Il sostegno di Joey

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L' ambulanza arrivò poco dopo, Jane fu trasportata d'urgenza al Mass General, Maura era con lei terrorizzata a morte, in un attimo di lucidità si ricordò di chiamare la madre di Jane e di avvisare Joey che aveva Lela. Mentre Jane veniva operata, Maura rimase in sala d'attesa, mille pensieri affollavano la sua mente, se Jane non ce l'avesse fatta o fosse successo qualcosa al bambino, questo l'avrebbe uccisa. "Maura?" urlò Angela con Lela in braccio "Come sta Jane?" chiese trafelata. "E' sotto i ferri...io..." disse alzandosi dalla sedia e guardando Lela che aveva gli occhi lucidi. "Maura, dov'è Jane?" chiese Joey mentre correva verso di loro. "Papinoo!" la piccola si sbracciò per essere presa da lui. "Io..." Maura guardò Angela facendole cenno con la testa che non avrebbe detto nulla con la piccola nella stanza, la donna capì al volo. "Senti piccolina...ti va se andiamo a prendere qualcosa da mangiare mentre Maura e il papà parlano un po'?" tese le braccia alla sua nipotina che annuì affondando il viso nell'incavo del suo collo in cerca di conforto. Dopo che Angela portò via la piccola, Maura si rimise a sedere chiudendo un attimo gli occhi cercando di riordinare le idee. "Dean...lui...è andato a casa sua e poi..." a stento riusciva a respirare, Joey si mise a sedere al suo fianco. "Respira Maura e raccontami tutto.." disse guardandola impaziente. Dopo aver raccontato i fatti, Joey scattò sulla sedia furioso. "Dio, quel Dean è morto! Se capita qualcosa a Jane e al suo bambino lo uccido a mani nude!" grugnì serrando i pugni. Maura pensava la stessa cosa, era assolutamente pietrificata all'idea di perdere Jane, che era diventata davvero importante. "Calmati Joey! La penso come te, ma dobbiamo aspettare, non vorrai che Adèla ti veda così sconvolto?" l'uomo annuì rimettendosi a sedere. "Chi c'è per Rizzoli?" una voce tuonò nel corridoio semideserto. Maura e Joey scattarono in piedi e si avvicinarono al dottore. "Salve sono il Dottor Colin...la signorina Rizzoli è stata molto fortunata, qualche millimetro più in su la pallottola le avrebbe perforato la vena giugulare, ha perso sangue ma l'abbiamo stabilizzata...tra poco la porteranno in terapia intensiva, la terremo lì per la notte e poi vediamo come va.". "Posso vederla?" domandò Maura in ansia. "Tra una mezz'oretta vi farò chiamare, non più di qualche minuto." disse per poi allontanarsi. Maura annuì mentre Joey la stringeva tra le braccia, odiava essere toccata, soprattutto quando era sconvolta, ma aveva bisogno di sostegno o sarebbe crollata. "Jane è forte Maura, ha Lela e te da cui tornare e anche il bambino, sono felice che stia bene!". "Oh, scusami! che egoista, non ho nemmeno chiesto se..." sottolineò imbarazzata, non aveva nemmeno chiesto se lui volesse vederla per primo. "Non preoccuparti! Io perso la precedenza da molto tempo, sei la sua ragazza Maura, non ho nessun problema con questo!" Joey le sorrise e Maura si concesse il lusso di sperare e respirare. "Grazie Joey!" sussurrò con un filo di voce. "Figurati! e poi se Jane sapesse che mi sono messo tra voi mi sfonderebbe il cranio con una delle sue scarpe da ballo assassine!" sorrise cercando di smorzare la tensione.



LA REINA TANGUERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora