7 - the things i would do to you

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ciao a tutte girls!
al capitolo precedente ho fatto pochi commenti rispetto al solito, ma siccome sono di buon cuore questo ve lo pubblico (anche perché domani non riesco, sono fuori tutto il giorno e vi arriverebbe direttamente la sera ... )
però per le prossime volte mi regolo così, pubblico solo quando faccio tot. commenti

oggi ve lo meritate perché siete rientrate a scuola, dai, godetevi il capitolo 💓

buona lettura! ❤️‍🔥




Fu divertente prepararsi tutti quanti insieme con birra e musica alta. Ecco il bello di essere sempre da soli allo chateau. Nessuna regola se non le nostre. Io e Ki avevamo cantato tutto il tempo, KB e Pope non ci sopportavano già più e la serata non era nemmeno iniziata.
La festa di quella sera era abbastanza vicino, quindi non c'era bisogno di guidare. Decidemmo di andare a piedi in modo tale che avremmo tutti potuto bere e fumare. Nessun limite.

Era in spiaggia, quindi c'erano delle lucine carinissime a batteria attaccate in giro. L'atmosfera stava decisamente facendo guadagnare punti a quella festa a cui avrei preferito non essere.
"Ehi ragazzi!" ci salutò JJ venendoci incontro. Aveva una canna in mano e una ragazza sottobraccio, sembrava un po' fatto. Niente di nuovo. A parte i lividi, ovviamente.

La cosa assurda, era che fosse bellissimo lo stesso.

"JJ! Ma che hai fatto?!" esclamò John B non appena vide com'era conciato. Anche Ki e Pope lo guardarono preoccupati chiedendogli la stessa cosa.
"Via quella faccia JB. È una festa!" esclamò ridendo. Quella risata mi fece male, perché si capiva che stava solo cercando di mascherare il dolore. E lo sapevo perché lo avevo fatto anche io, tante volte.
"JJ" insisté John B.
"Sul serio, sto bene. Lei è Olive, comunque" rispose presentando la sua "amica".
"Tanto piacere!" ci disse sorridente.

Ricambiammo con degli "ciao" e degli "ehi" un po' incerti. Eravamo tutti concentrati sulla sua faccia spaccata, ovviamente.
"Beh, noi torniamo a ballare. Ci si becca dopo" ci disse JJ lasciandoci lì.
Vidi John B sospirare, poi ci propose di bere qualcosa. Accettammo tutti.

"Mi accompagni a fare pipì?" mi chiese Kiara dopo un po'. Annuii, quindi lasciammo i due ragazzi e noi andammo a cercare un posto abbastanza appartato.
"In questi momenti odio non essere un ragazzo" disse Kiara abbassandosi in una posizione scomodissima. Ridacchiai.

"Povero JJ" disse sinceramente dispiaciuta mentre tornavamo sottobraccio verso la festa.
"Già. Insomma, lui non si merit-"

"Non si merita?"
"Juliet? Pronto?" mi chiese Kiara vedendo che mi ero interrotta e che stavo guardando un punto fisso.
"Insomma ma cosa caz ... oh porca troia" disse capendo a chi era rivolta la mia attenzione.

John B. Che parlava e rideva con un'altra. Riconoscevo quello sguardo. Stavano palesemente flirtando.
Mi sentii contorcere lo stomaco.

"Juliet" mi chiamò Kiara prendendomi una mano.
"No, va da Pope. Io sto bene" dissi allontanandomi da lei e avviandomi verso una bottiglia di vino al bancone degli alcolici. Mi persi tra la gente, lei non riuscì a starmi dietro.
Mi versai un drink alla svelta, poi ripensandoci decisi di portare via tutta la bottiglia.
"Fanculo" mormorai.

Ero sgusciata via da Kiara tanto velocemente che non era riuscita a vedere nemmeno dove fossi andata. Ero seduta sugli scogli, mi stavo scolando la bottiglia da sola, in un angolo, con le lacrime agli occhi. Non erano lacrime di tristezza, ma di rabbia. Ero arrabbiata con lui, arrabbiata con me, perché sapevo che prima o poi sarebbe successo. Kiara continuava a ripetermi che dovevamo smetterla perché non voleva vedermi soffrire. Ecco cosa succedeva a non ascoltarla.

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