45. La riscossa della ciurma di Rufy!

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"Continuiamo! I Corridori del secondo round sono: la perfidia fatta donna, la navigatrice Nami e l'uomo-muro, Masshikaku!" disse il presentatore e la folla si zittì di colpo alla presentazione di Nami per poi tornare ad esultare con il membro della squadra di Foxy.

"Prendete posizione per il secondo round! Pronti..." l'arbitro fischiò e Nami scattò in avanti, mentre Masshikaku cominciò ad avanzare piano sui suoi pattini che sembravano le ruote di un carro armato.

"Ecco che sono partiti!! Vediamo cosa succederà! Masshikaku è lento! Un pò troppo lento! L'incantevole Nami, invece, continua ad accrescere il suo vantaggio!"

"Ma cosa fa quel tipo? Fa sul serio?" chiese Usopp scettico. Perché metterlo in squadra se era così lento?

"Hanno una strategia in mente" il cecchino si voltò verso T/n, che ora si era unita a loro in piedi a bordo campo. "Il primo round è quello più importante all'inizio, perché vincerlo aumenta il morale della squadra. Pensa un attimo, cosa penseresti se, dopo aver perso il primo round, perdi anche il secondo contro un avversario decisamente peggio di te?" chiese guardandolo negli occhi seria.

"Una botta del genere demoralizzerebbe chiunque" rispose Sanji al posto suo. "Riuscire a vincere con un giocatore più debole equivale quasi ad avere la vittoria in pugno"

"Esatto" annuì T/n. "Non ho idea di cosa abbiano intenzione di fare, ma aspettiamoci di tutto" disse, riportando lo sguardo teso su Masshikaku.

Detestava ammetterlo, ma doveva dare credito agli uomini di Foxy. Saranno anche stati dei bari di prima categoria, ma nel momento in cui non si sentivano in bisogno di sabotare un gioco per vincere non erano completamente scemi. Erano riusciti a creare una tattica che aveva un impatto psicologico sull'avversario, decisamente più forte di uno fisico.

Si sorprese della velocità con cui ci era arrivata, e soprattutto che lei, in qualche modo, ci si poteva relazionare. Se ci pensava, poteva anche sentire quella sensazione. La sensazione di sapere di non poter vincere nonostante fossero più forti, perché erano demoralizzati o, peggio, non avevano voglia di impegnarsi.

Perché improvvisamente le erano venuti in mente pensieri del genere? Non erano cose di cui poteva preoccuparsi con i suoi compagni, col cavolo che avrebbero lasciato Chopper o perso un altro di loro. Ma perché adesso, al solo pensiero, si sentiva arrabbiata come se stesse vivendo un ricordo spiacevole?

Si riscosse quando sentì il fischio dei venti secondi. Usopp e Robin stavano per mettersi in pista, ma si bloccarono quando la squadra di Foxy si mise in mezzo dopo la linea di partenza, dietro il loro Corridore.

"Cosa vogliono questi?!" chiese il cecchino leggermente spaventato.

"Provate a passare, se ci riuscite ovviamente" ridacchiò l'altro uomo-pesce della squadra, che aveva delle braccia da polpo.

"La nostra difesa è insormontabile!" disse l'altro mostrando le sue lame.

"Perché hanno posizionato lì la difesa? Siamo noi in testa" chiese Sanji perplesso.

"Che problema avete, fateci passare!" sbottò Rufy cercando di rimettersi in piedi, fa finendo nuovamente con la faccia a terra.

"Non strafare Rufy!" lo rimproverò Usopp. "Se continua ad andare così, vinceremo di certo!"

"Mh?" T/n aggrontò le sopracciglia quando sentì Porche ridacchiare dalla spalla di Masshikaku. Subito dopo la vide prendere il suo bastone e indirizzarlo verso di loro mentre emetteva una specie di polvere lilla. Purtroppo si accorse troppo tardi di cosa fosse.

"Non respirate!!" urlò, ma ormai erano stati colpiti e nel giro di pochi secondi si ritrovarono tutti a terra addormentati, anche Nami.

Ecco come....

A One Piece Story (Skypiea + Davy Back Fight)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora