⚠️ contenuti sessualmente espliciti ⚠️
× Il pomeriggio trascorso con Paulo e Mariam è stato meraviglioso, soprattutto perché è stato tutto tranquillo e molto semplice. Mariam ha trovato dei bambini con cui giocare al parco e così, i due, rimasti soli, la controllavano da una panchina e nel mentre si scambiavano qualche coccola.
"Posso entrare?" domanda Paulo dopo aver bussato alla porta.
"Si." risponde lei, già con il pigiama addosso. "Mari già dorme?"
"Si, è crollata un paio di minuti fa." risponde mentre sciacqua il viso. "Cosa stai facendo?"
"Mi sto struccando." spiega mentre passa un dischetto di cotone sul viso.
"Non è una rottura?" alza un sopracciglio.
"Già, ma se non lo facessi, avrei la faccia di una vecchietta." ride e poi butta via l'oggetto sporco.
"Oh già, anche Dolores ha detto una cosa del genere."
Ovviamente l'ultima tappa della loro passeggiata è stata la casa dove hanno passato qualche altra oretta con Alicia e Dolores che poi, alle dieci, avrebbero avuto il volo per tornare in Argentina. Mariam ha pianto un po' a doverle lasciare, specialmente la nonna, ma poi la stanchezza ha preso il sopravvento ed ha trovato più comodo dormire per poi risvegliarsi una volta a casa. Paulo le ha raccontato una storia e lei è tornata a sonnecchiare tranquilla nel suo lettino.
"Perché lei è una ragazza intelligente."
"Come fai ad essere bella con o senza trucco?" domanda dopo un po', appoggiandosi alla parete.
Lei lo guarda dal riflesso nello specchio e sorride mentre sistema le cose nella piccola pochette che si è portata dietro. Si gira poi in sua direzione e lascia un bacio sulle sue labbra.
"Mi illumini le giornate." mormora al suo orecchio in risposta.
"Sei tu che illumini le mie." le accarezza la guancia.
Sorride e lo stringe a sé. Le loro labbra si incontrano in un altro bacio che, poco a poco, diventa ancora più passionale, rivelando una certa voglia di avere di più dalla parte di entrambi. Infondo sono due adulti, va bene a tutte e due, quindi che problema c'è? Serena gli mordicchia il labbro inferiore, accarezzando il petto nudo e in particolare la zona in cui spicca il suo tatuaggio in arabo. Lui sorride contro le sue labbra e la afferra poi dalle cosce per poggiarla sul mobile che c'è li, iniziando ad accarezzare le sue cosce coperte dal tessuto del pigiama rosa e nero. La guarda per un po' negli occhi e poi un altro bacio.
"Sei sicura?" chiede.
"Si." sussurra così piano da farlo impazzire.
Piega un po' il collo così da lasciargli più spazio quando lui inizia a baciare la sua pelle, stringendo un po' la presa intorno alle sue gambe. Arriva all'altezza del petto e bacia le sue clavicole un paio di volte prima di infilare le mani sotto la canottiera e accarezzarle i fianchi nudi. Solleva, poco a poco, sempre più il tessuto della maglia e la fa andare oltre il suo collo, lasciandola cadere per terra. Osserva il suo petto coperto ancora dal reggiseno e ci lascia su un piccolo bacio, accarezzando poi le coppe della biancheria e facendolo strabordare un po'. Abbassa le spalline e maneggia poi col gancetto, riuscendo a slacciarlo e facendolo scivolare giù. Lei arrossisce un po'.
"Sei così bella." bacia la sua spalla e scende poi al seno, su cui lascia qualche bacio.
Lei sospira, venendo scossa da un paio di brividi che aumentano quando lui arriva al capezzolo, prendendolo tra le labbra.
"Paulo." mugola, afferrando il viso tra le sue mani per alzarlo in sua direzione e baciarlo ancora.
Allarga un po' di più le gambe così da permettergli di sistemarsi meglio tra di esse e, in quel preciso istante, i loro bacini si toccano, provocando un gemito trattenuto da entrambi.
Si staccano d'un tratto quando sentono dei passi e poi qualcuno che bussa alla porta piano piano.
"Papi." chiama Mariam.
"Non ci posso credere." sbuffa e poggia la testa contro la spalla di lei.
Lei ride e gli accarezza i capelli mentre scende dal mobile e rimette quello che lui gli ha tolto.
"Che sia sveglia per noi?"
"Non credo." risponde lui. "Vai a vedere?"
"Non vieni con me?"
"Mi vado a fare una doccia fredda." sospira e lei scoppia a ridere, lasciando un bacio sulla sua guancia. "Mai nella vita mi sarei aspettato di essere interrotto da Mariam."
"Poteva andare molto peggio."
"Ovvero?"
"Poteva arrivare alla maniglia ed aprire la porta."
"Per un po' non sarà un problema." ridacchia.
Le da un ultimo bacio e poi la guarda uscire, trovandola bellissima anche con il pigiama addosso, il pigiama che avrebbe tanto voluto togliere. Serena richiude la porta alle sue spalle e poi si inginocchia davanti alla bambina che la guarda con quegli occhioni verdi e leggermente rossi mentre stringe il suo peluche.
"Cosa c'è, amore?" chiede e la vede iniziare a piangere.
"Paura." risponde e si insinua tra le sue braccia.
"Hai paura di stare da sola questa notte?" chiede e lei annuisce.
"Boo." si riferisce agli scherzetti che Paulo le faceva, facendola spaventare un paio di volte.
"Ma papà scherza amore." le accarezza i capelli e le asciuga gli occhi, poi sospira perché sapeva che sarebbe finita così. "Vuoi dormire nel letto grande con me?"
"Si."
"Va bene." le sorride e la prende in braccio. "Andiamo."
Apre la porta della stanza da letto ed accende la luce, poggiando Mariam che si sistema da sola sotto le coperte ed aspettando che anche Serena faccia lo stesso.
"Eccovi qui." mormora Paulo non appena entra e spegne la luce.
"No!" esclama Mariam.
"Accendiamo questa." mormora la ragazza ed accende una lampada. "Ecco qua."
"Che cosa c'è?" è parecchio confuso e non capisce il motivo di quelle urla.
"Paura." risponde la bambina, attaccandosi a lui.
"E per cosa?"
"Boo." risponde, facendo sentire in colpa il padre.
"Ma no amore, era un gioco." prova a tranquillizzarla.
"Sai, sono felice che abbia bussato alla porta." parla Serena, intendendo il modo in cui siano stati interrotti. "Ti avevo detto che poi non sarebbe stato più divertente."
"Mi sono rovinato da solo." ride e lei fa lo stesso.
"Fa' niente." risponde, dandogli un bacio. "Abbiamo tutto il tempo del mondo."
. . .
STAI LEGGENDO
Uno di questi giorni / Paulo Dybala
Fanfiction× Verranno giorni in cui ci si sentirà soli, uno di questi potrebbe essere domani. Verranno notti in cui ci saranno le stelle a tenere compagnia, a dare carezza, a dispendere serenità. Verranno giorni in cui si amerà, altri in cui ci si sentirà trad...