A One Piece Story (Skypiea + Davy Back Fight)

48. Un, due, tre... STELLA!!

T/n emise un fischio quando vide il campo da gioco per la seconda sfida. Era un pezzo di roccia che spuntava dal mare diversi metri dall'isola ed aveva la forma di due sentieri che portavano alla cima. Che fosse una coincidenza o meno non ne aveva idea, ma era perfetto per il gioco che dovevano fare.

Si sedette per terra al margine della scogliera per vedere meglio quando il gioco sarebbe iniziato, ma si irritò subito quando tornarono gli uomini di prima con addosso delle magliette con la sua faccia sopra. Avevano creato un suo fan club??!?

Questi si sedettero intorno a lei continuando a parlarle e a farle i complimenti, ed erano troppo vicini per i suoi gusti. Era sul punto di lanciargli un'altra scossa, ma si bloccò quando sentì un "CRAH!!" alla sua destra. Parry piombò dal cielo e si mise a beccarli in faccia, cacciandoli via mentre Ubert si sedeva vicino a lei con un sorriso.

"Grazie Ubert" disse lei sorridendo per la prima volta da quando si era unita alla ciurma di Foxy. "E grazie anche a te Parry" aggiunse poi accarezzando la testa del pappagallo quando questo si appollaiò sulla spalla del pescatore.

"Banda di idioti! CRAH!! Banda di idioti!! CRAH!!!"

"Eheh, sono completamente d'accordo"

"No toccare Nida! No toccare Nida! CRAH!!!" esclamò ancora il pappagallo e T/n fece una faccia confusa mentre Ubert spalancava gli occhi.

"Cosa stai dicendo, Parry! Lei non è Nida!" lo riprese, ma l'uccello sembrava non voler sentire ragioni. La ragazza, guardandoli discutere, si stava già preparando ad un mal di testa quando notò una punta di tristezza negli occhi dell'uomo.

"Chi è Nida?" chiese curiosa e i due si fermarono a guardarla.

"Mia figlia" rispose Ubert con un sospiro leggero. "È per cercarla che mi sono ritrovato nella ciurma del Capo"

"L'hai persa? Cosa è successo?" chiese sorpresa. Lo vide prendere una moneta e cominciare a lanciarla in aria in maniera meccanica, come se quel gesto, per lui, fosse una specie di calmante.

"Io e lei vivevamo in una piccola isola estiva nella Grand Line. Sua madre è morta dandola alla luce, quindi l'ho cresciuta io da solo insieme a Parry. Aveva anche lei la stessa connessione che io ho con lui, per cui potevo andare a pescare sapendo che non sarebbe rimasta sola. Aveva un bel caratterino Nida, sai? Testarda come pochi e molto battagliera. Non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno!" spiegò ridacchiando silenzioso all'ultima frase.

"Piccola Nida! CRAH!! Forte!!" esclamò Parry.

"Ma poi?" chiese piano T/n vedendo l'espressione di Ubert incupirsi.

"Circa undici anni fa, ci fu un grosso incidente in un'isola inabitata vicina, e poco dopo la nostra isola fu invasa da una banda di pirati in fuga dalla Marina. Io mi trovavo a pescare quando ho visto il fumo provenire dal villaggio e sono tornato subito indietro, ma quando sono arrivato a casa, Nida non c'era. Aveva solo sei anni allora..." disse abbassando la testa mentre stringeva forte la moneta che teneva in mano. "Parry mi ha detto che l'avevano portata via sulla nave insieme ad altri come ostaggi per usarla per scappare e ho preso la mia barca per seguirli senza pensarci due volte. Non possedevamo molto e mia figlia era ciò che avevo di più caro. Li ho seguiti per alcune ore, ma poi è scoppiata una tempesta e sono finito in mare. Quando mi sono svegliato, c'erano il Capo, Porche e Hamburg. Mi hanno permesso di stare con loro una volta saputa la mia storia e da allora sono il loro lancia-moneta"

"Ma Nida? É...." chiese T/n, bloccandosi dispiaciuta prima di finire la frase. Ubert scosse la testa sorridendole.

"No. Ho letto in un giornale poco dopo che quei pirati erano stati sconfitti da uno della Flotta dei Sette e che gli ostaggi erano stati tutti liberati. Parlava anche di un paio di ragazzine che erano state accettate dal flottaro per la loro forza e ho capito subito che tra loro c'era anche la mia bambina. Tu me la ricordi, sai? Sei forte, decisa e non ti fai soggiogare dagli altri, per questo Parry ti ha scambiato per lei. Scusami"