⚠️contenuti sessualmente espliciti⚠️
× Sente i suoi muscoli rilassarsi al sentire delle risate provenire dall'ingresso di casa e dei piccoli passi che permettono a quella piccola figura di sporgersi oltre la porta e sorridere. È sicuro nel sapere che ci sarà sempre qualcuno felice del suo ritorno a casa.
"Papà!" esclama Mariam mentre gli corre incontro.
"Ciao amore mio." la prende in braccio, osservandola un po'. "Che cos'hai sulla faccia e sulle mani?" parla, notando il viso sporco di cioccolato e la tuta leggermente macchiata.
"Gnam gnam." risponde.
"Lo vedo." sorride mentre le lascia un bacio sulla guancia.
Entra in cucina dove trova Serena intenta a mescolare qualcosa e una ciotola piena di cioccolato fuso un po' macchiata sui bordi.
"Nena." si arrampica sulla sedia e le chiede di poter mescolare lei, prendendo il cucchiaio tra le mani e girando il composto.
"Hai mangiato il cioccolato di nascosto?" domanda al vedere il viso sporco, facendola ridere. "Che pestifera che sei." prende un panno e le pulisce il viso, facendo lo stesso poi con le mani.
"Buono." commenta.
"Lo so che è buono, ma ci serve." dice mentre le lascia un bacio sulla testa. "Vuoi mettere tu il burro nella teglia?"
"Si." risponde.
Le fa vedere come si fa e la osserva con un piccolo sorriso, alzando poi lo sguardo su Paulo che se ne sta appoggiato al muro a guardarle con le braccia incrociate.
"Hey." la saluta, avvicinandosi.
"Ciao." saluta, distogliendo poi lo sguardo e tornando a posarlo su Mariam.
Sente il cuore battere all'impazzata quando Paulo le afferra il viso e la bacia con passione, accarezzando le sue guance e muovendosi lentamente contro le sue labbra, staccandosi quando sente di dover riprendere fiato. Adesso più che mai sente il bisogno di averla vicina, di sapere che è lì per stare con lui e che lo ama almeno la metà di quanto la ami lui.
"Mi dispiace per ieri." mormora, poggiando la fronte contro quella della ragazza.
"Fa niente." risponde, ma non lo guarda ancora negli occhi.
È felice di vedere che è tornato quello di sempre e non ce l'ha con lui, ma il pensiero di essere nel posto sbagliato la sconvolge ancora da dentro.
"Ti amo." le dice, facendola sorridere.
"Anche io." poggia le mani contro il suo petto. "Tanto tanto." lo osserva meglio e poggia le dita sul suo collo. "Cos'hai qui?"
"Non lo so, mi ha dato prurito un'etichetta." risponde.
"Dovresti mettere una pomata."
"Ci penserò dopo." lascia un bacio sulla punta del suo naso. "C'è un buon profumo per tutta la casa, che cosa c'è li dentro?" domanda mentre indica il forno con lo sguardo.
"Ero un po' pensierosa e dato che Mariam si era addormentata, ho passato il tempo a cercare ricette energetiche su internet." spiega. "E poi ha voluto che facessi una torta, siamo uscite a prendere gli ingredienti e ci siamo messe a lavoro."
"Ho capito." accarezza i capelli della bambina. "Quindi sei la mia cuoca personale oggi." si avvicina di più a lei, facendola poggiare al tavolo. "Ha un non so che di eccitante, sarà che ti sto immaginando con solo questo grembiule addosso." le bacia il collo.
"Paulo.. c'è Mariam." gli ricorda e lo sente lamentarsi un po'.
"Lo so." si stacca. "Ne riparliamo dopo."
Si allontana e porta la bambina a giocare di là, cosicché lei possa sistemare quell'impasto nella teglia e metterla in forno senza bambine che ci inzuppano le dita. Nel mentre la torta cuoce, apparecchia nella sala da pranzo e serve in tavola la cena, apprezzata da entrambi che non lasciano nemmeno una briciola nel piatto. Nel mentre hanno parlato un po' del loro lavoro in generale, soffermandosi su un compito che dovrà affrontare lei. Poi è il momento della torta che Mariam mangia insieme al suo latte, battendo le mani a Serena per quanto sia buona, talmente tanto che se la sarebbe mangiata tutta se avesse potuto. Si è addormentata con la promessa che ne avrebbe avuta ancora alla mattina seguente per colazione, lasciando i due da soli.
"Perché non vieni a vivere qui?" chiede Paulo ad un certo punto.
"Cosa?" replica lei.
"Vieni a vivere qui, con me e Mariam." le prende la mano. "Così evitiamo questo continuo via vai e posso averti sempre con me." le da un bacio sulla guancia.
"Non lo so." risponde.
"Non vuoi?"
"Non è questo, è che mi sembra di approfittare di tutto."
"Sono io che te lo sto chiedendo." le accarezza il ventre, facendola sospirare. "Ma magari ne riparliamo dopo, adesso ho altri piani per me e te."
La bacia con foga dopo averle tolto la maglietta e subito dopo il reggiseno, unendo i loro corpi e facendo pressione per sistemarsi sopra di lei, abbassando i suoi pantaloni e le sue mutande insieme. Scende con le labbra a baciare il collo, poi il petto, il seno, la pancia, il ventre e poi la sua intimità. Serena stringe gli occhi mentre schiude la bocca per far uscire un verso di piacere, muovendo leggermente i fianchi per istinto, facendolo sorridere mentre gioca con la lingua sui suoi punti sensibili. La osserva mentre stringe il lenzuolo sotto di lei e i capelli ricadono disordinatamente sul cuscino e sulla sua fronte, mentre il suo corpo sembra essere circondato da un'aura divina.
È perso di lei, è innamorato pazzo. Farebbe di tutto pur di farla stare bene e per tenerla vicina a sé, per far si che anche lui provi tranquillità nella vita di tutti i giorni che sembra essere perfetta solo se c'è anche lei al suo fianco. Vuole passare tutta la vita con lei: oggi, domani, per sempre. È con lei che ha capito cosa vuol dire amare e farlo per davvero, senza mentire mai e guardarsi sempre come se fosse la prima volta.
"Paulo." geme quando si sente vicina al limite ed inarca la schiena, accarezzando i capelli castani del fidanzato che sorride e continua con il suo lavoretto, regalandole un orgasmo.
La vede mentre rabbrividisce un attimo e poi respira profondamente mentre si riprende, tornando su di lui e baciando le sue labbra ancora una volta mentre gli vengono tolti i vestiti.
"Non vado da nessuna parte." ridacchia al vedere quanto sia di fretta e la sua espressione che sembra fregarsene di quel che dice.
Anche lui non vede l'ora di unirsi a lei, infatti, poco dopo, sono già uniti e stretti mentre fanno l'amore.
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Uno di questi giorni / Paulo Dybala
Fanfiction× Verranno giorni in cui ci si sentirà soli, uno di questi potrebbe essere domani. Verranno notti in cui ci saranno le stelle a tenere compagnia, a dare carezza, a dispendere serenità. Verranno giorni in cui si amerà, altri in cui ci si sentirà trad...