Nuovi equilibri

18 1 0
                                    

Maura era arrivata sul luogo dove un'altra povera donna era stata scaricata come fosse un rifiuto. Non si sarebbe mai abituata alla crudeltà della natura umana. Questa giovane vittima sembrava così in pace nonostante il suo corpo fosse sfregiato e sporco di terra. Dopo aver indossato i guanti, diede un'occhiata più approfondita notando le profonde lacerazioni da corpo contundente sulla schiena. Nonostante il rigor mortis in fase avanzata il corpo sembrava così leggero. Senza pensare Maura le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con un sorriso amaro ordinò che la portassero all'obitorio. "Doc, va tutto bene?" chiese uno dei detective che collaborava con lei da anni. "Si Korsak, va tutto bene, ci vediamo in centrale!" disse avvolgendosi nel suo cappotto color panna. Nel suo lavoro Maura aveva la nomea di essere di ghiaccio, scostante e metodica, ma era la migliore e benché non avesse proprio un vasto fan club le era stato fatto notare come ultimamente sembrasse più serena e meno rigida. Lei sapeva il perché e quando Frost glielo aveva fatto notare durante un caso lei si era limitata a sorridere. Jane, era lei che le aveva dato un'anima vibrante e giocosa. Lei e Adèla avevano capovolto il suo rigido mondo fatto di regole e formule per arricchirlo con una buona dose di caos e tango argentino. Non era mai stata così felice, nemmeno con Eleonor. La loro storia era stata molto importante, non butti via tre anni di relazione per nulla, ma ultimamente le cose non andavano bene tra loro e Maura aveva cominciato a guardarsi in giro. Ovviamente il fatto di beccare Elle a tradirla non ha aiutato, ma in un certo senso ha facilitato molto le cose, ma ha fatto ugualmente male, da quello non si sfugge. Per fortuna poi lei si era trasferita a Dallas e non si erano più viste. La distanza ha dato il tempo a Maura di leccarsi le ferite. Poi, ha incontrato una meravigliosa Tanguera, la loro Regina e Maura era rovinata per chiunque altro.

Dean nel frattempo...

Devo trovare un modo per scappare! Ma la sua mente sembrava non seguire il corpo ed era stanco di correre come una lepre braccata. "È inutile che cerchi di scappare, questo posto è una fortezza piena di trappole! Le ho create io stesso e a parte il Boss e me, nessuno sa dove si trovino!" Dean corse più forte. Doveva uscire di lì. Aveva trovato una piccola finestrella che dava verso l'esterno ma non ci sarebbe mai passato, era troppo piccola. Cazzo! Si maledisse per non aver portato una pistola o qualcosa per difendersi. Poi di bloccò ed un'idea subdola gli venne in mente Poteva corromperlo? Ma non sapeva cosa offrire, non aveva denaro o una posizione di prestigio. Una cosa però non gli mancavano, le donne, così pensò a qualcosa per prendere tempo.

Da Jane...

La giornata era stata lunga e la stanchezza si stava affacciando prepotente. Ottobre stava finendo e Jane stava ormai al secondo mese. Maura le aveva mandato vari messaggi durante la giornata e le aveva detto che avrebbe fatto un pó tardi. Lela si era messa a giocare sul tappeto mentre Jane preparava qualcosa per cena. Joey aveva passato un paio d'ore alla polizia per avere aggiornamenti su Dean e sulla strada del ritorno passò da Jane per darle una mano. Aveva ancora la fasciatura alla spalla che le limitava un po' i movimenti. "Hey!" disse Joey entrando in casa, Jane le aveva detto che era aperto quando lui le aveva inviato un messaggio per dirle che passava a trovarla. "Papinooo!" Lela si alzò da terra per andargli incontro. "Hija!" Joey prese sua figlia in braccio. "Ciao Joey, ti fermi a cena? Maura fa tardi e mamma mi ha lasciato delle ottime lasagne!" gridò Jane dalla cucina. " No, grazie! Vado alla Taparita...Inès ha detto che arriverà tra una settimana!" disse eccitato mentre Lela gli saltellava in braccio "Che bello! Mi piace Inès papino...dici che vuole ancora giocare con me?" Joey la mise a terra. "Ma certo! Mi chiede sempre di te, non vede l'ora di vederti!". Jane scaldò le lasagne, voleva aspettare Maura, ma moriva di fame e anche Lela. " La cena è pronta, Lela vai a lavare le mani..." la piccola corse in bagno. "Sono felice per te e Inès...sicuro che non vuoi fermarti? Ce n'è per tutti!" disse mettendo la teglia fumante in tavola. "No piccola, ma grazie!". "Eccomi!" Lela uscì dal bagno allegra come sempre. Cenarono allegramente, Jane mise da parte una bella porzione di avanzi per Maura e dopo aver sistemato la cucina si mise a guardare un documentario sugli animali con Lela. Maura le trovò addormentate sul divano. Questi momenti erano i suoi preferiti, quando tornava a casa da Jane, Lela e il bambino, chiudeva la porta alle sue spalle lasciando fuori tutte le bruttezze che il suo lavoro le lasciava sulla pelle.

LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora