⚠️scene sessualmente esplicite⚠️
× L'acqua calda rilassa i muscoli della sua schiena, non pensava che avrebbe preso così tanto freddo oggi. Dopo il pranzo fuori, il giro per la città e la cena a lume di candela, i tre sono tornati a casa. Paulo si è immerso nella vasca e se ne sta lì da circa 10 minuti, rilassandosi incredibilmente al sentire le risate della sua bambina e della sua ragazza provenire da fuori. Sente poi la maniglia abbassarsi e Serena entrare e socchiudere la porta mentre si strucca.
"Sei ancora lì?" ride mentre lo osserva. "Guarda che ti ammali."
"Non mi ammalo, si sta così bene." sospira. "Mariam?"
"Bella e addormentata." risponde, poi butta i dischetti sporchi e scioglie i capelli, liberandoli dalle forcine.
"Vieni qui." la chiama, facendole cenno con la mano di avvicinarsi.
"Perché?"
"Perché no?" ribatte e lei alza le spalle, sedendosi sul bordo della vasca.
"Cosa?"
"Beso." mormora.
Lei sorride, si abbassa e gli da un bacio, accarezzando i suoi capelli bagnati.
"Potevi dirmelo che volevi un bacio." mormora.
"Devo farti anche una domanda in realtà."
"Che domanda?"
"Tu hai detto che mi ami, vero?" cerca di trattenere le risate.
"L'ho detto, quindi?"
"E ci potrebbe essere qualcosa che può cambiare ciò?"
"No, ma che razza di domanda è?" ride.
"Bene." la afferra per un braccio e la tira con sé dentro la vasca.
Non appena entra a contatto con l'acqua, la maggior parte di essa cade fuori e il ragazzo scoppia a ridere al vedere la faccia della ragazza, poi apre la fontana per riempirla.
"Sei diventato matto?!" esclama.
"Sshhh o sveglierai Mariam." la abbraccia.
"Tu sei completamente matto." mormora mentre si allontana da lui.
"Eddai amore, era uno scherzo." la trattiene. "E poi questa vasca è così grande, è brutto starci da soli."
"Potevi anche dirlo invece che farmici cadere dentro."
"Sappiamo tutti e due che avresti detto che avresti avuto troppo freddo per stare qui con me."
"Beh.." non dice nulla perché avrebbe risposto proprio così. "Possiamo stare insieme sul letto, sul divano."
"Si, ma ormai siamo qui." le accarezza le ciocche dei capelli. "E faresti meglio a toglierti i vestiti."
Poggia le mani sul suo sedere, facendola sistemare a cavalcioni su di lui mentre le bacia la spalla e passa a fare lo stesso anche sulle labbra.
"Paulo.." geme quando lo vede tirare giù i pantaloni insieme alla biancheria.
"Fa niente, li tolgo io." ridacchia, gettando poi per terra gli abiti zuppi, passando poi alla maglietta e al reggiseno.
"Scemo."
Sospira e poggia poi una mano sulla monopola dell'acqua, gira sola e fermando il flusso dato che è abbastanza piena. Serena si spinge contro di lui, poggia le mani sulle sue guance e bacia appassionatamente le sue labbra. Muove i fianchi e fa scontrare le loro intimità, sentendo la presa sulle sue cosce stringersi un po' di più a quel contatto.
"Sicura di volerlo fare qui?"
"Si." risponde lei, gemendo quando scontrano muovamente i loro bacini.
Si alza leggermente e fa peso sulle ginocchia, calandosi poi sul membro del fidanzato che sospira, chiudendo gli occhi per quel contatto.
"Serena." la chiama. "Il preservativo."
"Mi sono fatta prescrivere la pillola." risponde.
"E perché non me l'hai detto?" domanda.
"Sorpresa." alza le spalle.
"Lo avremo fatto 4 volte da quando siamo qui." le ricorda.
"Me ne sono dimenticata, ok?" lui scoppia a ridere. "Me ne sono ricordata quando ho aperto la valigia per prendere le scarpe questa mattina."
"Quanta plastica sprecata." scuote la testa divertito. "Ne riparliamo dopo però."
"Hai ragione."
Bacia le sue labbra a stampo e poi comincia a muoversi, gemendo a quella sensazione familiare e meravigliosa che le riempie lo stomaco di lussuria. Poggia una mano sul bordo della vasca e uno sulla bocca per non lasciarsi sfuggire versi troppo forti che potrebbero svegliare la bambina che sta dormendo. Paulo ne approfitta per prendere di mira la pelle del suo collo. Succhia lembi di pelle e li mordicchia fino a lasciare segni violacei che lo fanno sorridere soddisfatto mentre lei trattiene i gemiti e aumenta la velocità dei suoi movimenti. Poggia le mani sui suoi fianchi e lei rabbrividisce, spostando i capelli all'indietro e facendoli immergere nell'acqua che adesso sembra essere più calda di prima.
"Voglio sentirti." sussurra al suo orecchio, facendole chiudere gli occhi.
"Mariam." spiega mentre si morde il labbro inferiore ed osservando la porta semi aperta.
Capisce quel che vuole dirgli e allora trattiene le sue labbra in un bacio, sentendo vibrare la sua bocca quando un gemito viene soffocato. Poggia una mano sulle sue spalle e l'altra sulla sua nuca mentre si stringe sempre di più a lui, accarezzando il suo labbro inferiore con la lingua e sentendo il suo venir preso tra i denti da lui. Si allontana per tirarlo un po', poi lo lascia andare e torna a baciarla con immensa passione. Dopo altri minuti passati a stringersi, si sentono entrambi vicino al limite e così si lasciano andare l'uno tra le braccia dell'altro mentre riprendono fiato.
"Wow." commenta lei, aprendo gli occhi dopo averli tenuti chiusi per un po'.
"Già." sorride mentre le sistema qualche ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
Si stacca da lui per qualche secondo, poi si siede sullo spazio tra le sue gambe e poggia la schiena contro il suo petto nudo, venendo circondata dalle sue braccia.
"Adesso ci vorrebbe una doccia fredda." ridacchia mentre accarezza i suoi muscoli.
"Passo." ride lui, lasciando tanti baci sulla sua nuca. "Preferisco restare qui, si sta così bene."
"Non lo nego, ma tra poco l'acqua diventerà fredda."
"Non preoccuparti di questo ora, l'abbiamo riscaldata un po' poco fa." ammicca quando lei si volta in sua direzione.
"Sei uno scemo." scuote la testa, poggiandosi contro la sua spalla.
"Sei stanca?"
"Ho tanto sonno." risponde, passando una mano sul viso.
"Da come ti muovevi non lo avrei mai dedotto, sei una macchina del sesso o qualcosa del genere?" la vede avvampare.
"Non dire queste cose." abbassa lo sguardo mentre cerca di nascondersi. "E poi da quando io e te facciamo sesso?"
"Macchina del fare l'amore è troppo lungo e non suona nemmeno così bene." si giustifica. "Fatto sta che rimani estremamente sexy quando muovi i fianchi su di me e ti mordi il labbro per trattenerti dall'urlare."
Lo fa apposta a dire quelle cose, ridendo quando la vede coprirsi la faccia con le mani dopo avergli dato una leggere spinta. Riesce a tenerle ferme le mani e a lasciare tanti baci sul suo viso, soffermandosi sulle labbra dove mormora parole dolci che la fanno sorridere dolcemente.
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Uno di questi giorni / Paulo Dybala
Fanfiction× Verranno giorni in cui ci si sentirà soli, uno di questi potrebbe essere domani. Verranno notti in cui ci saranno le stelle a tenere compagnia, a dare carezza, a dispendere serenità. Verranno giorni in cui si amerà, altri in cui ci si sentirà trad...