato JJ, le cose erano strane tra di noi. Ci eravamo baciati la sera della tequila, poi gli avevo salvato la vita, comportarsi come se nulla fosse stava diventando sempre più difficile.

Sta di fatto che dovevo almeno provarci. Dopo essermi impasticcata perché ero terrorizzata a morte da quello che era successo e dopo essere stata definita da lui stesso un "esperimento", dovevo assolutamente almeno provare a prendere le distanze. Non potevo cadere in una cosa del genere, non avevo la forza per gestirlo.

Sfortuna volle che ci incontrammo al club di golf dove avevo accompagnato mio fratello. Sembrava una persecuzione.
"JJ?" lo chiamai confusa. Non era certo il suo ambiente preferito, pieno di Kooks. Per lui il golf era uno stupido sport per ricchi damerini.
"Ciao, piccola J" mi salutò avvicinandosi.
Alzai gli occhi al cielo per il soprannome. Si era proprio fissato.

"Che ci fai qui?" chiesi curiosa.
"Non sono abbastanza nobile per stare qui?"
"Lo sai che intendo"
"Cerco tuo fratello. Dobbiamo andare in un posto insieme più tardi" quasi dimenticavo che Mason e il presuntuoso qui presente erano amici.

"Oh merda" mormorò mentre si guardava attorno.
"Che c'è?" chiesi cercando di guardare nella sua direzione.
"C'è la mia ex" farfugliò velocemente.
"Quale delle tue cinquanta ex?"

"Fingi di provarci con me, muoviti" sussurrò a denti stretti avvicinandosi a me.
"Cosa? Come?!"
"Ragazza, improvvisa. Guardami negli occhi e mentimi" disse incatenandomi con i suoi bellissimi occhi azzurri.
"JJ"
"Mentimi" insisté poggiando un braccio al muro al quale ero appoggiata.

Venni colta alla sprovvista dalla sua vicinanza e dal fatto che la sua ex stesse passando proprio dietro di noi. Me la ricordavo. Non mi ricordavo il suo nome, ma la sua faccia sì. Non ricordavo chi dei due aveva tradito chi, erano stati insieme circa sei mesi. Un record per JJ.

Quando vidi che ci stava guardando riportai lo sguardo su JJ e poi gli sorrisi mettendo in atto la recita.
Mi avvicinai alle sue labbra continuando a sorridergli ma sussurrando così che non potesse sentirci. Lui mi mise la mano libera sul fianco. Rabbrividii quando lo fece.

"Non funzionerà, lo sanno tutte le Outer Banks che sto con John B" dissi guardandolo come se gli stessi chiedendo di fare sesso con me.
"Tu non stai con John B" rispose allo stesso modo facendo risalire la mano dal mio fianco e portandola sotto il mio mento. Ora eravamo decisamente troppo vicini.

"Perché devi puntualizzarlo ogni volta?"
"Perché dovresti smetterla di illuderti, semplice"
"Sei un pezzo di merda e ti odio" gli risposi a un palmo dalle sue labbra.
"Lo dici spesso, ma poi ci ritroviamo così, in un modo o nell'altro" disse sfiorandomi il labbro superiore con le sue labbra. Avrei dovuto fermarlo, so che avrei dovuto fermarlo, eppure ero ipnotizzata.
Non avevo idea di quando si fosse creata questa tensione tra di noi, ma c'era, ed era innegabile.

"Sai, dovresti guardarmi così più spesso. Mi piace che i tuoi occhi urlino: JJ, scopami" aggiunse continuando a parlare sulle mie labbra. Stavo quasi per cedere, resistergli era impossibile.

"JJ" venimmo interrotti. Ci eravamo fatti trasportare così tanto che forse non era più una recita. Strinsi le labbra in una linea sottile cercando di tornare in me.
"Cassie, ehi" la salutò lui. Ma certo, Cassie, come dimenticare?
"Ciao Juliet" salutò anche me, con meno entusiasmo ovviamente. Ricambiai con un cenno.

Ci stava fissando, era quasi inquietante.
"Ti serve qualcosa?" le chiesi.
"No, scusate ma ... l'ultima volta che vi ho visti insieme vi stavate saltando alla gola a vicenda e ora-"
"Ora ci saltiamo addosso, non più alla gola" rispose JJ sorridendo maliziosamente.
"O meglio, le piace quando le metto le mani al collo, ma int-"
"JJ!" esclamai dandogli un buffetto sul braccio.
"State insieme o ...?"
"Facciamo sesso, tutto qui" rispose facendo spallucce.

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