× La partita con il Cagliari è l'ultima del campionato prima della pausa per le feste e si è conclusa con la vittoria della Juventus per 2 punti a 0. Al sapere che non avrebbe visto il papà giocare per un po', Mariam è voluta andare alla partita e guardare il papà correre per il campo, anche se non ha segnato, è rimasta comunque contenta.
"Bravo papà." dice come sempre non appena lo incontra nel parcheggio.
"Grazie principessa." mormora mentre la prende in braccio e la stringe a sé, fa davvero freddo. "Hey." sorride alla fidanzata.
"Ciao patatone." si avvicina per un bacio.
"Mi mancava questo nomignolo." ridacchia. "Venite, andiamo a casa o rischiamo di morire congelati."
Salgono in auto ed accendono i riscaldamenti al massimo per far riscaldare l'aria dato che il traffico della città lì terrà impegnati per un po'.
"Le luci." Mariam adora le decorazioni natalizie, tanto che ha voluto delle lucine colorate anche nella sua stanza.
"Guarda quel Babbo Natale lì." si riferisce ad un uomo che saluta i bimbi per strada a e fa foto con loro se lo desiderano.
"Regalo?" chiede, voltandosi verso la ragazza.
"No, i regali li porta tra qualche giorno." spiega. "Adesso è qui per una vacanza." inventa.
"Ciao ciao." lo saluta dal finestrino.
Paulo sorride e le accarezza i capelli mentre tiene una mano ferma sul volante.
"È tutto pronto, amore?"
"Si, le valigie si." risponde. "Mancano le ultime cose di Mariam e sono a posto."
"Perfetto." si stiracchia. "Non vedo l'ora di partire." si volta in sua direzione. "Lo hai mai preso l'aereo?"
"Si."
"Ed hai paura?"
"No."
"Bene."
"Perché me lo chiedi?"
"Mariam è un po' nervosa sull'aereo, mi chiedevo se dovessi consolare entrambe."
"Amore." commenta guardando la piccola. "Non ti piace volare?"
"No, paura." risponde.
"Tranquilla, ci sarà papà con te." la rassicura e lei si toglie dalla faccia quell'espressione triste.
"Questa sera però si va tutti a nanna presto, domani dobbiamo svegliarci prima." dice Serena.
"Agli ordini mamma, come vuoi tu." scherza il ragazzo mentre preme sull'acceleratore.
Arrivati a casa di lui, finalmente, cenano tranquillamente e poi, come detto, possono finalmente mettersi a letto. Serena si sdraia e accanto al ragazzo che sta ancora maneggiando il telefono con aria assorta mentre tiene la schiena poggiata contro la testiera del letto.
"Ti vedo concentrato." poggia la testa sulla sua spalla ed osserva la chat con il suo agente.
"Scusa amore, adesso lo metto via."
"Non c'è problema." lascia un bacio sul suo braccio e lui le accarezza la guancia e il mento mentre attende risposta.
"Uffa." soffia fuori.
"Cosa c'è?" prova a leggere ma è tutto interamente in spagnolo e non capisce quasi nulla.
"Per il rinnovo." risponde, poi digita una risposta e mette via il telefono.
"C'è qualcosa che non va?" gli accarezza il viso, vedendolo assorto.
"Stanno posticipando il tempo della firma per il rinnovo." passa una mano sul viso nel mentre sbadiglia.
"Oh, dici che è grave?" chiede mentre è lui ad appoggiarsi al suo petto.
"Boh." risponde. "Spero di no."
"Vedrai che staranno solo temporeggiando ed andrà tutto bene." lascia un bacio tra i suoi capelli.
Lui le sorride, poi chiude per qualche istante gli occhi, sentendosi veramente distrutto e parecchio assonnato.
"Sono stanco morto." si lamenta mentre si copre meglio con le coperte.
"Dormi amore." gli accarezza la nuca. "Domani ci dobbiamo alzare presto."
"Non possiamo partire di pomeriggio?"
"Sei tu che hai preso i biglietti credendo che partire di mattina sarebbe stata una buona idea." gli ricorda mentre ride.
"È la seconda volta che mi frego da solo." sospira, poi sorride. "Però si sta comodi qui." allude al seno di lei. "Me le presti anche in aereo?"
"Sei uno scemo, pensa a dormire." ridacchia.
"Non riesco." si lamenta. "Ho in testa l'immagine di te vestita meravigliosamente a Capodanno."
"Buonanotte Paulo." spegne la lampada mentre trattiene una risata e lui scoppia a ridere.
"So che sarai meravigliosa." le sfiora i fianchi, le da un bacio sulle labbra. "Buonanotte amore."
✨️
Quando il ragazzo apre gli occhi, si sdraia sulla schiena e si rende conto che quel che stava abbracciando non era la sua ragazza, ma bensì il cuscino. Il letto è vuoto ma sa che sarà già in piedi, molto probabilmente intenta a prepararsi se non già pronta così da avere il tempo di finire di sistemare le ultime cose.
"Amore." la chiama non appena arriva in cucina con voce roca e bassa.
"Hey, buongiorno." gli accarezza il viso e gli da un bacio.
"Buongiorno." ricambia ed osserva come sia già pronta. "Sei la prima cosa bella di oggi."
"La giornata è iniziata adesso."
"Ma non si prospetta meravigliosa con 13 ore di volo con una bambina che ha paura dell'aereo." sospira. "Mi fa male il cuore a saperla piangere."
"Vedrai che si tranquillizzerà, troveremo un modo." si stringe a lui. "E poi si divertirà tantissimo non appena arriveremo lì."
"Questo sicuramente." le cinge la vita con le braccia. "La dovremmo svegliare?"
"No, lasciala dormire ancora. Bisogna solo vestirla e il latte lo può bere durante il tragitto, inutile farla alzare così presto."
"Quanto la invidio." sospira. "Mi vado a fare una doccia." ammicca. "La fai con me?"
"Magari un'altra volta, non mi va di ricominciare da capo." si alza sulle punte per dargli un bacio sulla fronte. "E poi avremo tutto il tempo di farla insieme nell'altra parte del mondo." parla dalla camera accanto mentre sistema il letto sfatto.
"Lo hai detto eh." la guarda prima di entrare in bagno.
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Uno di questi giorni / Paulo Dybala
Fanfiction× Verranno giorni in cui ci si sentirà soli, uno di questi potrebbe essere domani. Verranno notti in cui ci saranno le stelle a tenere compagnia, a dare carezza, a dispendere serenità. Verranno giorni in cui si amerà, altri in cui ci si sentirà trad...