Questo posso darti...

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Dopo aver contemplato la figura di Jane, Dean si alzò per preparare la colazione, un sorriso scemo sul viso mentre sbatteva le uova, aveva desiderato questo per così tanto tempo che ancora non gli sembrava vero, Jane era stata sua, l'aveva amata, l'aveva toccata e baciata doveva non aveva mai osato nemmeno pensare e Jane aveva goduto, lui era riuscito a darle piacere ed il suo ego si sollevò di non poco. Aveva sempre osservato Jane da lontano considerandola irraggiungibile, invece l'altra sera Jane si era sottomessa a lui, aveva abbracciato il peso del suo corpo nudo su di lei, si era esposta a lui, come un timido fiore che sporge timido da sotto la neve. Era così assorto nei suoi pensieri da non sentire che Jane si era svegliata. "Ciao...caffè..." mugugnò la bruna ancora assonnata mentre avanzava indossando la sua camicia bianca troppo lunga. "Hey...ciao piccola, caffè in arrivo!" le porse la bibita bollente, Jane gli sorrise in lieve imbarazzo, non voleva che le cose cambiassero tra loro, ma era successo, ed era stato fantastico, ma non voleva fare passi avanti con lui, non voleva una relazione, solo del buon sesso senza conseguenze, ma sapeva che Dean la pensava diversamente, che voleva di più. "Dean...io..." Jane si avvicinò all'uomo titubante, non sapendo bene cosa dire. "Ho capito Jane! Non dire nulla...so che non vuoi stare con me, mi accontenterò di quello che mi darai...senza risvolti romantici, ok?" Dean si voltò e le diede un bacio, Jane annuì. "Sei sicuro?...non voglio farti del male ne farti sentire usato!" Dean la prese tra le braccia. "Non mi hai costretto Jane, lo volevamo entrambi, siamo adulti e ti assicuro che questo non influenzerà il nostro lavoro...è stato meraviglioso fare l'amore con te...sei così bella Jane!". La bruna gli diede un bacio sulle labbra, sapeva anche lui di caffè. "Ok...mi basta sapere che puoi tirarti indietro quando vuoi...ti voglio bene Dean e... sono stata bene!" aggiunse da dietro la sua tazza fumante. Dopo colazione Dean tornò a casa mentre Jane si sarebbe vista con Casey per le prove. Stava per uscire a fare un giro quando qualcuno bussò alla sua porta, non poteva essere Dean era appena andato, aprì la porta e trovò un uomo con in mano un mazzo di fiori colorato. "Signorina Rizzoli?...Jane Rizzoli?" chiese l'uomo, la bruna annuì. "Ho questa consegna per lei...firmi qui per favore!" Jane fece come detto, poi l'uomo se ne andò, lasciandola sulla porta in balia dei suoi pensieri. Fiori? sussurrò nella sua testa chiudendo la porta, annusò la composizione, erano davvero bellissimi e profumati, tra i fiori scorse una piccola busta bianca, la prese e gli diede un occhiata, poche righe scritte in modo ordinato e meticoloso.

"Mi scuso sinceramente per l'increscioso incidente Miss Jane...sono mortificata! la prego di accettare questo presente e di onorarmi con una cena per scusarmi di persona...le lascio il mio numero di telefono (617-555-765432)   Cordialmente Dott.ssa Maura Isles".

Jane rilesse il biglietto, sul momento non sapeva chi potesse essere, poi le venne in mente quella biondina sfacciata dell'altra sera, scosse la testa, non sapeva se ridere o dirgliene quattro, doveva ammette però, che i fiori erano davvero belli e anche il gesto, la bionda sfacciata sembrava una donna che difficilmente riconosceva i propri errori, quindi decise di darle la possibilità di scusarsi e la chiamò. Dopo due squilli le rispose una voce dolce e squillante "Isles!" Jane alzò gli occhi al cielo, ma chi risponde al telefono dicendo il proprio cognome? "Dottoressa Isles?...salve! sono Jane Rizzoli...ho ricevuto i suoi bellissimi fiori...la ringrazio...ma davvero non serviva...". "Oh...Miss Jane...salve! ci mancherebbe! sono stata molto scortese quella sera, mi scuso davvero...spero abbia gradito...come sta? Vorrei davvero invitarla a cena." Disse con voce allegra. Jane trattenne una risata. "Io?...bene, grazie! per la cena...sarei disponibile solo dopo lo spettacolo di stasera...forse sarà un po' tardi però...". "E' perfetto!...a stasera allora, la passo a prendere per?". "Le ventidue...sarò qui alla Taparita...abito sopra il ristorante...!". "Va bene Miss Jane a stasera e grazie ancora di aver accettato le mie scuse!" disse timidamente. "Beh dipende da come andrà la serata Dottoressa...non le ho ancora ricevute come si deve!" rispose Jane in tono leggero e divertito. "Era una battuta?" replicò Maura in difficoltà. "Si, lo era! Ok, a dopo allora!". "A dopo Miss Jane!".

LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora