Non può essere...

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"Certo che quella tua Eleonor..." sbuffò Jane rimettendosi a sedere sul divano. "Non è affatto la mia..." Maura alzò le mani in segno di resa. Non era dell'umore per discutere, cosi tornò nello studio per finire le scartoffie. Il pensiero di Eleonor la fece irritare. Che coraggio presentarsi alla sua porta e reclamarla come sei non avesse tradito. Quel ricordo le fece venire la nausea. Finito il suo lavoro, tornò in salotto. Jane si era appisolata di nuovo. Maura la guardò dormire. Si sentiva cosi fortunata, ma anche in ansia, suo padre la teneva informata su Dean. Sapeva che l'uomo era sotto stretta sorveglianza, dall'incidente in ospedale non lo avevano più visto. Paddy la rassicurò che l'uomo era sotto controllo e non avrebbe causato ulteriori danni. "Jane...vi amo così tanto..." sussurrò dandole un bacio sulla guancia. Jane era esausta, per fortuna la piccola passava la giornata con il padre. Prima di uscire, Maura lasciò una nota per Jane in modo che non si preoccupasse. Piccola, esco un attimo, ho delle cose da sistemare. Ho chiamato Angela per stare con te, a dopo Maur.


La bionda decise di tornare alla casa di Paddy, voleva vedere come andavano le cose. Dopo aver guidato con le solite precauzioni, arrivò alla casa che era pomeriggio inoltrato. Bussò e la porta si aprì. Paddy era lì, davanti a lei e la strinse in un abbraccio. "Piccola mia, che piacere vederti...". "Come sta?" domandò senza giri di parole mentre suo padre si spostava per farla entrare. "Sta bene, possiamo dire...si stanno occupando di lui, a breve lo rimanderemo in Argentina " Maura annuì nervosa. "Non voglio che possa turbare Jane, è così serena adesso e nostro figlio sta crescendo sano e forte..." sottolineò con orgoglio. "È un maschio?' domandò Paddy avvicinandosi per sfiorare il braccio. "Si chiama Nathaniel...e io...già lo amo e non posso perderli, semplicemente non c'è la farei...". Paddy guardò sua figlia piangere, gli si spezzava il cuore nel vederla così. "Andrà tutto bene tesoro, ma dimmi una cosa...voci dicono che quella tua Eleonor sia ritornata...è vero?" domandò mentre Maura si asciugava gli occhi rabbiosa. "Non è affatto la mia Eleonor! È la seconda volta che mi si dice così!" tuonò rabbiosa allontanandosi dall'uomo. "Scusa tesoro, non volevo farro arrabbiare..." Maura scosse la testa. "Meglio che vada, non voglio lasciare Jane troppo sola..." Paddy annuì accompagnandola fino alla porta. Maura si voltò e lo abbracciò. "Grazie Papà..." sussurrò dandogli un bacio sulla guancia ispida. Paddy rimase di sale, Maura non lo aveva mai baciato. "Ciao tesoro, guida piano!". Qualche attimo dopo, Brad arrivò trafelato. "Capo?" sbottò con rabbia mista a paura. Paddy lo fulminò con lo sguardo. "Dean è scappato!". L'uomo si scagliò contro il suo scagnozzo, lo prese per il collo sbattendolo contro il muro. "Che cosa hai detto??" ringhió con rabbia. Brad tremava come una foglia. "Io...mi sono addormentato un attimo e lui..." disse farfugliando. Paddy lo lasciò andare. "Sistema questo casino o ti apro un buco in testa!" ordinò. Brad annuì e corse via. Cazzo! Non ora che avevo appena detto alla mia bambina che andava tutto bene! Gridò nella sua testa prima di chiamare all'ordine tutti i suoi uomini ed ordinare loro di trovare Dean vivo o morto o qualcuno l'avrebbe pagata. Maura si era fermata a prendere qualcosa di dolce da mangiare per Jane. Amava viziarla un pó. Parcheggiò la macchina e si avviò verso la porta, la trovò socchiusa e il panico le attraversò le vene. "Jane!...Angela"! Urlò trafelata. Varcata la soglia trovò Angela a terra priva di sensi. "Oddio!" si fiondò per vedere se era viva, non era ferita, il battito era lento ma presente. Una scarica di sollievo le attraversò il corpo vedendo la donna cominciare a svegliarsi. "Jane...." Farfugliò cercando di aprire gli occhi. "Angela, sono Maura...cosa è successo?" chiese in preda al terrore. "Lui...ha preso la mia Janie...io..." disse prima di perdere i sensi. "Angela!! Angela, dov'è Jane?" urlò scuotendola per farla reagire, ma la donna era svenuta di nuovo. Chiamò l'ambulanza e i suoi colleghi del Bpd. Non poteva essere...suo padre ha detto che era tutto ok! "JANE!!" urlò correndo per casa alla sua ricerca ma di lei nessuna traccia. Solo un piccolo pupazzo di Adèla giaceva immobile sul pavimento accanto al divano. Maura lo raccolse, odorava di Jane, lo strinse al petto e scoppiò a piangere.





























LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora