Nieta? (Nipote)

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Finita la colazione, Maura lasciò Jane e la piccola. La bruna aveva una cosa importante da fare. "Mamma, perché hai detto che la nonna era morta?" chiese la piccola non capendo. "Amore...perdona la mamma...io...te lo dirò quando sarai più grande...ma ti amo e sono certa che anche la tua abuelita ti amerà tanto, prometti che non farai domande e aspetterai di crescere ancora un po'?" Adèla capì che c'era qualcosa di strano, ma decise di obbedire, voleva bene a sua madre e si fidava delle sue parole. Jane la prese in braccio e dopo un breve viaggio in taxi si fermò davanti a casa di sua madre. "Ecco tesoro, questa è la casa di tua nonna Angela...vieni!" la prese in braccio e si avviò verso la porta non sapendo bene cosa aspettarsi. Suonò il campanello ed una sorridente Angela le aprì la porta "Janie?...ciao, non ti aspettavo!...ma..." disse guardando prima sua figlia e poi la bambina che stringeva tra le sue braccia. "Ciao...io...ciao mamma, volevo presentarti tu nieta...mi hija Adèla...Lela...!" disse guardando sua figlia. "Questa è la tua abuela Angela!" la voce di Jane tremava d'emozione e qualche lacrima le rigò il viso. Angela rimase ferma sulla porta non sapendo che dire, nieta?. Jane aveva una figlia di cui non sapeva nulla?. "Jane..." disse attirandola a sé per abbracciarla. "Ho capito bene, questa è tua figlia,  mia nipote?" chiese sotto shock. Jane annuì mentre Adèla tendeva le braccia verso Angela per farsi prendere in braccio. "Oh...mio...ciao tesoro! Ma come sei bella!! Sono la mamma della tua mamma, vieni qui!" le disse con voce mielosa stringendola a sé. "Ti devo un milione di spiegazioni mamma, posso entrare?" chiese immobile non sapendo come interpretare la cosa. "Ma certo figlia mia, vieni!" la donna la fece accomodare facendole strada verso il divano con la piccola ancora avvinghiata a lei. "Le piaci sai? Adèla non ama molto essere tenuta in braccio da chi non conosce." Angela scostò la testa per guardare meglio la piccola. "E' una gemma Jane, ma cosa? Io, non so..." ma Jane le fece cenno di no con la testa, non era il momento per parlarne. Adèla cominciò a sbadigliare e tese le braccia verso sua madre. "Mamma ho sonno!" disse stropicciandosi gli occhi assonnata. "Vieni Jane, la tua piccola stanza è ancora qui...può dormire nel tuo letto!" Jane la seguì su per le scale e mise la piccola sotto le coperte, poi scese al piano di sotto per parlare con sua madre. "Mi scuso per l'improvvisata, so che non è facile, da dove comincio? Allora, Joey mi ha riportato Lela ieri...io...non potevo parlarti di lei, con Joey è complicato...lui non voleva che sapessi che avevo una figlia perché pensava che mi avresti convinto a lasciare l'Argentina e tornare qui per tua nipote...ma lui non voleva...così...sono venuta da sola senza Lela, lui me l'ha impedito...stavo morendo dentro senza la mia bambina e poi ieri si è presentato alla Taparita con mia figlia e io...dio, è un tale casino!" disse Jane tremando come una foglia. "Calmati bambina mia, abbiamo tempo per parlare...mi basta sapere che stai bene e che la mia nipotina sta bene...sei stanca amore? Perché non vai a riposarti con la piccola, avremo tempo per parlare." Jane annuì, in effetti era esausta. "Grazie per avermela portata, è bellissima!" Jane le sorrise timidamente mentre si dirigeva nella sua camera per dormire tra le braccia di sua figlia.

LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora