× È la mattina di Natale e, proprio come si immaginavano, il salone è un vero e proprio casino dato la carta che ricopriva tutti i regali che Serena e Paulo hanno dato a Mariam al suo risveglio. Adesso corre per casa con la sua nuova bambola mentre fa svolazzare la gonna ampia del suo vestito rosso, facendo ridere il padre che si sistema la camicia.
"Sere." Paulo chiama la fidanzata.
"Dimmi." parla dal bagno.
"Meglio questa o l'altra?" chiede, soffermandosi poi a guardare la figura della ragazza che ha indosso un vestito nero, anche la gonna che ha lei è ampia.
"Meglio quella rossa, così ti abbini al vestito di Mariam." risponde con un sorriso mentre torna a truccarsi.
I suoi occhi verdi scorrono sulla figura della ragazza, dalla punta dei capelli a quella dei piedi, senza tralasciare nessun dettaglio, come se stesse memorizzando tutto per disegnarla. È sempre bellissima ai suoi occhi, ma oggi si supera decisamente in tutto e per tutto.
"Tanto mi ruberesti comunque la scena, qualunque cosa io scelga di indossare."
"Eh?" lo guarda, poi abbassa lo sguardo sul suo corpo. "Sei mille volte più bello tu." gli sorride poi.
"Come no." guarda la scatola che è poggiata davanti a lei, incartata con la carta regalo. "Cos'è quello?"
"Questo?" glielo passa. "È tuo."
"Perché me lo dai adesso?"
"Temevo per la sua incolumità dato che Mariam era davvero agitata questa mattina." risponde, poi torna a guardarsi allo specchio mentre finisce il suo lavoro.
Paulo lo scarta e si ritrova davanti un orologio di marca e anche molto costoso. Si chiede come facesse a sapere che aveva intenzione di prenderlo, poi si ricorda di qualche mese fa quando le aveva chiesto un consiglio su quale prendere e poi, in preda all'indecisione, ha rimandato talmente tanto da leggere 'esaurimento scorte'.
"Tu sei fuori di testa." commenta mentre le si avvicina, cingendo la sua vita e lasciando un bacio sulla sua spalla. "Grazie ma non dovevi."
"Lo volevi, no?" si rigira tra le sue braccia quando lui le accarezza il mento, incontrando le sue labbra.
"Non dovevi comunque." ripete, accarezzando le sue guance.
"Aspetta, ti ho macchiato col rossetto." prende una salvietta e la passa sulle sue labbra, pulendolo.
"Lascia perdere." si allontana da quel contatto. "Vieni con me."
"Dove?"
"Lo capirai." ride mentre la prende per mano, arrivando fino al loro letto. "Avrei voluto dartelo questa sera, ma non posso più aspettare dato che sei così meravigliosa."
"Non ti seguo."
Prende la giacca nera che aveva intenzione di indossare e cerca nelle tasche qualcosa, poi prende una scatola lunga e piatta che le porge.
"Buon Natale." le bacia la guancia.
"Dai, ti avevo detto che non avevo bisogno di niente." mormora, al ricordo della sua risposta quando il ragazzo le ha chiesto se ci fosse qualcosa che volesse per le feste.
"Già, non mi sono curato molto della tua risposta." ridacchia. "Dai aprilo."
Toglie il fiocco e scarta la carta, ritrovandosi davanti un qualcosa che riconosce benissimo data la marca incisa all'esterno. Apre la scatola e si ritrova davanti un bellissimo coordinato di collana ed orecchini.
"Sono bellissimi." sorride mentre li osserva, poi li poggia sul mobile e si getta sulle sue labbra. "Grazie."
Prima ancora di ricevere una risposta, lo bacia ancora una volta, passando la lingua sul suo labbro inferiore mentre le sue dita accarezzano la nuca.
"Prego." risponde con una risata, poi la osserva. "Mi sa che quelle salviettine adesso servono anche a te."
Ride quando si volta verso lo specchio e trova tutto sbavato, poi sospira mentre tornano a camminare verso il bagno per darsi una pulita.
"Forse faccio prima a non metterne proprio." si guarda allo specchio.
"Non hai una di quelle magiche tinte che non si rovinano nemmeno se ci passi sopra l'acido?" ride mentre si pulisce.
"Questa." osserva. "Ma è di un colore diverso."
"È sempre rosso amore." aggrotta le sopracciglia.
"Si ma di un'altra tonalità."
"E quindi? È sempre bello." sorride.
"Mmmhh." mugola.
Lei alza le spalle e poi la stende, ammettendo a sé stessa che aveva ragione lui. Gli da un bacio e questa volta non macchia nessuno dei due, poi indossa le scarpe e quel che Paulo le ha regalato.
"Ti stanno davvero bene." poggia un braccio sulle sue spalle. "Vieni, andiamo."
Non appena arrivano in salotto, trovano Mariam intenta a giocare sul pavimento con le sue bambole, pronta e sistemata, più bella che mai.
"Su." dice a Serena che la prende in braccio e le sorride.
"Sei bellissima."
"Gracias." le accarezza la punta del naso col suo.
"Aw, come sei tenera." le da tanti baci sulla guancia. "E questo dove lo hai visto? Te lo ha insegnato papà?"
"Non credo." risponde lui, prendendo le chiavi dell'auto che ha preso in noleggio.
"Papà a nena." spiega la bimba, poi ripete il gesto.
"Mi hai visto mentre lo facevo a lei?" domanda, poi sorride.
"Si, asì." si sporge verso il padre e fa scontrare anche i loro di nasi, provocando una risatina in entrambi.
"Wow, ti abbiamo insegnato qualcosa senza volerlo." le da un bacio. Anche la fidanzata sembra essere davvero contenta di ciò, è come se dal loro amore, anche Mariam stia imparando qualcosa di nuovo. "Cosa c'è?" le chiede il fidanzato.
"Niente, stavo pensando ad una cosa." risponde.
"A cosa? Va tutto bene?" le accarezza i capelli tirati e sistemati perfettamente in un'acconciatura.
"Si." gli accarezza la guancia. "Pensavo a quanto vi amo, a quanto amo te e questa piccola furbacchiona." risponde.
"Fubbacchiona." ripete.
"Amore." la abbraccia Paulo. "Pure noi ti amiamo, tantissimo anche, vero principessa?"
La bambina si volta a guardare Serena, poi sorride e poggia le mani sul suo petto mentre passa le mani tra i capelli lisci.
"Ti amo." afferma.
Si emoziona tantissimo a quelle parole, tanto da stringerla ed asciugare velocemente la lacrima che scivola lungo la sua guancia. Il cuore di Paulo si riempie di allegria al vederla così felice, così abbraccia entrambe e le accarezza la guancia.
"Sei preziosa amore, non so cosa faremo senza di te."
"Sono io che non so cosa farei senza di voi." sussurra in risposta.
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Uno di questi giorni / Paulo Dybala
Fanfiction× Verranno giorni in cui ci si sentirà soli, uno di questi potrebbe essere domani. Verranno notti in cui ci saranno le stelle a tenere compagnia, a dare carezza, a dispendere serenità. Verranno giorni in cui si amerà, altri in cui ci si sentirà trad...