Così...

27 1 0
                                    

Mezz'ora dopo, il dottore di prima disse a Maura che poteva andare a vedere Jane, ma solo per pochi minuti. Joey andò da Angela e Lela che l'aspettavano al bar dell'ospedale, poi sarebbero andati a trovare Jane anche loro. Maura entrò nella stanza, Jane sembrava così piccola in quel lettone, dormiva serena, era leggermente pallida ma splendida come sempre. "Ciao tesoro...mi hai fatto spaventare così tanto amore." si avvicinò a Jane e le sfiorò la pancia con la mano, la piccola protuberanza stava diventando più evidente. "Ciao nocciolina..." sussurrò con la voce rotta "Ne stai passando così tante e ancora non sei nato, prometto di proteggerti e amarti, per favore veglia sulla tua mamma per me!" poi diede un bacio sulla bocca della sua ragazza e se ne andò. Era così spaventata ancora, anche se sapeva che Jane sarebbe stata bene per ben due volte la sua vita era stata messa in pericolo. Lasciò la stanza ancora ubriaca di paura e raggiunse il resto della famiglia al bar. "Hey...io vado a casa, sono esausta, dovrò anche passare al BPD per fare una deposizione su quello che è successo, tornerò dopo!" Angela annuì mentre Lela si sbracciò per essere presa in braccio da Maura stupendo tutti, non era da lei, non era così in confidenza. "Mo...la mamma starà bene, vero?" chiese a voce bassa mentre Maura la stringeva a sé. "Ma certo tesoro, la tua mamma è forte, vedrai che starà bene!" la piccola sorrise debolmente stringendosi a lei. "Voglio stare con te..." Maura non capì cosa intendesse. "Non vuoi stare con la nonna e il papà?" chiese non sapendo cosa fare. "Voglio stare con te...poi andiamo a vedere della mamma..." disse a voce bassa. Joey guardò sua figlia sorridendo "Va bene, se per Maura non è un problema, ma niente capricci, ok?" la piccola annuì con occhi lucidi. "Sicura piccola? Ti annoierai con me, non ho giocattoli e..." ma Lela non voleva sentire ragioni. "No, mamma dice che sei buffa e poi ti vuole bene e mi ha detto che posso fidarmi di te, per favore..." la sua vocina s'incrinò un attimo, sull'orlo delle lacrime, ma Maura la strinse a sé e le diede un bacio tra i capelli. "Va bene, faremo come vuoi, appena finisco tutto torniamo qui per Jane!" Joey e Angela annuirono. "Prendi il suo zainetto Maura, ha tutte le sue cose lì, ce l'ho in macchina, vado a prenderlo!" Maura annuì mettendosi a sedere con la bambina seduta sulle sue ginocchia. "Com'era lei?" chiese Angela sedendole accanto, non aveva nemmeno la forza di pronunciarne il nome. "Pallida...però sembrava serena, nonostante tutto..." Lela appoggiò la schiena al petto di Maura mentre si divertiva a giocare con un bottone colorato della sua camicetta. "Capisco..."Angela non disse molto, si afflosciò sulla sedia concedendosi il lusso di chiudere gli occhi per qualche istante. "Starà bene Angela, anche il Dottore ha detto che poteva andare peggio!" la donna annuì ancora ad occhi chiusi. Poco dopo Joey arrivò con lo zaino di Lela. "Ecco qui, ci sono giochi e tutte le cose da cui non si separa mai!" Maura fece scendere la piccola dalle sue ginocchia e si alzò prendendo lo zaino. "Bene, grazie Joey...allora Lela, andiamo?" chiese con un mezzo sorriso, la piccola le tese la manina. "Ciao papi, ciao abu!" disse incamminandosi con Maura. Poi fu il turno di Angela di vedere la sua bambina, erano anni che non la vedeva così piccola e indifesa, nemmeno quando stava male e stava a casa da scuola. "Janie...piccola mia...la mamma è qui! Ti amo tanto! Siamo tutti qui per te, il bambino sta bene e anche Lela...torna presto da noi!" disse piangendo piano. Joey che aspettava di fuori era in subbuglio, se avesse Dean tra le mani lo ammazzerebbe, gliela avrebbe fatta pagare, questo era sicuro, gridò nella sua voce stringendo i pugni dalla rabbia.









































































LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora