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“It is always better to trustsomeone like me

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“It is always better to trust
someone like me.”
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«Rafe ci ha anche detto: “dite ai vostri amici che sappiamo quello che hanno fatto” – Parlò Kie e gli sguardi dei ragazzi scattarono su di lei immediatamente – Che significa?» domandò infine.

«Che siete nei guai.» risposi d'un tratto io.

«Dov'è?» chiese JJ.

«Lì giù» rispose la riccia ed entrambi i ragazzi si voltarono.

«Fantastico! L'intera squadra della morte-» disse Pope prima che il biondo lo obbligò a girarsi.

«Ti avviso, se si avvicinano parto all'attacco» iniziò J ed io alzai lo sguardo verso di lui.

«Sì.» lo incoraggiò Pope.

«Li faccio a fettine, sono più tosto nervoso ora...» continuò e Kie mi guardò confusa.

«In ogni caso, ho questa qui» Tirò su lo zaino sventolandolo leggermente e non appena realizzai spalancai gli occhi proprio come la ragazza al mio fianco.

«Quello che dobbiamo fare è restare in gruppo e-»

«Scusatemi ragazzi, sono un po' confusa – Disse Kie stringendo i denti – JJ dimmi che non hai portato una pistola qui, ci sono dei bambini!»

«No Kie, non ho portato una pistola.» rispose lui per accontentarla ed io colpii la sua gamba con il gomito.

«Sei diventato pazzo?» cercai di moderare il tono della mia voce.

«Erano questi i patti Kat.» mi rispose.

«Aspettate, quali patti? Kate tu ne sai qualcosa?» chiese sospettosa.

«No, io non-» provai a dire ma la ragazza cambiò espressione «Regola numero uno ragazzi: niente segreti tra Pogues. Di che stava parlando Rafe?» domandò seriamente.

«Va bene – Pope avvicinò il viso a quello della ragazza – Kie. Potrebbe finire male stasera...» rispose solamente e la ragazza fulminò me con lo sguardo.

«Cosa significa? Che avete combinato ragazzi?» continuò a fare domande.

Io e Pope guardammo contemporaneamente il biondo che scosse leggermente la testa «Negare. Negare. Negare...» sussurrò.

Portai una mano tra i capelli portando le ginocchia al petto, ero seduta sul grande telo che Kie posò sopra l'erbetta verde di quel prato.
Aspettai con ansia che il film iniziasse, fino a quel momento troppe persone creavano una confusione dispersiva, chiunque si sarebbe potuto avvicinare a noi come se nulla fosse e questo mi preoccupava.

Nel momento in cui il sole calò abbastanza da lasciare che il maxi schermo illuminasse il luogo dove ci trovavamo.

Sentii qualcosa dietro di me muoversi e un secondo dopo mi ritrovai JJ seduto al mio fianco.

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora