× "Se ti muovi troppo, non riesco a baciarti." sorride non appena si stacca.
"E-eh?" mormora.
È appoggiata con la schiena contro la porta e lui le è così vicino da toglierle il fiato.
"Morivo dalla voglia di baciarti, non si è notato?" ridacchia, unendo ancora le loro fronti. "Però volevo vedere se ti saresti mossa tu per prima." risponde.
"Perché?" le viene spontaneo chiedere.
"Perché volevo capire se per te è lo stesso oppure no." le accarezza i capelli.
"Non ti seguo." non può credere che stia dicendo quel che pensa, non può crederci sotto ogni punto di vista.
Paulo la guarda per qualche istante, poi decide che non vuole più aspettare e che le dirà adesso quello che sente.
"Mi sono innamorato di te, Serena." afferma e lei spalanca per qualche istante gli occhi. "Per questo ho detto che sei la donna più importante del mondo."
Le accarezza i capelli, guardandola mentre avvampa e apre la bocca per dire qualcosa, chiudendola poco dopo. Non sa cosa dire e non sa cosa fare, non riesce a credere che sia vero. Ma le basta guardarlo negli occhi per capire quanto sia sincero, che non la sta prendendo in giro. Paulo capisce che è un po' titubante e quindi si abbassa per darle un altro piccolo bacio sulle lebbra, stringendo la sua vita tra le braccia.
"Non mi dici niente?" ridacchia, sentendo un po' di agitazione nello stomaco davanti al suo silenzio.
"È che.." inizia lei.
Scuote la testa, poggia le mani dietro la sua nuca e si avvicina di nuovo al suo viso per baciarlo. Sperando che valga come risposta. Non appena si staccano, lui ridacchia e lei sorride timidamente.
"In poco meno di 10 minuti ci siamo baciati 4 volte e 2 me li hai dati tu." inizia. "Però ho bisogno di sentirmelo dire, nena."
"Anche io." sussurra dopo qualche istante di silenzio.
"Anche tu cosa?"
"Anche io sono innamorata di te." aggiunge poi. "Da morire."
Annuisce, sorride, poi la solleva a mo' di principessa, spegne la luce accesa nel mentre stava cercando di andare via e torna in salone. Spegne anche quelle luci, lasciando entrare solo quella delle stelle e della luna. Si sdraia insieme a lei sul divano e le da un altro bacio, questa volta un po' più passionale per assaporare le sue labbra.
"Resta qui questa sera." mormora al suo orecchio. "Sono le tre di notte."
"Nella camera degli ospiti ci sono tua madre e Dolores." gli ricorda.
"Ti fa tanto impressione dormire con me e Mariam?" chiede ridendo.
"Non oso immaginare quando si sveglierà." sussurra.
"Sarà felice di vederti lì." le accarezza la guancia. "Dico sul serio, non me la sento di farti tornare a casa da sola a quest'ora."
"Puoi portarmici tu." lo provoca, capendo che sta cercando il modo di farla restare in tutti i modi.
"Non puoi chiedermelo il giorno del mio compleanno."
"È il 16 Novembre."
"Sono stanco morto, non me la sento di guidare." inventa allora.
"Farò questo sacrificio." passa una mano sul ciuffo che gli ricade davanti agli occhi.
La guarda un po', poi osserva l'album presente sul tavolino e allora gli viene un'idea in mente.
"Dov'è la macchina fotografica?"
"Nella mia borsa, perché?"
"Aspetta."
Si alza per raggiungere la borsa e afferra l'oggetto che gli interessa. Nel mentre lei si è messa seduta sul divano e lo vede tornare mentre cerca di accenderla.
"È accesa." gli dice.
"C'è il flash?" la avvicina a lei per farle controllare le impostazioni, osservandola mentre schiaccia qualcosa.
"Adesso si."
"Per scattare si deve schiacciare qui?" indica un piccolo pulsante.
"Si."
"Ok." la gira, puntando l'obiettivo in loro direzione.
Poggia un braccio sulle sue spalle e lei pensa che voglia scattare una foto ma, quando sorride, lui fa nascere un altro bacio e, proprio in quel momento, nonostante gli occhi siano chiusi, percepisce addosso la luce del flash. Paulo si stacca per qualche istante, poi riprende e le morde leggermente il labbro inferiore, facendola sorridere.
"Credi che ne sia venuta anche solo una bene?" cerca di capire come si fa a rivedere le foto scattate.
"Hai tenuto schiacciato?"
"Si."
"Allora ne avrai fatto almeno un centinaio." ridacchia, poi fa in modo che lui le veda.
Sono un bel po' ma si occuperà di togliere quelle uguali in seguito. Sono normali foto in cui si baciano e, superando le prime 58, ci sono quelle dove sorridono leggermente, forse un po' più belle.
"Queste voglio inserirle nell'album." afferma. "E anche quelle che hai con Mariam o con me, ce ne sarà sicuramente qualcuna."
"Ricordamelo." dice, prendendo in mano la fotocamera quando lui gliela passa per spegnerla. Lo vede sbadigliare e sbattere un paio di volte le palpebre, osserva poi lo schermo del telefono e si rende conto che è molto tardi. "Vuoi andare a dormire?"
"Sarebbe meglio." la prende ancora in braccio e cammina verso la camera da letto.
"Guarda che so camminare." parla a voce bassa dato che Mariam è lì che dorme.
"Fa niente." risponde, poi apre l'armadio e tira fuori un pantaloncino per lui, uno per lei e poi una maglietta che le servirà.
"Grazie." gli sorride quando glieli passa.
"Cambiati qui, io vado in bagno." dice e lei annuisce.
Si spoglia lentamente e cercando di fare il meno rumore possibile, indossando i calzoncini che le vanno al di sotto del ginocchio e la maglietta. Lui rientra e la guarda con un sorriso.
"Che c'è?"
"Ti stanno benissimo i miei vestiti." le accarezza un fianco. "Questo sarà il nostro primo giorno da coppia, sappi che voglio portarti da qualche parte."
"Non mi hai chiesto di essere l'altra metà della tua coppia." gli fa notare.
"Ti va di esserlo?"
"Ci dovrei pensare." lo prende in giro. "Scherzo, è ovvio che voglio esserlo." si avvicina per un bacio.
Si sdraiano nelle due parti opposte del letto senza svegliare la bambina che sta al centro. Serena la osserva e le lascia un piccolo bacio sulla guancia, accarezzandole i capelli ed osservandola mentre si gira e si accoccola al suo petto. Sorride e poggia l'altra mano sulla sua schiena, trovandola incredibilmente bella anche quando dorme. Paulo si avvicina, bacia anche lui la testa della sua bambina e poi le labbra della sua ragazza. Le stringe in un abbraccio e sistema meglio le coperte sui loro corpi, anche se in casa fa comunque un po' di caldo per i riscaldamenti, prendendo sonno subito dopo.
Lei rimane sveglia un altro po' ed osserva le due persone più importanti della sua vita dormire beati e nella stessa posizione. Terribilmente simili e meravigliosi.
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Uno di questi giorni / Paulo Dybala
Fanfiction× Verranno giorni in cui ci si sentirà soli, uno di questi potrebbe essere domani. Verranno notti in cui ci saranno le stelle a tenere compagnia, a dare carezza, a dispendere serenità. Verranno giorni in cui si amerà, altri in cui ci si sentirà trad...