Epilogo...

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Adèla si gettò tra le braccia di sua madre. "Mammina, Mammina! Sei tornata, mi sei mancata tanto!!". "Lela, piccola mia!" Jane si inginocchiò per abbracciare sua figlia. " Ti amo così tanto amore mio!" disse tra le lacrime mentre Connor cominciava ad agitarsi tra le sue braccia. "Shss...buono piccolo è solo la tua sorellina..." sussurrò con voce dolce. "È il mio fratellino?" Chiese Lela guardando Connor con le stelle negli occhi. Jane annuì "Vuoi tenerlo?" La bambina sorrise felice mentre sua madre le metteva tra le braccia il piccolo. "Si chiama Connor e ha un anno..." sottolineò cercando di non crollare per il tumulto emotivo che la stava lacerando. "È così bello...e profuma di te, mamma...". Lela diede un bacio sulla testa del fratellino che la guardò come rapito. Tutti guardarono la scena basiti. Nel frattempo anche Maura rientrò e vide tutto il clan Rizzoli tra lo shock e la curiosità. Jane però era esausta, voleva solo dormire un pó. "Sentite..." disse guardando la sua famiglia "So che abbiamo molto di cui parlare e lo faremo...ma sono esausta, Maura vi racconterà cosa è successo...ma ho davvero bisogno di stendermi...". Jane cercò lo sguardo di sua madre che era rimasta di pietra, a parte Adéla erano tutti rimasti di sale, come tenessero che un gesto o una parola l'avrebbero fatta scomparire. "Sto bene! Ora...Ho bisogno di...Maura ti lascio nostro figlio, ha mangiato..." disse con voce tremante, prima di abbassarsi per dare un bacio ai suoi figli e a Maura che non assaporava il sapore di Jane da troppo tempo. "Ci penso io, vai amore...". Maura la rassicurò e mentre Jane riposava raccontò tutto quello che Jane le aveva detto. Angela scoppiò in un pianto isterico e Maura dovette darle qualcosa per calmarsi. Joey e Inès erano sconvolti, così come anche il resto della famiglia. Lela invece rimase in adorazione del piccolo che teneva in braccio, aveva un fratellino. Dopo ore di pianti, rabbia, confronti, speranze e paure calò la notte e tutti si ritirarono con un peso in meno sul cuore e tante domande. Angela era riluttante ad andarsene ma i suoi figli la convinsero che Jane sarebbe stata lì il giorno dopo e che aveva bisogno di spazio e stare con la sua famiglia. Joey e Inès andarono alla Taparita ma lasciarono che Lela restasse a casa con sua madre e Maura, ancora ubriaca di emozioni mise a letto i suoi figli, diede un'occhiata a Jane che dormiva nel loro letto dopo un anno di assenza. Si fece una doccia e mescolò con l'acqua calda tutte le sue lacrime, buttò fuori mesi di paure, ansie e speranze. Lavò via mesi di solitudine, fatte di ore solitarie, di pianti estenuanti, di notti insonni e incubi fin troppo reali. Tutto la travolse fino a farla vomitare e tra i conati e gli spasmi sperò di riuscire ad espellere tutto il dolore che le si era attaccato alle ossa come calcio stantio pronta a frantumarla al primo scossone. Dopo una notte insonne passata a guardare Jane, la sua Jane dormire al suo fianco, finalmente arrivò l'alba di un nuovo giorno. Si alzò e scese come mille volte aveva fatto le scale per preparare la colazione, ma questa volta con uno spirito diverso. Si sentiva viva dopo mesi di agonia. Jane era a casa e dormiva nel loro letto. Jane era tornata. Jane era viva. Jane stava bene. Jane aveva avuto il loro bambino e ne aspettava un altro. Jane. Jane. La sua mente venne invasa da mille pensieri, le sembrava di impazzire, si sentiva ubriaca di paura e di vita. Jane era tornata, l' amore della sua vita era tornato, ma se Dean fosse ricomparso?. Non poteva permetterlo, non sarebbe sopravvissuta, non questa volta. Così fece l'unica cosa che poteva, chiamò Paddy che era già al corrente di tutto. L'uomo le giurò che Dean non sarebbe mai più stato un problema.

Sette mesi dopo...

"Mammina...Connor può venire al parco con noi?" domandò Adèla scendendo le scale di corsa. Jane stava allattando la piccola Hazel che era nata da sole due settimane. "Non urlare, amore!" disse Maura mentre preparava la colazione. Lela si tappò la bocca con la mano e si scusò, non voleva disturbare la sua sorellina. "Vai pure al parco, e si, può venire anche Connor, ma dai retta alla nonna, ok?". Lela annuì e si fermò a dare un bacio a Hazel che mangiava dormendo. "Mamma Maura, vieni con noi?". "No tesoro, resto ad aiutare la mamma, ma tu divertiti con Connor, tieni qualche dollaro per la merenda." Angela intanto fece capolino dalla porta e si avvicinò piano a sua figlia per non disturbare la sua nipotina. "Ciao tesoro...". "Ciao mamma...sicura che vuoi andare al parco con i bambini? Oggi c'è sole ma fa un pó freddo e sono sicura che la mia splendida mogliettina qui non avrebbe nulla in contrario a badare ai nostri figli ancora un pó..." disse passando Hazel a Maura per il ruttino. "Staremo bene, ho promesso a Lela una cioccolata calda e di guardarla mentre pattina sul ghiaccio e poi Connor adora andare lì e vedere altri bambini...". Jane era un pó riluttante, anche se sapeva che Dean era ormai in galera e non sarebbe mai uscito era sempre un po' in ansia quando non poteva controllare i suoi figli. "Bene, ma li voglio a casa per cena..." Angela annuì, prese il passeggino con Connor e con Lela al suo fianco uscirono mentre Joey e Inès li aspettavano in macchina. I due si erano sposati e aspettavano il loro primo figlio. La famiglia si stava allargando e Lela era al settimo cielo, amava avere fratelli e sorelle. Mentre i loro figli erano fuori, Jane e Maura si godevano il loro tempo insieme alla piccola Hazel. Avevano ritrovato la loro vecchia sintonia ed il loro amore non poteva essere più forte. Persino Casey aveva trovato l'amore con Eleonor, la ex di Maura ed erano andati a vivere in California. Per il momento Jane aveva appeso le sue scarpe da ballo al chiodo e Maura lavorava solo in casi estremi, ma entrambe erano felici. Il tango le aveva fatte incontrare e le aveva separate ma dopo tanta sofferenza, tanta solitudine e paura ora erano insieme. Jane, Maura, Adèla, Connor e Hazel. La Reina Tanguera aveva anche smesso di ballare il tango ma non avrebbe mai smesso di danzare i passi della felicità che questa nuova vita le stava regalando.

FINE.

PS. Grazie per aver fatto questo lungo viaggio insieme a me. Ho adorato scrivere questa storia!

* Non dimenticate di continuare a ballare...sempre! Buona vita! ❤️

_Umile Bardo_



























LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora